Solar Ark: quando l’architettura incontra il fotovoltaico
Solar Ark rappresenta uno dei migliori esempi di design integrato ad una tecnologia fotovoltaica: esso può vantare più di 5000 pannelli solari che possiedono una potenza di circa 630 kW e consentono una produzione annuale di 530000 kWh di energia pulita.

La sua struttura ad arco, lunga 315 m e pesante 3000 ton, è sorretta solamente da 4 piloni, i quali la fanno apparire come galleggiante nell’aria.
Si trova nella prefettura di Gifu, Giappone, ed è stata costruita da Sanyo in occasione del suo 50° anniversario.
Il progetto iniziale mirava alla realizzazione del più grande impianto fotovoltaico da 3.4 MW, prevedendo l’utilizzo della tecnologia di ultima generazione, un sistema ibrido costituito da una sottile pellicola di silice amorfa e silice cristallina.
Ma lo scandalo delle celle monocristalline di Sanyo, che denunciò la commercializzazione illegale di moduli con rendimento insufficiente, obbligò la società a ritirarli dal mercato: così la decisione di impiegare i moduli scadenti senza utilità nella realizzazione dell’impianto solare per dimostrare il sincero rimorso ed esprimere la volontà e la determinazione sia di ricordare ciò che è accaduto e di come importante sia mantenere la qualità.
Accanto all’edificio sfreccia il treno ad alta velocità JR Tokaido “Shinkansen”. I suoi passeggeri possono ammirare i più di 75000 LEDs controllati da computer, i quali possono creare una varietà di immagini e caratteri consumando 1/70 di energia rispetto a quella delle luci al neon e che contribuiscono ad una maggiore efficienza energetica, economica ed ambientale.
All’interno del Solar Ark si trova il Solar Lab, il museo sull’energia solare che ha lo scopo di creare interesse nelle questioni ambientali globali e della scienza del fotovoltaico nelle generazioni più giovani, che saranno i protagonisti del futuro.
Un simbolo del XXI secolo, il “secolo dell’ambiente”, di consapevolezza tecnica ed ecologica: il design di Solar Ark è stato proprio ispirato dall’obiettivo di diventare una “società dell’energia pulita” e l’impianto è diventato un’icona per promuovere l’energia solare.