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Tre Italiani su quattro contro il nucleare: ma voteranno al referendum?

E’ possibile fidarsi dei sondaggi all’indomani dell’incidente di Fukushima? Secondo la società di ricerche di mercato Gnresearch una maggioranza ben definita, circa il 75% degli Italiani, sarebbe contro il nucleare quale soluzione energetica per il nostro paese.
Un dato in linea con la stragrande maggioranza delle opinioni pubbliche europee, perplesse di fronte ai costi ed ai rischi connessi all’opzione dell’atomo.

Un dato che potrebbe fare sembrare il referendum del 12 Giugno prossimo venturo una formalità, se non fosse che il record recente di referendum falliti per il mancato raggiungimento del quorum – unito al calendario in cui il week-end comincia ad avere un sapore vacanziero per molti – fa sembrare tutt’altro che scontato l’esito.
Lo dirà il tempo se Fukushima avrà avuto almeno il merito di resuscitare l’istituto referendario, che sembrava avviato a rottamazione certa, ma ci sembra ancora molto presto per cantare vittoria.

Un 75% di opinioni contro il nucleare, infatti, ipotizzando un’astensione massiccia del partito pro atomo, implica un bel 66,67% di partecipazione attiva di votanti opposti al nucleare per arrivare al fatidico quorum del 50%. Una percentuale di partecipazione che può sembrare “normale” a prima vista, anche a seguito dell’enorme impatto emotivo della posta in ballo, ma che è pur sempre stratosferico rispetto ai recenti livelli di partecipazione ai vari referenda.
E qui viene il secondo dato interessante, quello che ha causato l’inversione a U dei vari Prestigiacomo, Romani, Chicco Testa, Veronesi e compagnia bella e che deve avere ispirato la truffaldina proposta di moratoria di un anno che cova nel seno della maggioranza di governo: secondo il sondaggio di Gnresearch il 70% del campione dei contrari al nucleare promette di andare a votare, una percentuale dunque sufficiente a raggiungere il quorum in un referendum che turba i sonni della maggioranza di governo, giacchè si voterà anche sul cosiddetto legittimo impedimento.

Noi ovviamente saremo a votare SI all’abrogazione degli articoli 25 e 29 della legge n. 99 del 2009 e del Decreto legislativo n.31 del febbraio 2010, a votare contro il nucleare al referendum del 12 giugno per tutte le ragioni spiegate qui e anche per una ragione di sostanziale giustizia e democrazia.

Fate anche voi sentire la vostra voce, perchè questa è un’occasione in cui il vostro voto vale davvero.

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Published by
Piero

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