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Scoperta importante per la resa delle colture: come piante regolano la fioritura

Un segreto rimasto celato per anni dietro i geni delle piante e portato alla luce da una equipe di studiosi dell’università americana di Washington che potrebbe aprire scenari finora inimmaginabili. Stiamo parlando della recente scoperta dell’intricato processo che regola il meccanismo di fioritura delle piante che, a quanto pare, avverrebbe in maniera ‘consapevole’ e per nulla casuale.

Scoperta importante per la resa delle colture: come piante regolano la fioritura

Ebbene sì, le piante ‘sanno’ quando fiorire e grazie alla proteina FKF1 riconoscono il cambiamento stagionale in atto e reagiscono dischiudendo i primi boccioli. La FKF1, infatti, è un fotorecettore attivato dalla luce solare la cui produzione avviene solitamente in tardo pomeriggio, rigidamente regolata dai cicli vitali della pianta. Durante le stagioni fredde i giorni sono brevi e la luce captata dalle piante è troppo scarsa perché la proteina possa essere attivata; con l’allungarsi delle giornate, invece, la luce nel tardo pomeriggio aumenta e il fotorecettore comincia ad attivare il meccanismo della fioritura.

Meraviglie del mondo delle piante: leggi anche l’articolo “Nuova scoperta, le piante si parlano attraverso le radici”

Ed è così che dalle foglie della piante partono dei veri e propri segnali chimici diretti alle cellule vegetali implicate nello sviluppo dei fiori.

La sorprendente scoperta è frutto dello studio condotto sulla Arabidopsis, una piccola pianta appartenente alla famiglia della senape utilizzata nella ricerca genetica. Se confermata ed estesa ad altre varietà più complesse come orzo, riso e grano potrebbe rivoluzionare il mondo dell’agricoltura e portare ad una regolazione dei cicli di fioritura per aumentare e ottimizzare le rese dei raccolti e delle colture alimentari.

Una prospettiva affascinante solo in parte, però, poiché per quanto potenzialmente utile rappresenterebbe l’ennesima ‘manipolazione’ umana sui cicli biologici della natura. E voi, che ne pensate?

Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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Un commento

  1. Penso sinceramente che potrebbe essere più utile per comprendere quanto poco complessi siamo noi umani rispetto ai vegetali,
    Credo, in tutta onestà, che ad oggi siamo riusciti a forzare fin troppo i cicli e le leggi naturali, tanto da stravolgere piccole e grandi realtà ambientali. Questo ulteriore controllo potremmo anche risparmiarcelo.
    Certo è che il dio denaro continuerà a dominare coloro che, tanto insicuri del proprio valore, continueranno a misurarlo contando le banconote che riusciranno ad intascare……….tanti auguri ai loro eredi…….

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