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Solvatten: dalla Svezia una soluzione eco per purificare l’acqua con il sole

Solvatten è una delle soluzioni più promettenti e sostenibili per portare acqua potabile nelle zone più svantaggiate del pianeta: vediamo come funziona, è molto semplice.

Solvatten: dalla Svezia una soluzione eco per purificare l’acqua con il sole

Le statistiche non hanno bisogno di particolari commenti. Oltre 1 miliardo di persone, il 12% della popolazione mondiale, non ha regolare accesso all’acqua potabile. L’acqua sporca provoca infezioni che sono fatali per circa 2 milioni di persone ogni anno, distribuite per la quasi totalità nei paesi poveri. Un quadro preoccupante e inammissibile, che tanto stride al benessere diffuso nel mondo occidentale, dove si dà per scontato che l’acqua debba essere potabile.

Da una delle aree più sviluppate del globo, la Scandinavia, è tuttavia arrivata una soluzione pratica ed economica che potrebbe risolvere il problema, e dunque salvare la vita a migliaia di famiglie. Parliamo di Solvatten, contenitore del tutto simile a una tanica, che raccoglie l’acqua disponibile in natura, e la depura, sfruttando semplicemente l’esposizione solare.

Come funziona Solvatten

Bastano dalle 2 alle 6 ore per garantire 20-30 litri di acqua purificata, liberata dai batteri sfruttando gli effetti sinergici di raggi Uv e calore per eliminare i batteri. In sostanza, si sfrutta la caratteristica di antibatterico naturale offerta dalla luce del sole. Ma vediamo meglio come funziona.

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Un primo piano di Solvatten

Un contenitore di colore nero viene riempito di acqua di fonte, che passa attraverso una sorta di maglia che filtra le particelle più grandi. Successivamente, il contenitore – che all’interno contiene delle superfici acriliche trasparenti che impediscono all’acqua di uscire, ma che permettono ai raggi Uv di entrare – viene aperto come un libro ed esposto alla luce del sole. La luce disturba la formazione di connessioni DNA nei batteri nell’acqua, rendendo loro impossibile riprodursi. In più, la plastica nera dell’involucro aiuta ad alzare la temperatura nell’acqua fino a 55/60 gradi, completando quindi il lavoro.

La geniale invenzione va attribuita alla microbiologa e artista svedese Petra Wadström, abile a tradurre la scoperta in un progetto industriale creato su misura per le popolazioni del terzo mondo.

Grazie ai contributi delle ONG, in poco tempo sono stati distribuiti 50 mila esemplari di Solvatten, soprattutto nelle aree africane e siamo solo all’inizio.

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Solvatten all’opera: acqua potabile per i meno privilegiati

La Wadström guarda già oltre ed ha avvianto anche un piano ancor più importante nell’isola di Haiti, devastata dal terremoto di qualche anno fa.

Per questo ed altri progetti, Solvatten, insieme ad altri 16 progetti, è stato designato dalle Nazioni Unite come uno dei vincitori del prestigioso United Nations climate change award ai margini della conferenza sul cambiamento climatico a Parigi lo scorso dicembre.

Ecco anche un bel video che illustra il funzionamento di Solvatten:

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