Città eco-sostenibili: come scoprire Siviglia in bici
Ora è più facile scoprire Siviglia in bici perché la città andalusa è diventata la capitale spagnola delle città più ciclabili, grazie ad un piano per l costruzione di piste ciclabili che ha visto aumentare di 11 volte le persone che si spostano con le due ruote!
A Siviglia di percorsi a misura di bicicletta si parlava già nel lontano 1992, ma il progetto è stato avviato solo nel 2003; grazie ad una rete di piste adibite alla due ruote che si dirama per le vie della città per circa 120 km, Siviglia è diventata ufficialmente la ‘capitale’ spagnola della bicicletta.

Ogni corsia è protetta da un’alzatina in pietra o dissuasori del traffico che separano le bici dalla strada, impediscono ai motorini di entrare, e consentono un viatico sicuro anche per i portatori di handicap.
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Le piste ciclabili sono state ricavate dallo spazio già a disposizione o da una porzione di carreggiata adibita al traffico dei mezzi pubblici, e i semafori agli incroci presentano un nuovo segnale pensato apposta per le bici. Il nuovo piano urbanistico di mobilità sostenibile ha ridotto del 30% le automobili in circolazione in città, anche se spesso montare sulle due ruote significa dover interrompere la propria traiettoria per evitare gli alberi, o guidare gomito a gomito in un’unica corsia a doppio senso di ciclo-marcia.
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Da quando le piste ciclabili sono state costruite, il numero dei cittadini che utilizzano la bici per andare al lavoro, è aumentato di ben 11 volte nell’arco di pochi anni. Oggi, il 6% dei sevigliani usa la bici per i propri spostamenti quotidiani, contro il 1,6% di media registrato nel Paese; molti esercizi commerciali effettuano consegne con bici elettriche anziché furgoni, e persino i negozi di biciclette sono aumentati: dai 10 dell’inizio dei lavori a 50.
Oltre alla nuova rete di percorsi ciclabili, cittadini e turisti possono anche fare affidamento su un innovativo sistema di noleggio bici; nei pressi della stazione degli autobus ad esempio, i ciclisti possono prendere a nolo una due ruote utilizzando il proprio biglietto, mentre l’università ha messo a punto un servizio proprio che consente agli studenti il noleggio di una bici per l’intero anno accademico.

La città è diventata d’esempio per molti agglomerati urbani dell’Andalusia: tutti i comuni al di sopra dei 100.000 abitanti hanno infatti dato la loro disponibilità a perseguire il progetto, mentre i centri di Jerez, Algeciras e Almería hanno già dato il via ai lavori.
Questo dimostra che, se si persegue l’obiettivo di una mobilità dolce con una politica intelligente, si trova una larga partecipazione e si possono cambiare le abitudini dei cittadini, anche in un Paese, la Spagna, che dal punto di vista della bici non ha una grande tradizione e l’abitudine ad utilizzarla negli spostamenti quotidiani.
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