Per via della sua impressionante somiglianza con il crocus, la Sternbergia lutea viene comunemente chiamata zafferanastro giallo. Appartenente al gruppo della Stambergia, il genere lutea è un esemplare piuttosto raro, molto apprezzato da esperti e appassionati di giardinaggio al punto tale da essere ritenuta la migliore bulbosa con fioritura autunnale. possibile coltivarla anche in vaso o in piena terra per abbellire il giardino.
Andiamo allora a scoprire tutti i segreti per coltivare questa pianta.
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Soprannominata zafferanastro giallo, per via della sua somiglianza con il crocus, la Sternbergia lutea è un’erbacea perenne bulbosa che fa parte della famiglia delle Amaryllidaceae. Ecco le sue caratteristiche.
Cresce spontanea nelle regioni del centro-nord Italia, soprattutto in luoghi antropizzati e su terreni ricchi di nitrati. Diffusa in boscaglie aperte e prati aridi, riesce a vegetare ad altezze comprese tra 0 e 1.200 metri.
Molto diffusa come pianta da giardino, specie al nord, viene spesso coltivata come pianta decorativa.
Regala una lunga fioritura autunnale che dura poi fino all’inverno. I fiori, singoli, sono eretti e di un bel giallo oro, avvolti alla base da una spata.
La Sternbergia lutea ha bulbi molto simili a quelli dei narcisi e sono altamente tossici.
I bulbi acquistati vanno piantati a fine estate / inizio autunno, in buchi profondi almeno il doppio rispetto alla loro altezza. Il suolo deve essere permeabile. Se ben drenato, va bene anche un terreno di base sassoso e pesante. Di norma, i bulbi si piantano ben distanziati tra loro, ma sempre in gruppi numerosi e cercando di creare macchie circolari.
Bisogna prediligere un luogo che riceva almeno 4 ore di sole pieno ogni giorno. Per favorire lo sviluppo dei bulbi, subito dopo la fioritura, è bene apportare dei nutrienti somministrando un fertilizzante liquido adatto per piante fiorite. Durante i mesi estivi occorre prestare attenzione all’umidità che può far deteriorare i bulbi. Pertanto, è consigliabile dissotterrare i bulbi e conservarli in una zona asciutta fino al reimpianto di inizio autunno.
Nel caso della coltivazione in vaso, la Sternbergia lutea va sistemata un angolo ben soleggiato. Evitare le annaffiare troppo esagerate e garantire un terreno ben drenato.
Si tratta di una bulbosa molto facile da coltivare, che cresce e si propaga in maniera esponenziale, creando meravigliose macchie di colore. Ecco alcuni utili accorgimenti da conoscere.
La Sternbergia lutea si può moltiplicare sia per seme che per divisione dei bulbi. Tuttavia, la seconda è la tecnica più utilizzata perché garantisce di ottenere piante identiche a quella madre.
In primavera inoltrata, i bulbilli vanno separati e poi interrati in buche aventi una profondità doppia rispetto al loro diametro e alla loro altezza. Vanno quindi interrati tenendoli distanziati l’uno dall’altro di una decina di centimetri circa.
Contiene alcaloidi tossici (licorina, galantamina, belladina, hippeastrina, hippamina…) in concentrazioni variabili, presenti soprattutto nel bulbo. Pertanto, la pianta risulta molto velenosa: non va assolutamente ingerita perché potrebbe provocare svariati danni a livello di reni e intestino, oltre a emorragie interne.
È una pianta piuttosto rustica che riesce a resistere agli attacchi dei parassiti. Come la maggior parte dei bulbi, soffre il marciume, provocato dagli eccessi idrici, e la muffa dei bulbi.
Nel linguaggio dei fiori, il caratteristico colore giallo dei suoi fiori, sta a simboleggiare l’amicizia, la gioia, l’ottimismo e l’energia.
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