Il sunchoke anche noto come ‘carciofo di Gerusalemme’, oppure topinambur, sunroot o mela di terra è un tubero coltivato nelle aree temperate del Nord America e del Canada.
La sua specie appartiene alla famiglia del girasole, è una pianta perenne, e se ne consuma la radice, che matura in autunno e in inverno. La pelle nodosa, marrone che ricorda la radice di zenzero ma di dimensioni maggiori. Al suo interno presenta una polpa soda e color crema, buona di sapore e ricca di proprietà benefiche per la salute.
Non molto diffuso in Italia, ma è tutto da scoprire. Vediamo come coltivarlo, raccoglierlo e cucinarlo.
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Sono tuberi bulbosi di una pianta che appartiene alla famiglia dei girasoli, la Helianthus tuberosus.
Comunemente noto come topinambur, sunroot, mela di terra, cresce allo stato selvatico e viene coltivato nelle fattorie del Nord America e del Canada.
La parte fiorita della pianta assomiglia a un girasole giallo-brillante. La sua radice ha un aspetto tuberoso e l’interno chiaro.
Il nome botanico è Helianthus tuberosus. Si tratta di una pianta erbacea che cresce fino a 3 m di altezza.
È disponibile tutto l’anno, ma la sua stagione è l’autunno.
Questi tuberi sono originari del Nord America. Venivano coltivati già dalle tribù native che chiamavano sunroots. Arriva in Europa con i conquistatori e prende il nome di:
In Italia non ha mai avuto un largo consumo, molto amato invece nella cucina francese e del Nord Europa, oltre che negli Stati Uniti.
La sua diffusione maggiore si ebbe durante la Seconda Guerra Mondiale, a causa dello scarseggiare di verdure fresche. Le radici, come le patate o la rapa, riescono infatti a mantenersi a lungo e offrono un buon apporto nutrizionale.
Oggi vi è un buon consumo in tutto il mondo.
Le varietà popolari includono:
Prendersi cura di questa pianta richiede uno sforzo minimo, poiché la resa è alta, e la manutenzione è bassa. Infatti, è resistente alle malattie, tollerante alla siccità e può prosperare in un’ampia gamma di zone climatiche.
Si pianta all’inizio della primavera, a marzo, dopo l’ultima gelata invernale, per ottenere un raccolto autunnale.
Si può coltivare anche in aree geografiche con clima più caldo, ma è meglio piantarla in autunno e raccogliere in primavera. La sua posizione ideale è soleggiata, come per tutta la famiglia di girasoli.
Teme alcuni parassiti, come ad esempio gli afidi, che si possono eliminare usando uno spray di acqua e sapone di Marsiglia. Teme poi il marciume radicale.
Il periodo del raccolto è circa 4 mesi dopo la semina.
Nel caso di varietà seminata in primavera, le radici edibili maturano in autunno. Idealmente, il raccolto avviene nel tardo autunno: i tuberi hanno un sapore più dolce dopo che il primo gelo mortale fa morire le foglie.
Per la raccolta della radice tuberosa, ecco come fare:
Si acquistano maturi in autunno e inverno, nei negozi di ortofrutta, oppure in negozi specializzati in cibi etnici. Scegliere quelli sodi, che non abbiano un aspetto raggrinzito.
Qui un libro che ne racconta pregi e ricette:
Per la loro conservazione i tuberi vanno riposti in un sacchetto di plastica perforato e conservati in frigorifero per un massimo di 10 giorni.
In alternativa, si possono tenere in un luogo fresco, ma asciutto, ad esempio una cantina, per 1 mese.
Hanno un sapore simile a una nocciola, ma una consistenza un po’ legnosa. Una colta cotti, sembrano delle patate, emanano amido e assumono un retrogusto di carciofo.
Il loro sapore leggermente dolce li rende una aggiunta ottima a zuppe o contorni.
Non solo buono di sapore, è molto apprezzato per le sue caratteristiche nutrizionali.
Ecco cosa contengono 100 gr di questo tubero:
Fa bene alla salute perché è una buone fonte di ferro, magnesio, potassio e calcio, ma è anche ricca di fibre e soprattutto contiene inulina, un enzima
Nello stesso tempo è povera di poveri di carboidrati e con poche calorie. Di conseguenza è considerato un ottimo rimedio contro:
Inoltre, sono una fonte di prebiotici che aiutano a nutrire i batteri buoni nell’intestino che servono pe mantenere sano tutto il copro.
I tuberi sunchokes si mangiano sia crudi sia cotti o in salamoia.
Si può aggiungere al proprio regime alimentare perché è un ottima verdura oltre che un ottimo aiuto se si soffre di diabete o si vuole perdere peso rimanendo in buona forma.
Questo tubero sbucciato e tagliato a fette si può cucinare in padella con un po’ di olio oppure farlo bollire per diventare un ottimo contorno che ricorda le patate ma ha un dolce sapore di carciofo.
Al forno si possono cucinare profumati alle erbe aromatiche come rosmarino, timo o pepe e un po’ di olio. In una teglia a 250° per 30 minuti, fino a renderli ben dorati, proprio come delle patate al forno.
Una zuppa diventa ancora più gustosa se si aggiunge del topinambour dal retrogusto dolciastro.
Preparazione. Sbuccite sia la patata sia il topinambur e mettere in una ciotola con acqua e limone per evitare che si annerisca. Tritate lo scalogno e fatelo appassire in una casseruola con un filo d’olio. Quindi aggiungere patata e sunchoke a fette. Cucinate per circa mezz’ora mescolando e aggiungendo un po’ di brodo vegetale. Quando le verdure sono cotte frullate con il mixer e servite la vellutata aggiungendo alla fine un po’ di funghi appena scottati in padella ed un filo d’olio a crudo.
Ingredienti:
Preparazione. Sbucciate il tubero e tagliatelo a fette sottili. Mettete a friggere in padella l’aglio e aggiungete il sunchoke, il prezzemolo e la paprika forte. Aggiungete un pò d’acqua e lasciate cuocere per circa 15 minuti. Quando il tubero è morbido è pronto. Versatelo in una ciotola e aggiungete anche la patata lessata e schiacciate unendo la panna di soia e il sale.
Foderate una teglia con la pasta brisée e bucherellatela con una forchetta. Mettete la purea all’interno e coprire il tutto col secondo strato di pasta brisée. Cuocete a forno caldo 180° per 30 minuti.
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