Ecoturismo

Total Qualency Management: qualità ed efficienza, perché il turismo di massa non è eco

Quando si pensa a che ritiente il  turismo di massa come la bestia nera per l’ambiente e la sostenibilità, immediatamente viene alla mente l’immagine di viaggiatori di nicchia, un po’ snob, un po’ radical chic, Trincerati dietro convinzioni retrò, ambientalisti agguerriti, cerchie di salutisti, perbenisti forse anche un po’ ipocriti.

Total Qualency Management: qualità ed efficienza, perché il turismo di massa non è eco

Ma quando è una teoria manageriale, di quelle che antepongono il ‘bene’ dell’economia  a parlare di conservazione, tutela e valorizzazione delle risorse ambientali e culturali in un turismo responsabile, allora gli stereotipi possono finalmente diradarsi per lasciare spazio a considerazioni  più “scientifiche”.

La teoria è suggerita dall’approccio ‘ Total  Qualency Management’ che vuol dire: qualità e efficienza. L’autore è un esperto di turismo, Gavino Maresu e abbiamo scoperto quanto grande sia la sua ‘portata’ green. Proviamo a scoprire di che si tratta.

Avete presente le rovinose costruzioni ai piedi della costa in Spagna? Quelle che, per aumentare la capacità di carico di presenze turistiche, hanno ottenuto l’effetto contrario cioè lo scempio della bellezza della costa e, quindi, la caduta del turismo? Un esempio perfetto di quello che non può più essere il turismo: pronto per gli ingressi di massa anche a distruggere la propra materia prima.

Quale? Il luogo, il paesaggio, il patrimonio culturale. E non è la scoperta dell’acqua calda, credeteci. Ancora oggi, gli operatori del turismo sono convinti che a fare ‘appeal’ non sia la località ma l’albergo, i divertimenti, le strutture, la quantità di persone che si riesce a contenere.

L’unica reale materia prima del turismo è l’irripetibilità del luogo. Da essa scaturisce la motivazione del turista a viverlo. E se si distrugge questo, per aumentare le capacità di ricezione, si distrugge anche l’economia del turismo.

La ToTal Qualency Management è l’approccio alla qualità come valorizzazione delle risorse naturali e culturali del luogo, attrazioni fondamentali e motivazionali per il turista e all’efficienza ovvero all’ottimizzazione della capacità di carico in funzione e in armonia con il paesaggio (pensiamo all’albergo diffuso di cui vi abbiamo spesso scritto).

Una prospettiva molto interessante, a cui- per fortuna- molti operatori turistici italiani stanno dando il giusto peso: soluzioni di sostenibilità per proporre un turismo non sempre, non ovunque e non con qualsiasi mezzo.

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