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Sconcertante uscita del nuovo Ministro dell’Ambiente: si al nucleare

Il ritorno al nucleare è un’opzione sulla quale bisognerebbe riflettere molto, anche se quello che è avvenuto in Giappone ha scoraggiato. Però la tecnologia nucleare rimane ancora, a livello globale, una delle tecnologie chiave. Quindi sì a certe condizioni“. Queste sono le affermazioni del neo Ministro dell’Ambiente del Governo Monti, Corrado Clini, in una trasmissione Un giorno da pecora su RadioDue.

Sconcertante uscita del nuovo Ministro dell’Ambiente: si al nucleare

Ma il signor Ministro non ricorda più la vittoria del no al nucleare con 27 milioni di preferenze nel referendum dello scorso giugno? Non conosce le potenzialità enormi date dalle energie da fonti alternative? Non conosce i grandi progressi e le nuove tecnologie che permettono di soddisfare la nostra continua “fame” energetica in maniera sicura e pulita?

Clini, nel settembre 2010, aveva curato il rapporto “Verso la strategia nucleare dell’Italia“, quindi è chiaro da che parte stia. Epperò ora che è Ministro del dicastero per la tutela del territorio e la salvaguardia dell’ambiente, certe uscite dovrebbe misurarle eccome e riconsiderare le sue posizioni personali alla luce delle priorità del Paese e della sicurezza della popolazione.

E certamente il suo essere pro-nucleare non lo ha aiutato “a presentarsi bene”, per dirla come Greenpeace. Già dopo poco, un portavoce ha comunque corretto le esternazioni di Clini spiegando che “Non ho certo intenzione di riaprire una questione già risolta in modo chiaro con il referendum e sono impegnato da anni nella promozione e nello sviluppo delle energie rinnovabili“.

Ipse dixit.

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Published by
Rossella Vignoli