Le compagnie petrolifere vogliono nuove trivellazioni nell’Artico ed Obama vacilla
Le grosse compagnie petrolifere si sono rivolte all’Artico per aprire nuovi pozzi e proseguire con le loro trivellazioni.

Non ultima Shell Oil, che avrebbe definito un piano di indagine che dovrebbe consentirle di trivellare dieci nuovi pozzi sulla piattaforma continentale antistante l’Alaska.
Ma il disastro ambientale che ha colpito la regione del Golfo del Messico l’estate scorsa, serve da monito a tutti gli operatori di settore e non solo. Le difficoltà incontrate nell’arginare le continue perdite di greggio, il timore di fronte ad un danno irreparabile, del quale ancora oggi si stima con difficoltà l’esatta entità, hanno portato i vertici ad una maggiore presa di coscienza, e pertanto le decisioni in merito a nuove iniziative sono rimandate, almeno cosi’ parrebbe.
Il senatore Mark Begich dell’Alaska, facendosi portavoce degli ordini di Obama, aveva dichiarato sospese ogni esplorazione rivolta a dimostrare la fattibilità di interventi di perforazione. Shell Oil ha visto quindi slittare i suoi piani, le operazioni non inizieranno prima del 2012 e l’apertura di tutti i pozzi previsti non si concretizzerà prima del 2013 presumibilmente.
Il Presidente Obama, consapevole della delicatezza del tema, aveva congelato la situazione bloccando le autorizzazioni per tutto l’anno e prendendo tempo per poter valutare un approccio più attento e sostenibile, sicuramente più rigoroso in termini di requisiti di sicurezza e tutela ambientale.
Ma l’aumento continuo del prezzo della benzina anche negli States e l’approvazione la scorsa settimana alla camera controllata dai Repubblicani di una legge per sbloccare i piani di trivellazioni praticamente ovunque hanno messo in seria difficoltà Obama che ha dovuto cedere parzialmente, concedendo le licenze per lo sfruttamento della National Petroleum reserve in Alaska ma mantenendo ancora off limit il Parco Nazionale Artico.
Riuscirà Obama ad opporsi ancora a lungo? Al Senato controllato dai Democratrici la legge trivella ovunque NON passerà ma intanto le prime concessioni in Alaska sono state concesse purtroppo.
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