A dire “semolino” vengono subito in mente le pappine per i bambini e le tristi minestrine da ospedale. Ma in realtà il semolino è un ingrediente estremamente versatile che si presta per tantissime ricette, sia dolci che salate. Basti pensare ai gustosi gnocchi alla romana, grande classico della tradizione.
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Il semolino è un prodotto ottenuto dalla macinazione dei cereali. Si presenta in forma di granelli più o meno grossi, color giallognolo.
Quello più diffuso è il semolino di frumento o grano duro.
A seconda della grandezza dei granelli, si distingue tra:
L’uso più comune che se ne fa, è il semolino in brodo per le pappette dei bambini e per gli anziani con problemi di masticazione. In realtà, i suoi utilizzi sono molteplici. Viene infatti impiegato per fare la pasta, preparare o addensare le minestre e anche nella preparazione del pane. Senza dimenticare ricette tipiche come i gnocchi alla romana e il migliaccio.
In base al tipo di cereale macinato, esistono vari tipi di semolino, anche se quello in assoluto più diffuso è il semolino di frumento (o grano duro).
Ecco i vari tipi di semolino.
In genere usato per le preparazioni brodose, viene anche utilizzato per l’impasto di pane, focacce, pizze e torte salate.
Dal gusto molto delicato, si presta per le preparazioni dolci. Privo di glutine, è inoltre un’ottima alternativa per i soggetti celiaci o intolleranti al glutine.
Ottenuto dalla frammentazione dei chicchi di farro, rimacinati una seconda volta, è perfetto come addensante per la farcia dei ripieni.
Usato di solito nelle preparazioni rustiche (grissini, pane, biscotti secchi…), aggiunto alla panatura di pesce e pollo, dona maggiore croccantezza.
100 grammi di semolino di frumento duro crudo apportano circa 350 Calorie così ripartite:
Sano e dall’alto potere saziante, il semolino è un alimento facilmente digeribile. Ecco perchè è presente nella dieta di anziani e bambini.
A livello nutrizionale assomiglia alla pasta, ed è ricco di minerali, soprattutto rame, fosforo, magnesio, selenio e potassio. Non contiene tantissime fibre e neppure molti grassi. L’apporto energetico deriva principalmente dai carboidrati (circa il 60%). Discreto il contenuto proteico (13 / 14%).
Per quanto riguarda le vitamine, presenta contenuti apprezzabili di vitamine B1 e PP, nonché carotenoidi (come luteina e carotene) e pro-vitamina A.
Vista la sua massiccia presenza nei regimi alimentari di anziani, bambini e convalescenti, si è portati a pensare che il semolino sia un alimento super benefico.
In realtà, non a tutti fa bene.
L’elevato contenuto calorico lo rende un nemico dei soggetti in sovrappeso che lo dovrebbero consumare sporadicamente e in quantità limitate.
L’alto quantitativo di glucidi, inoltre, lo rende inadeguato anche per i soggetti diabetici e per chi ha i trigliceridi troppo alti.
Bandito infine per i celiaci in quanto contiene glutine. In alternativa, va bene il semolino di riso.
Privo di lattosio, può invece essere consumato sia dai soggetti intolleranti al lattosio sia da chi segue un regime alimentare vegano.
Ingrediente estremamente versatile, si presta anche per la realizzazione di portate dolci: dessert al cucchiaio ma anche torte e frittelle. Il tipo di semolino più usato in pasticceria è quello ottenuto dalla macinazione del grano tenero, la cosiddetta “crema di frumento”.
La ricetta più classica che viene in mente quando si dice “semolino”, è proprio il semolino in brodo. Semplice e veloce da preparare, è molto apprezzato per l’estrema digeribilità, che ne fa il piatto principe durante lo svezzamento dei bambini e nella dieta dei convalescenti, che devono seguire un regime alimentare leggero.
Indicativamente, per 7 tazze di brodo (di carne o vegetale), sono sufficienti circa 7 cucchiai di semolino, da versare a pioggia quando il brodo è già giunto a bollore.
Servire ben caldo e, a piacere, aggiungere un po’ di parmigiano grattuggiato per dare più sapore.
Il semolino al latte è una ricetta che piace a tutti, a grandi e piccini. Si tratta di una ricetta base che può poi essere impiegata per una versione dolce o salata.
Una sorta di “comfort food” ideale per riscaldare le fredde serate invernali.
Qui di seguito vi proponiamo una versione salata: si tratta di un primo piatto facile da realizzare ottimo per chi vuole stare leggero senza rinunciare al gusto.
Ingredienti
Procedimento
Il semolino fritto è una specialità piemontese. Da servire come dessert rustico a fine pasto o a metà pomeriggio come merenda.
Si tratta di piccole frittelline dolci dal profumo e aspetto invitanti.
La ricetta è davvero molto semplice. Ve la proponiamo qui di seguito per stupire i vostri ospiti con un dolcetto molto originale.
Ingredienti
Procedimento
A piacere, spolverare con abbondante zucchero a velo e accompagnare con un vino liquoroso.
Oltre alle preparazioni base appena viste più sopra, il semolino viene comunemente usato anche per preparare pane, pasta, focacce, gnocchi, minestrine.
Per la panificazione, rispetto alla farina di grano tenero, il semolino richiede:
Si presta molto per la produzione di pasta in quanto presenta caratteristiche chimico-fisiche che assicurano un’ottima tenuta di cottura.
La pasta all’uovo è piuttosto difficile da lavorare a mano.
In un articolo sul semolino non poteva mancare di certo la ricetta del “suo” piatto per eccellenza, quella che vede il semolino come ingrediente principale: i gnocchi alla romana, grande classico di tradizione, appunto, romana.
Tradizione vuole che si consumino di giovedì, in mezzo alla settimana, per compensare la leggerezza del pasto del giorno successivo (di norma il venerdì è “di magro”). Ancora oggi, i romani più nostalgici, rendono onore a questa usanza.
A Roma o altrove, di giovedì o in qualsiasi altro giorno della settimana, ecco a voi la ricetta.
Ingredienti
Procedimento
Ecco ora la ricetta di un dolce. Semplice e della tradizione. La torta di semolino al cioccolato è un classico toscano; la si trova in tutte le pasticcerie della regione praticamente tutto l’anno, e in particolare nel periodo pasquale.
La base di pasta frolla racchiude un delizioso ripieno fatto con ricotta e crema di semolino, profumato di cannella e scorza d’arancia. Una volta cotta, la torta viene ricoperta con una golosa ganache al cioccolato fondente.
Ingredienti
Procedimento
Ecco ora invece un altra ricetta salata. Si tratta ancora di un piatto della tradizione: la zuppa imperiale, un piatto che arriva dall’Emilia Romagna, ma di cui esiste anche una versione marchigiana.
Si tratta di una corroborante zuppa, ricca e sostanziosa, preparata con bocconcini di semolino e parmigiano, tuffati in un brodo di carne. Piatto tipico delle feste, ma che va benissimo anche per ritemprarsi durante le fredde giornate invernali. La ricetta tipica prevede il brodo di carne, ma nessuno vieta di utilizzare anche un più leggero brodo vegetale.
Ingredienti
Procedimento
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