Stadi ecosostenibili: l’esempio della Spal calcio con il nuovo stadio fotovoltaico a Cassana
Ha oltre un secolo di vita e oggi milita mestamente in serie C1 (chiamata, in tempi di importazione linguistica esasperata, Prima divisione di Lega Pro). Ma quanto a rispetto dell’ambiente, meriterebbe la Champions league. Parliamo della Spal, squadra di Ferrara che ha ideato un moderno quanto ecologico impianto a energia solare.

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Lo stadio è stato realizzato a Cassana, nell’immediata periferia nord di Ferrara. Consta di 60mila pannelli solari, che occupano una superficie di 292mila metri quadrati. Spazio, si badi bene, non sottratto a campi coltivabili o zone edificabili, ma costruito sull’ex discarica di Hera. Dunque a impatto zero per l’ambiente e la collettività.
I pannelli sono muniti di rotor meccanici, capaci di seguire il movimento del sole per massimizzare l’acquisizione della luce. Lo stadio è capace di produrre 14 megawatt, pari al fabbisogno energetico di 7.000 famiglie.
Soddisfatto il Presidente Cesare Butelli, che aveva optato per tale progetto nel gennaio 2010. La Spal necessitava di un nuovo stadio e si è optato per uno totalmente green.
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Oltre all’aspetto ecologico, c’è ovviamente anche quello economico. Butelli si attende di fatti un ritorno finanziario quantificabile in oltre un milione di euro a stagione. Mica male in tempi di recessione economica globale e di bilanci in rosso per le società di calcio!
E chissà che nella piccola e mite Ferrara non approdino in futuro i dirigenti del Manchester o del Barcellona per studiare il progetto. Augurando, alla simpatica squadra bianco-blu, che un giorno ci arrivino pure i suoi giocatori per una sfida di coppa.
Per ora, la Spal si accontenti di una simbolica Champions league per il proprio impegno eco-sostenibile.