Avete mai usato il sapone di Aleppo? Per conoscere meglio questo sapone, le sue origini, il procedimento con cui viene ricavato e con tutte le sue innumerevoli applicazioni, leggete la nostra guida.
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Se siete alla ricerca di un sapone interamente naturale la scelta migliore è sicuramente il sapone di Aleppo. Scopriamo tutto su questo cosmetico antichissimo.
Prende il nome dalla città di Aleppo, nel nord-ovest della Siria, nota purtroppo per la drammatica guerra civile che insanguina questa terra da diversi anni ormai. È il più naturale dei saponi esistenti in commercio, biodegradabile al 100%, anallergico e adatto a qualsiasi tipo di pelle.
Sin dall’antichità – e la prima testimonianza risale addirittura al 2800 a.c. – veniva utilizzato nei bagni turchi prima del massaggio e lasciato riposare sul viso per 3-4 minuti con un effetto del tutto simile a quello di una moderna maschera cosmetica.
In Europa il sapone per lavare sia il bucato che i capelli veniva fabbricato a partire dal grasso animale e dalla cenere, ma era troppo forte. Non era adatto per la pelle, la seccava in maniera eccessiva. Sono stati i crociati nel Medioevo a portare il sapone siriano in Occidente e l’hanno diffuso in tutta la regione mediterranea.
Nel XII secolo arriva prima in Italia, poi in Spagna e nel XV secolo in Francia, in particolare la zona di Marsiglia, dove vi erano importanti coltivazioni di olivi, divenne un importante centro di produzione di sapone, per questo conosciuto come sapone di Marsiglia, che è dunque l’erede diretto di quello di Aleppo.
Nel XIX secolo, l’olio d’oliva è stato sostituito dall’olio di copra o olio di palma ed il sapone è diventato un prodotto di consumo comune, a basso prezzo, fabbricato industrialmente in grandi quantità.
Oggi, a causa della guerra, il sapone è fabbricato nella zona di Antiochia, Turchia del sud.
Per distinguere un prodotto di buona qualità da quello ‘falso’ bisogna dunque fare attenzione che contenga veramente olio d’oliva e olio d’alloro, e non olio di palma o olio di cocco, o peggio di copra, che costano molto meno. Non devo poi contenere una quantità eccessiva di soda, che rende la pelle untuosa.
In particolare deve contenere:
In questo cosmetico non è presente dunque nessun grasso animale, che ostruire i pori e può causare brufoletti e altri problemi sebacei alla pelle. Il vero sapone di Aleppo ha solo una base vegetale.
In generale, la soda caustica (idrossido di sodio) costituisce uno degli ingredienti di base di un sapone solido, ma non è presente nella composizione finale. Serve come base forte per scatenare la reazione di saponificazione tra i grassi vegetali (olio di oliva ad esempio).
Gli oli sono costituiti principalmente da trigliceridi degli acidi grassi. Quando vi si aggiunge la soda, quest’ultima viene completamente trasformata in sapone (ovvero sali di acidi grassi ) e glicerina:
Nella vera ricetta del sapone di Aleppo la soda caustica non viene usata direttamente, perché come base per innescare la saponificazione si utilizzava la lisciva, una soluzione alcalina ottenuta dall’ebollizione delle ceneri di legna (contenenti grandi quantità di carbonato di sodio) in acqua.
La lisciva così ottenuta contiene un composto basico (come idrossido di sodio o idrossido di potassio) e un composto salino (come carbonato di sodio o carbonato di potassio).
In generale per la saponificazione dei grassi è necessaria una sostanza basica. Si può usare la lisciva, ricavata come detto, dalla cenere di legna setacciata e lasciata bollire per due ore. Questa sostanza contiene comunque della soda caustica e, già da sola, ha un alto potere sgrassante. Per questo in passato era usata pura per fare il bucato e per le pulizie di casa.
Ma, essendo troppo corrosiva, non era utilizzata per l’igiene personale.
Oggi non si usa più la lisciva nel processo di fabbricazione del sapone solido, bensì direttamente l’idrossido di sodio (cioè la vera soda caustica) e l’idrossido di potassio (potassa caustica) per il sapone liquido.
Anche nella fabbricazione del sapone di Aleppo oggi rientra tra in suoi ingredienti l’idrossido di sodio.
Si tratta di un processo di saponificazione a caldo. Tradizionalmente l’olio di oliva viene cotto per alcuni giorni in grandi contenitori di pietra interrati nella sabbia con l’aggiunta di lisciva. Solo al termine di questa lenta cottura, che durava diversi giorni, si ottiene una pasta di sapone densa a cui si aggiunge l’olio ricavato dalle bacche di alloro, che conferiscono al sapone il suo particolare profumo e le sue proprietà emollienti.
La quantità d’olio di alloro, che varia tra il 10% e il 70%, ne determinerà il prezzo (perché si tratta di un prodotto particolarmente costoso), ma anche il suo utilizzo.
Dopo questo procedimento il sapone viene trasferito in vasche per la solidificazione, che dura diverse settimane. Viene poi tagliato in panetti e lasciato essiccare per un periodo di circa 10-12 mesi. Proprio l’essiccazione naturale e l’ossidazione prodotta al contatto con l’aria conferiscono al sapone il suo particolare colore marroncino-ocra.
È chiamato ‘ingrassato’ perché alla fine della saponificazione viene aggiunto olio di bacche di alloro, la cui concentrazione varia per vari usi. Questo olio, detto anche burro di alloro, non va confuso con l’olio essenziale di alloro, ottenuto dalla distillazione delle foglie e non del frutto. L’olio di bacche di alloro ha proprietà antibatteriche e curative.
Il sapone di Aleppo ha la particolarità di galleggiare in acqua, a meno che la concentrazione di olio di alloro sia molto alta.
In commercio se ne possono trovare diversi tipi in base alla percentuale di olio di bacche di alloro presente (da 10% a 70%). E non è solo una questione di qualità, ma anche di utilizzi. Per capirci:
L’olio di alloro conferisce capacità antisettiche, purificanti e antinfiammatorie, mentre l’olio d’oliva ha qualità emollienti e anallergiche.
Contiene fino al 70% di olio di alloro, che aumenta le sue capacità purificanti, e lo rende adatto a tutti i tipi di pelle. Può essere usato come trattamento quotidiano del corpo e del viso. Inoltre, è a pH basico.
È un ottimo antiforfora. Può essere usate fino a due volte alla settimana per lavare i capelli.
Lenitivo, antisettico e disinfettante, può essere utilizzato anche su pelli con problemi dermatologici, come l’acne o l’eczema.
Non è la soluzione definitiva per combattere l’acne sul viso, ma è perfetto per la pelle a tendenza grassa del corpo, perché la normalizza (schiena, spalle).
Aiuta a riequilibrare il naturale film idrolipidico dell’epidermide e nutre le pelli più secche. Se applicato per un tempo di 3-4 minuti ha, infatti, un effetto levigante come quello di una maschera cosmetica per chi ha pelle secca.
Ha un’azione purificante ed equilibrante sulla pelle, che lo rende un efficace trattamento anti-acne. Questo sapone agisce a lungo termine sulla formazione dei punti neri fino alla loro scomparsa, ma sul breve periodo un’eccessiva pulizia può indebolire la pelle problematica.
La pulizia insistente e sistematica della pelle grassa asciuga l’epidermide e favorisce la produzione di sebo.
Bisogna usarlo con moderazione. Le persone con dermatite hanno già la pelle molto secca e un film idrolipidico di scarsa qualità. L’utilizzo prolungato di un prodotto a pH basico può indebolire ulteriormente questo film e aumentare la secchezza e il prurito della pelle.
Inoltre, gli allergeni penetrano più facilmente nella barriera cutanea se è meno impermeabile. Questo può solo aggravare o mantenere l’eczema. Meglio alternarlo con un prodotto a pH acido.
Allevia problemi della pelle come la psoriasi. Non ha alcun effetto sull’infiammazione o sui numerosi fattori coinvolti nella psoriasi, ma può ammorbidire leggermente le placche in superficie, rendendole meno ‘dure’ e ridurre l’irritazione.
Non rischia di aggravare la sua malattia, purché si continui con il trattamento prescritto dal dermatologo e non lo si consideri un sostitutivo.
Grazie alla sua formula delicata, è adatto a tutti i tipi di pelle, anche le più fragili, come quella dei bambini. Ma nel caso dei neonati è bene utilizzare un sapone molto delicato.
Come tutti i saponi, il suo pH è basico (ovvero 7) mentre la pelle ha un pH leggermente più acido (di 5-6) e quella delle zone intime anche di più. Per questo non è indicato per le zone intime, ed è dunque sconsigliato per la detersione dell’area perché potrebbe esser troppo aggressivo.
Per la detersione del viso è consigliato strofinarsi la pelle inumidita con il sapone e lasciare agire per un minuto, per poi risciacquare con acqua tiepida.
Può essere usato anche come schiuma da barba grazie alla capacità dei semi di alloro di distendere la pelle e aprirne i pori e per la grande quantità di schiuma che produce.
Può essere usato come struccante passando il panetto sulla pelle bagnata e strofinando bene. Poi si risciacqua.
A causa della schiuma e visto che non produce irritazione cutanea, può essere utilizzata per la rasatura delle ascelle e delle gambe.
Si può utilizzare anche per il bucato, in particolare quello delicato, la biancheria di seta, e le piccole macchie. Basterà inumidire il sapone con dell’acqua calda e strofinarlo direttamente sulla parte sporca. Lasciate agire e poi risciacquate. Meglio usare quello al 12% di olio di alloro, più economico.
Può facilmente sostituire il detersivo per lavatrice o essere usato come smacchiatore. Essendo un prodotto naturale, senza prodotti chimici o fragranze sintetiche, è adatto alle persone con pelle sensibile.
Potete farne un detersivo per lavatrice mettendo 3-4 cucchiai di sapone grattugiato in un contenitore vuoto da 500 ml e riempito con acqua bollente. Agitate prima dell’uso e versate il detersivo direttamente nel cestello prima del lavaggio (aggiungete un po’ di aceto bianco come ammorbidente). È inoltre possibile aggiungere 5 gocce di olio essenziale per profumare il bucato.
Si può usare come antitarme e antitarlo, perché ha la stessa azione della naftalina, e dà ai vestiti un piacevole aroma di alloro. Gli gli abitanti di Aleppo ne mettono usualmente dei panetti nei loro armadi.
È anche un’ottima idea regalo, provate questo:
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La ricetta tradizionale prevede un processo a caldo e diversi passaggi che non è possibile ottenere in casa, per cui vi proponiamo questa versione, per un risultato non poi così diverso dall’originale. Si utilizza la soda al posto della lisciva, dunque raccomandiamo attenzione nel maneggiarla.
L’ingrassaggio totale è del 9%. La quantità di soda caustica viene calcolata in base a quella dell’olio con precisione. Se sostituite un ingrediente con un altro o modificate le quantità, è fondamentale ricalcolare la quantità di soda necessaria.
La soda caustica può essere irritante e va maneggiata con cura, sempre indossando guanti, occhialini di sicurezza e una mascherina protettiva. L’uso dell’attrezzatura deve essere rispettato dall’inizio alla fine della manipolazione.
Vediamo ora quali sono gli ingredienti:
Quantità stimata | in % | ~100 gr | ~ 500 gr |
Olio di bacche di alloro | 14% | 14 gr | 70 gr |
Olio d’oliva | 55% | 55% | 275 gr |
Soda caustica solida | 8,6% | 8,6 gr | 43 gr |
Acqua minerale | 22,4% | 22,4 gr | 112 gr |
N.B.: attenersi scrupolosamente al dosaggio sopra indicato.
Trasferite l’olio di alloro e d’oliva in una ciotola. In un’altra ciotola, versate la soda caustica solida e l’acqua minerale, avendo cura di incorporare gradualmente la soda nell’acqua con una spatola (e non il contrario!). La reazione è molto esotermica e sprigiona molto calore.
Riscaldate gli oli fino a 40° a bagnomaria. Intanto fate raffreddate la miscela soda + acqua in una ciotola di acqua fredda finché non raggiunge la temperatura di 40°. Quando i due gruppi di ingredienti sono alla stessa temperatura, prendete le 2 ciotole e versate lentamente la soda negli oli, mescolando energicamente con un frullatore a mano fino ad ottenere la traccia.
Versate immediatamente la pasta di sapone nello stampo. Coprire ermeticamente il vostro sapone nello stampo con un film di plastica e avvolgete in un panno pulito, quindi lasciate indurire per circa 48 ore prima di rimuovere dallo stampo.
Sformare e tagliate il sapone in 2 parti se lo desiderate, quindi lasciatelo asciugare per almeno 4 settimane prima dell’uso Conservate il sapone lontano dalla luce e dal calore, può durare fino a 6 mesi.
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