La Sterlizia è una pianta meravigliosa caratterizzata da fiori particolarissimi e tra i più belli che esistono in natura. Nota anche come ‘uccello del Paradiso’, è piuttosto semplice da coltivare. È una delle piante da giradino dalla fioritura più elegante, ma è splendida anche in vaso grazie ai suoi meravigliosi fiori arancioni in vaso, come pianta d’appartamento o come pianta d’arredo su balconi e terrazze. Per la bellezza dei suoi fiori viene spesso usata come regalo.
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Chiamata anche Strelitzia o uccello del Paradiso, è una pianta originaria dell’Africa Australe a portamento cespuglioso e con un’altezza media che si aggira attorno al metro.
Appartiene alla famiglia delle Musaceae, del genere Strelitziaceae.
Vediamo quali sono le 4 varietà più famose, che prendono tutte il nome dalla regina Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, moglie del re Giorgio III d’Inghilterra, morta nel 1818 e grande appassionata di botanica.
La fioritura di questa pianta va dall’autunno fino alla primavera (aprile-maggio). Tuttavia, occorre attendere che abbia compiuto 5 anni. Le infiorescenze persistono sulla pianta anche per settimane.
Temperatura fredda e/o aria troppo secca possono impedire la formazione di fiori.
Questa pianta meravigliosa è abbastanza semplice da coltivare. Come per qualsiasi pianta, è però opportuno conoscere e adottare i giusti accorgimenti.
Anzitutto, è bene precisare che può essere coltivata in giardino o sul balcone soltanto in quelle regioni con un clima mite, che non scende mai sotto i 5°. In tutte le altre zone, bisogna prevedere un apposito riparo per l’inverno, altrimenti la pianta rischierebbe di morire.
Andiamo ora a scoprire le principali indicazioni per prendersene cura in maniera corretta.
Va collocata in una posizione in pieno sole o, comunque, molto illuminata. Ricordare che, sebbene sia una pianta molto resistente, rischia di soffrire se viene piantata in giardino e durante l’inverno le temperature scendono al di sotto dei 5°.
Se vivete in una regione in cui il clima in vernale è piuttosto rigido, è bene pensare subito ad un riparo adeguato per i mesi più freddi. In alternativa, è possibile coltivare la pianta anche in casa. L’importante è posizionarla in una zona molto luminosa.
Per la coltivazione in piena terra, meglio metterla a dimora in terreni ben drenati. La Sterlizia coltivata in giardino, durante l’inverno, va protetta con una pacciamatura basale e teli di protezione.
Per la coltivazione in vaso, quest’ultimo deve avere dimensioni adeguate allo sviluppo dell’apparato radicale e alla crescita rigogliosa della parte aerea.
Il terreno da utilizzare deve essere fresco, fertile e ben drenato sul fondo con l’aggiunta di argilla espansa o vermiculite in modo da facilitare la percolazione dell’acqua dal vaso evitando così dannosi ristagni idrici.
Una volta effettuato l’impianto, il vaso va sistemato in un luogo luminoso e con temperature intorno ai 20°-25°. In inverno va riparata in casa.
Nei primi 5 anni di vita, a mano a mano che cresce, va rinvasata, aumentando sempre più le dimensioni del vaso.
Questa operazione va fatta in primavera. Una volta raggiunti i 5 anni, è ormai adulta e comincia a fiorire. Da questo momento in poi i rinvasi non sono più necessari. Tuttavia, è bene prestare attenzione al terriccio.
Con l’arrivo della primavera, questo può essere parzialmente sostituito e arricchito con del concime, in modo tale che sia fertile.
La pianta non sopporta i ristagni di acqua. Per questo motivo, alla base dei vasi sarebbe bene sistemare dei cocci per far defluire meglio l’acqua.
Deve essere annaffiata abbondantemente ad eccezione dei mesi di giugno e luglio. In questo periodo, infatti, la pianta entra in riposo vegetativo e quindi non necessita di tanta acqua.
In ogni caso, prima di procedere con una nuova irrigazione, bisogna aspettare che la terra sia completamente asciutta.
Ama l’umidità. Può quindi essere molto utile nebulizzare le foglie. Fare invece sempre attenzione ad evitare i ristagni d’acqua nel sottovaso.
Da ottobre a maggio, ogni 15 giorni circa, va somministrato del fertilizzante liquido da diluire nell’acqua delle innaffiature.
Quando la pianta è giovane e non ha ancora cominciato a fiorire (entro i 5 anni), optare per un concime a base di azoto, fosforo e potassio.
Se la pianta è già oltre i 5 anni di età, scegliere un concime che abbia una quantità di potassio doppia rispetto all’azoto, e poco fosforo.
Si raccomanda, inoltre, anche l’apporto di chelati di ferro, due volte all’anno. Questi servono per rafforzare e rinvigorire la pianta.
In genere, è una pianta che non va potata. Basta semplicemente eliminare le foglie che diventano secche in modo tale da evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
Si riproduce per seme e per divisione dei cespi.
Le piante di Sterlizia si mettono a dimora in primavera, da marzo a maggio, in buche più grandi del pane di terra e tra loro distanti di almeno 1 metro.
I principali nemici di questa pianta sono gli afidi, la cocciniglia e il ragnetto rosso. Inoltre, teme i marciumi radicali causati dal fungo Phytophtora che, in genere, prolifera dopo abbondanti annaffiature. Per rimediare, si deve togliere la pianta dal suo vaso ed eliminare le parti rovinate.
Trattare quindi queste zone con un fungicida ed attendere l’asciugatura del terreno. Ricollocare la pianta nel suo vaso ed aspettare una settimana prima di procedere con una nuova innaffiatura.
Se lo srotolamento di una nuova foglia non avviene in maniera regolare e le foglie si aprono solo in parte, molto probabilmente acqua e luce sono insufficienti.
Se le foglie sono secche, la causa potrebbe essere una temperatura non adatta alla pianta. In genere ciò accade se la pianta si trova al freddo o in una zona esposta a correnti d’aria o piena di spifferi.
È una pianta piuttosto economica. Nei classici vivai o nei centri di giardinaggio la si può acquistare con una media di 15 euro.
Per la straordinaria bellezza dei suoi fiori, è simbolo di nobiltà, maestosità ed eleganza. Perfetta pianta ornamentale in un giardino molto ben curato, è ideale anche come regalo.
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