Piante e fiori

Tagete, il significato, la cura e la semina del fiore da orto

Sotto il nome di tagete si riuniscono più di 50 specie di piante, annuali o perenni. Hanno la caratteristica di avere infiorescenze coloratissime, quindi vengono usate per ornare le aiuole, decorare la casa o abbellire un mazzo di fiori.

Tagete, il significato, la cura e la semina del fiore da orto

Il genere Tagetes appartiene alla famiglia delle Asteracee, proveniente principalmente da Stati Uniti, Messico e Sud America. Le piante tagete si caratterizzano per un fusto ramificato e cespuglioso, infatti le foglie, lucide, piccole e di colore verde scuro, sono pennate, cioè disposte sia a destra che a sinistra della venatura principale.

I fiori possono avere capolini semplici o doppi, solitamente di colore giallo, arancio o rosso.
Il tagete sembra sia capace di uccidere i nematodi, parassiti che attaccano le rose.

Ma è anche in grado di remineralizzare gli orti particolarmente sfruttati, per la coltivazione di solanacee e patate.

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Classificazioni del tagete

Il tagete è conosciuto per le sue proprietà fitoterapiche. Il Tagetes erecta, in particolare, viene utilizzato per la preparazione di una bevanda tipica del Sud Carolina, mentre in Messico e Guatemala si preferiscono i fiori di Tagetes lucida. In Sud America, si usa il Tagetes minuta, anche come condimento.

Altrettanto noto è l’uso rituale, in Paesi come Nepal, India e Thailandia, dove i fiori di tagete vengono usati per la realizzazione di ghirlande e festoni celebrativi durante feste religiose e matrimoni. In Messico, invece, i fiori di Tagetes erecta vengono acquistati in occasione della Commemorazione dei Defunti.

Tagetes erecta

Il tagetes erecta o tagetes patula cresce in gran parte dell’America Centrale, ma è diffuso anche in America del Sud, Asia, Oceania ed Africa. Preferisce il caldo semi-umido ed è molto apprezzata da diversi lepidotteri. Utilizzata anche nell’industria alimentare, è una delle principali fonti del carotenoide luteina, ovvero l’additivo alimentare E161b approvato dall’UE.

Tagetes minuta

Noto localmente con il nome di huacatay, il tagetes minuta è una pianta annuale che cresce soprattutto presso le zone costiere dell’America Latina. L’appellativo ‘minuta’ le è stato affibbiato per le dimensioni dei fiori, piccoli, tendenzialmente bianco-gialli e dall’odore molto persistente.

Il suo olio essenziale, composto per il 13% circa di limonene, per il 12% circa di piperitenone e per l’11% circa di α-terpinolene, viene infatti utilizzato nell’industria dei profumi, mentre nel passato era apprezzato per la realizzazione di infusi contro i problemi respiratori e digestivi. Le foglie, invece, una volta disseccate, sono una spezia molto apprezzata in Perù.

Adatta a sopportare anche il freddo dell’Italia settentrionale, la pianta di tagetes lucida presenta fiori di piccole dimensioni e foglie lanceolate sia intere che dentellate. In Germania e Francia, gli apici vengono utilizzati per insaporire piatti di verdure e insalate, mentre le foglie vengono scelte per aromatizzare olio, aceto e altri condimenti.

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Tagetes tenuifolia

In inglese, il tagetes tenuifolia è conosciuto con il nome di lemon marigold, merito dell’odore rilasciato dai suoi fiori. Annuale, a stelo cilindrico e semplice, con foglie pennate e composte, può arrivare a raggiungere un’altezza di 30 cm. Anche le inflorescenze sono semplici, ma i colori sono sempre quelli del giallo, dell’arancione e del rosso.

Nota come pianta medicinale, viene utilizzata spesso in cucina e per decorare e profumare le case tramite la realizzazione di potpourri. Perfetta anche in giardino, ha la capacità di tenere lontani zanzare e altri insetti, ma è il cibo preferito delle lumache.

tagete
I fiori del tagete possono essere semplici o doppi, per questo la pianta viene chiamata anche garofano dell’India Tagetes lucida

Tagete coltivazione

È molto semplice coltivare il tagete, perché non necessita di particolari accorgimenti. Il terreno può essere anche leggero e povero, purché ben drenato. Se troppo ricco, soprattutto di azoto, infatti, non stimolerebbe la fioritura. Necessaria anche l’esposizione al sole ed in genere irrigazioni poco frequenti, infatti il tagete ben sopporta la siccità.

Le concimazioni, con preparati liquidi a buon tenore di potassio, vanno effettuate durante la fioritura (da giugno a novembre circa), ogni due settimane; in piena terra, però, non sono quasi mai necessarie. Per garantire una piena e facile fioritura, basta privare settimanalmente la pianta dei capolini appassiti.

Il tagete si semina sotto vetro in primavera e si mette a dimora quando le temperature diventano più calde, circa a fine maggio. Si può utilizzare, eventualmente, una serra riscaldata ma ben areata per evitare il proliferarsi di muffe.

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Tagete in vaso

In vaso, la concimazione va effettuata all’incirca 1 volta al mese.

Riproduzione del tagete per auto-disseminazione e per talea

Il tagete si riproduce, generalmente, per auto-disseminazione. Una volta che i fiori saranno appassiti, infatti, rilascerà sul terreno i semi, che daranno vita, spontaneamente, a nuove piante. Nel caso in cui si volesse mantenere invece una stessa varietà, si può utilizzare il metodo della talea. La cultivar che meglio vi si presta è il tagetes lucida.

Si rimuove una o più parti delle sommità (circa 7 o 8 cm), le si privano delle foglie alla base e le si mettono in un miscuglio di terra, sabbia o agriperlite. La talea di tagete si può anche tenere in acqua, da arricchire con ormoni. Importante è mantenere l’esposizione al sole e la temperatura calda e umida.

Parassiti e malattie del tagete

I nemici del tagete sono moltissimi, ma in genere la pianta è particolarmente resistente, specialmente se in piena terra. Oltre alle lumache, che ne mangiano le foglie, c’è il ragno rosso, le larve di lepidotteri, come il Melanchra persicariae, il Nathalis iole e il Leucaloa eugraphica, e, in alcuni casi gli afidi, che provocano la decolorazione delle foglie e bloccano la fioritura.

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La Ica

Web editor freelance per portali e siti che si occupano di viaggi, lifestyle, moda e tecnologia. Districatrice di parole verdi per TuttoGreen dal maggio 2012, nello stesso anno ha dattiloscritto anche per ScreenWeek. Oggi, pontifica su Il Ruggito della Moda, scribacchia di cinema su La Vie En Lumière, tiene traccia delle sue trasvolate artistiche su she)art. e crea Le Maglie di Tea, una linea di magliette ecologiche.

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