Serrata dell’impollinazione: perché anche le api sono vittima degli insetticidi chimici!
Anche le api nel loro piccolo s’incazzano! Sì, perché non tutti sanno che sono loro le prime vittime dell’uso indiscriminato degli insetticidi chimici per il mais, destinato al consumo sia animale che umano.

Ecco perché dal 15 al 22 ottobre 2011 gli apicoltori italiani tengono la “serrata dell’impollinazione”, una singolare forma di protesta contro l’imminente scadenza (31 ottobre) del ritiro definitivo dell’autorizzazione dei concianti sistemici del mais. L’iniziativa coinvolge le regioni italiane in cui è forte la coltivazione del mais.
Gli apicoltori denunciano anche la necessità di una radicale revisione delle autorizzazioni delle preparati e delle molecole insetticide sistemiche sia a livello italiano che comunitario. Per questo scenderanno in piazza con manifestazioni, degustazioni e presìdi per dare risonanza ad una situazione certamente “poco nota” a molti ma che, indirettamente ci coinvolge.
Cosa sono queste sostanze e perché gli apicoltori ne sono così allarmati?
La monocoltura del mais ha bisogno di preparati che uccidano gli insetti parassiti e tra i vari prodotti utilizzati, ci sono i neonicotinoidi. Si tratta di sostanze chimiche altamente pericolose per le api, che ne sono uccise, ma potenzialmente anche per l’uomo. I neonicotinoidi sono i responsabili principali delle morie d’api che ne stanno portando al declino la specie, così come sta accadendo ad altri insetti impollinatori, come le farfalle, diminuite del 60%. Tutti animali preziosi per l’equilibrio del nostro eco-sistema e per la catena alimentare.
Nel 2008, dopo evidenti danni continui ad alveari ed api, finalmente il Ministero della Salute decide finalmente di sospendere l’autorizzazione per i concianti sistemici del mais, che sono veri e propri killer di api e della natura. Già la Germania ha detto no a queste sostanze e la Francia si prepara a farlo.
Eppure basterebbe la semplice rotazione delle colture per contrastare il parassita più temuto, la Diabrotica, e gli altri principali senza avvelenare l’ambiente. Così le api e gli insetti utili ringrazieranno.
Inoltre queste sostanze non sono poi così fondamentali per gli agricoltori, perché poco efficaci e decisamente più costose rispetto a prodotti simili. Basta poi guardare i dati della produzione di mais dopo lo stop a questi insetticidi per notare che è pure aumentata!
Purtroppo le multinazionali chimiche e farmaceutiche hanno fatto ricorso e grazie ad una legge italiana ancora lacunosa, le varie Bayer e Syngenta hanno potuto lasciare la situazione poco definita in termini di regolamentazioni.
Si può firmare l’appello per vietare l’uso di queste sostanze con la petizione scaricabile dal sito mieliditalia.it e dal sito del comitato promotore AVAAZ, la rete civica internazionale per l’attivismo su temi ecologici, sui diritti umani ed i conflitti religiosi.