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Solare in area pubblica, come la Sicilia vuole destinare 300mila mq ad impianti rinnovabili

Dalla Sicilia arriva una bella iniziativa, che potrebbe rappresentare un esempio da seguire per le altre regioni italiane. Ben 300 mila metri quadrati di terreni, oggi in buona parte lasciati incolti, verranno destinati dalle istituzioni di Palermo alla realizzazione di centrali energetiche a tecnologia solare fotovoltaica.

Il progetto, ormai in dirittura d’arrivo, è stato messo a punto dall’assessorato regionale all’Economia.

Alla Regione – e ai contribuenti – l’opera costerà solo 35 mila euro: il parco fotovoltaico verrà invece posizionato da un’impresa locale, nominata dopo regolari procedure di concorso. Gli impianti avranno una potenza massima aggregata di 50-60 MWp, raggiungibile anche attraverso più impianti replicabili della potenza minima di 5 MWp per i terreni e di 50kWp per i fabbricati.

I tecnici incaricati hanno eseguito uno studio di prefattibilità su tre terreni pubblici, dove potenzialmente potrebbero sorgere le centrali: a Menfi in contrada Gurra Mortelluzze; a Militello Val di Catania, contrada Ambelia; a Ragusa-Molesine.

La notizia giunge a breve distanza dall’avvio a Caltagirone, in provincia di Catania, di una centrale da 11MWP. Una delle più grandi costruite in Trinacria, in grado di coprire il fabbisogno annuale di elettricità di circa 5.000 famiglie, nel contempo tagliando di 8.900 tonnellate le emissioni di anidride carbonica. Ma c’è anche un risvolto positivo sull’occupazione, l’impianto ha infatti contribuito anche a creare un importante numero di posti di lavoro diretti e indiretti.

C’è poco da aggiungere, questi investimenti sulle fonti di energia pulita meritano ampiamente il pollice alto.

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Published by
Claudio Riccardi

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