Destinato a diventare uno dei super-food del futuro, il sesamo nero è molto diffuso in Cina e nel Sud-est Asiatico, mentre in Occidente sta prendendo piede poco alla volta. Condimento saporito e dalle tante proprietà benefiche, il sesamo nero valorizza i piatti, arricchendoli di sostanze nutritive e gradevoli contrasti cromatici.
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Vediamo perché fa così bene e come utilizzarlo.
Il sesamo appartiene alla famiglia delle Pedaliaceae, di origine indiana. Il sesamum indicum rappresenta una delle più antiche coltivazioni del mondo, una pianta annuale che può arrivare a misurare anche uno/due metri di altezza. Inizialmente diffuso solo in India, Cina e Giappone, il sesamo oggi viene coltivato anche in vari Paesi dell’America del Sud.
I semi di sesamo si presentano in tre varietà di colore:
100 gr di sesamo nero apportano 594 calorie, di cui:
Oltre ad un elevato contenuto di calcio, il sesamo nero è un’ottima fonte di vitamine del gruppo B ed E.
Tra i minerali presenti ricordiamo:
Ricordiamo infine che questi semi oleosi sono prevalentemente insaturi (omega 6 e omega 3), alleati quindi del sistema cardiovascolare.
Utilizzato dalla medicina orientale fin dai tempi antichi, il sesamo nero vanta numerose proprietà:
Il sesamo nero ha un gusto più intenso e deciso rispetto alla varietà bianca, ed è ideale per la preparazione di ricette della tradizione greca e orientale. Il suo impiego è tipico della gastronomia giapponese e cinese e lo si trova frequentemente in zuppe e piatti a base di riso e di alghe.
Rispetto al sesamo bianco, anch’esso ricco di importanti sostanze nutritive, sembrerebbe vantare una maggior percentuale di minerali e vitamine. I semi di sesamo nero contengono ottime quantità di calcio, fosforo e ferro.
In Asia, il sesamo nero è considerato anche un rimedio curativo. Ad esempio viene consigliato alle donne che hanno da poco avuto un bambino per contrastare la depressione post-partum e per stimolare la produzione del latte.
Il maggior impiego del sesamo nero è in cucina. Da poco presente in occidente, è invece ormai da tempo diffuso nell’Estremo Oriente. Vediamo quindi i suoi vari utilizzi nelle varie parti del mondo.
Nel Paese del Sol Levante è molto diffusa la pasta di sesamo nero, cosiddetta nuri goma, utilizzata per insaporire dolci e prodotti da forno. Sempre in Giappone, i semini svolgono una funzione decorativa, spolverizzati su verdure miste, snack da forno e rotoli di sushi, oppure vengono infine tostati per realizzare il gomasio, un condimento tipico.
Dalla zuppa dolce di sesamo e riso, in Cina, al porridge coreano, fino a dolci e snack tradizionali indiani, nell’emisfero orientale del globo, il sesamo nero è ampiamente utilizzato, e nelle forme più disparate.
Grecia e Turchia sono gli unici paesi europei in cui questa varietà di sesamo è utilizzata – mescolata alla varietà bianca – per guarnire il pane.
Più in generale, in Occidente, e in particolare in Europa, il sesamo nero sta iniziando a comparire come guarnizione nutriente di piatti vegetariani o a base di riso, carne o pesce, zuppe e minestre, per la preparazione del gelato nero, per la preparazione di una versione black della salsa tahina o come aggiunta a muesli, cereali, yogurt, frullati o insalate.
ll sapore croccante e aromatico dei semi di sesamo nero ben si sposa con gli impasti lievitati ed è quindi ideale per arricchire di gusto e colore pane e focacce.
Tostare i semi di sesamo è molto semplice: basta metterli in una padella e far andare a fuoco vivace, mescolando di tanto in tanto, fino a quando non inizia a sentirsi un odore gradevole. Altra alternativa, farli tostare direttamente in forno a 200° C per qualche minuto.
I semi di sesamo nero tostati, e poi tritati, possono costituire una base per creare salse di condimento oppure bevande remineralizzanti. Lasciati in infusione col tè, danno vita a una tisana originale e benefica.
L’unica controindicazione rilevabile è che si tratta di semi che possono causare allergie o intolleranze nei soggetti predisposti.
In ogni caso, meglio non eccedere nel consumo in quanto trattasi di un alimento piuttosto calorico. Per usufruire delle sue proprietà benefiche è sufficiente assumerne una manciata al giorno.
I semi di sesamo nero sono considerati particolarmente utili per la salute dei capelli. Grazie alla presenza di vitamine del gruppo B, di grassi ed oli vegetali:
Vantano un’azione benefica anche per la pelle. Se frullati e filtrati, infatti, si ottiene un olio da massaggio utile per idratare la pelle.
Meno facilmente reperibili rispetto alla variante bianca, i semi di sesamo si possono trovare in vendita online, in erboristeria e nei negozi di prodotti biologici.
Contenendo oli molto delicati, i semi di sesamo rischiano di irrancidirsi. Vanno quindi conservati in un barattolo di vetro con tappo o un contenitore a chiusura ermetica, al riparo dalla luce, in un luogo fresco e asciutto.
I piccoli frutti del sesamo, una volta maturi, si aprono spontaneamente, lasciando cadere i semi contenuti al loro interno. Da qui la celebre frase “Apriti sesamo!” del racconto di Alì babà e dei quaranta ladroni.
I contadini ritenevano che i semi di sesamo portassero fortuna, poiché rappresentavano Lakshmi, la Dea della prosperità, e che rendessero più fertile il terreno in cui far crescere la pianta.
I semi di sesamo rappresentano il primo caso di doping della storia. Nell’Antica Grecia, gli atleti erano soliti assumere i semi prima delle gare per aumentare le prestazioni. Chi veniva sorpreso in possesso di sesamo poteva essere sanzionato, escluso dai giochi o addirittura condannato a morte.
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