Di origine euro-asiatica, la scabiosa è una pianta ornamentale che deve il suo nome ad un’antica credenza secondo cui rappresentava un rimedio naturale per la cura della scabbia. Scopriamola insieme in questa nuova giuda.
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La scabiosa è una pianta erbacea di origine euro-asiatica appartenente alla famiglia delle Caprifoliaceae. Si presenta con un portamento cespitoso ed eretto oppure ad ampio cuscino. I fiori di questa pianta si riconoscono per la caratteristica disposizione dei petali e per le loro tipiche sfumature cromatiche.
La pianta è infatti conosciuta soprattutto per gli utilizzi ornamentali e si rivela adatta per decorare aiuole e bordure ma anche per impreziosire i giardini di campagna.
Tradizionalmente, però, le foglie sono state usate come rimedio erboristico grazie alle preziose sostanze in esse contenute. Vengono ancora oggi sfruttate per le proprietà terapeutiche a favore soprattutto di alcune affezioni della cute.
Questa pianta è rinomata per gli usi ornamentali per merito della bellezza e dei colori dei suoi fiori. Il suo nome poco allettante è da ricondurre all’antica credenza per cui fosse un rimedio naturale utile contro la scabbia.
Questa terribile malattia contagiosa si manifestava con gravi sintomi cutanei. In effetti, le foglie, ricche di tannini, possono essere consumate preparando un decotto, ideale per le sue proprietà aperitive e digestive.
Possono, inoltre, essere usate fresche per alleviare escoriazioni, bruciature ed eritemi della pelle.
Tuttavia, è bene sottolineare che non sono state confermate dalla scienza le proprietà attribuite dalla credenza popolare contro la sintomatologia della scabbia. Questa pianta non richiede particolari cure e manutenzione, fatta eccezione per l’uso di prodotti specifici in caso di necessità.
Ma vediamo ora le principali varietà di questa pianta.
Si tratta della varietà più comune e diffusa, meglio nota come Vedovella selvatica o ambretta, molto simile alla Knautia arvensis. I suoi fiori presentano una gamma di sfumature cromatiche molto ampia.
Conosciuta anche come vedovina selvatica, la columbaria è una varietà diffusa in tutta la penisola, ad eccezione delle regioni insulari, Sicilia e Sardegna. Cresce tra prati, pascoli aridi, siepi ed anche ai margini dei sentieri boschivi sopra i 1500 metri sul livello del mare. La fioritura si concentra in pieno periodo estivo, in particolare tra i mesi di giugno e settembre.
Questa è una delle varietà più apprezzata e raggiunge di poco il mezzo metro. Essa presenta un fiore grande e più aperto rispetto ad altre varietà. I suoi fiori di un bel blu acceso si possono notare durante il periodo estivo, in particolare nei mesi di giugno e agosto.
Questa pianta arbustiva produce fiori di colore azzurro-lavanda che sbocciano tra i mesi di maggio e luglio.
Il colore originario di questo fiore è viola scuro. Tale sfumature cromatica ha portato a conoscere la pianta anche con il nome di vedovina. Attualmente sono diffusi fiori di altri colori, in particolare bianco e celeste. Per il buono stato della pianta è importante eliminare i fiori secchi.
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Nel linguaggio dei fiori quello della scabiosa tende ad essere associato al presagio di un amore sfortunato.
I bellissimi fiori di questa pianta possono essere adoperati anche una volta recisi. Grazie alla bellezza dei colori si prestano bene per la composizione di bouquet insieme ad altre varietà floreali.
Facile da coltivare, questa pianta ama la luce ed il clima caldo e asciutto. Si può coltivare sia in vaso che all’interno di aiuole o giardini, meglio ancora se in un giardino roccioso.
Il terreno preferito da questa pianta è abbastanza fertile, pertanto il periodo più indicato per la coltivazione è dalla primavera fino ai primi mesi dell’autunno.
Si consiglia, inoltre, di garantire un terreno ben drenato con annaffiature regolari soprattutto quando la pianta è giovane. Con la crescita, si rivela sufficiente un’annaffiatura più sporadica.
Questa pianta predilige l’esposizione luminosa e la posizione soleggiata. Tuttavia, tende a resistere bene anche a basse temperature.
Pur essendo adatta ai giardini, questa pianta si presta anche ad essere coltivata in vaso.
Sebbene si tratti di un esemplare abbastanza resistente all’attacco di patologie fungine, anch’esso richiede delle accortezze. Si consiglia, infatti, di evitare di sistemarla in posizioni troppo ombreggiate o eccessivamente ventilate.
In caso di scarsa esposizione al sole, è più vulnerabile all’attacco degli afidi e della cocciniglia. Inoltre, possibile nemico della scabiosa è anche la muffa polverulenta.
Quest’ultima può essere contrastata grazie all’utilizzo di uno spray idoneo.
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