‘Porre un freno al riscaldamento globale o i ghiacci della Groenlandia si scioglieranno, con conseguenze ambientali disastrose’: a lanciare l’allarme è Jason Box, un profondo conoscitore dell’estremo Nord del Pianeta, noto per le sue indovinate predizioni in tema di disastri ambientali.
Attualmente impegnato con il Byrd Polar Research Center (Ohio), Box ha collaborato anche con Greenpeace in una serie di spedizioni dedicate al drammatico scioglimento dei ghiacci. Oggi conosce la Groenlandia come le sue tasche (vi è stato ben 23 volte) e attribuisce le cause del fenomeno sopra citato alle attività umane e all’uso dei combustibili fossili.
A suo parere, se lasciamo che i ghiacciai della Groenlandia spariscano, il conseguente innalzamento del livello dei mari provocherà l’inondazione delle coste, mettendo a rischio le megacittà costiere e la vita delle popolazioni che le abitano. Già nell’estate 2012 il livello dei mari è cresciuto di 1mm: un dato rilevante, se pensiamo che ha contribuito ad aumentare la portata distruttiva della tempesta Sandy, che si era abbattuta su New York e sul New Jersey.
Vi sono almeno due aspetti che accelerano il processo di scioglimento ingigantendo il problema, spiega Box. Da una parte il ghiaccio che inizia a sciogliersi sulla superficie dei lastroni, più caldo, assorbe di più i raggi solari; dall’altra diminuisce l’altitudine delle massicce lastre che, abbassandosi, incontrano temperature sempre più calde.
Nel “Dark snow project”, Box e altri stanno organizzando una spedizione per prelevare campioni dei ghiacci in superficie. Obiettivo: misurare l’impatto degli incendi e dell’inquinamento globale sull’accelerazione dello scioglimento dei ghiacci groenlandesi. Secondo recenti studi scientifici, l’aumento della temperatura di 1,6° C rispetto ai livelli pre-industriali (stima forse troppo prudente anche secondo Box) potrebbe causare la perdita della Groenlandia.
Il conseguente innalzamento del livello dei mari si profilerebbe quindi come la peggiore minaccia ambientale per il nostro futuro.
Il peggio è, dunque, dietro l’angolo?
Leggi anche:
Utilizziamo i cookie insieme ai nostri partner per personalizzare i contenuti e gli annunci pubblicitari, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico.