La tossilaggine (nome scientifico Tussilago farfara) è una pianta erbacea molto diffusa anche nei nostri terreni: cresce tendenzialmente in ambienti umidi e argillosi, come sponde di torrenti, ma si trova facilmente anche in prati e campi.
La tossilaggine (nome scientifico tussilago farfara) è una pianta il cui nome deriva proprio dagli usi a cui era destinata in passato, in particolare quello di eliminare la tosse.
In effetti, nella medicina popolare sono ben note le sue proprietà benefiche e i possibili usi terapeutici.
Il nome Tussilago proviene dall’uso molto antico di questa pianta nel campo della medicina popolare: deriva infatti dalla combinazione dei termini latini tussis ed agere, vale a dire “tosse” e “fare” o “togliere”, quindi la pianta che “toglie la tosse”.
La tossilaggine si contraddistingue soprattutto per le sue proprietà espettoranti, emollienti e antinfiammatorie. Questa pianta è nota, in particolare, come rimedio naturale per la tosse ed eliminare muco e catarro.
Infatti, l’infuso preparato con la tussilaggine è utilizzato per uso interno in caso di bronchiti croniche e acute, laringiti e tracheiti.
Per uso esterno, invece, il succo della pianta si presta per il trattamento di irritazioni cutanee, foruncoli ed eczemi; può essere, inoltre, applicato in caso di ulcere e ferite. Anche in ambito cosmetico trova quindi possibilità di applicazione grazie alle sue proprietà astringenti, emollienti e lenitive.
Fiori e foglie della tussilago sono particolarmente ricchi di mucillagini. Sono, inoltre, presenti numerosi principi attivi in esse presenti, come acido gallico, acido acetico, acido malico, tannini, sali minerali e peptina.
Le virtù benefiche di questa pianta come rimedio naturale contro la tosse si possono facilmente sperimentare con la preparazione di un infuso.
Dopo aver portato ad ebollizione dell’acqua, versate una manciata di fiori o foglie di tussilago farfara precedentemente tritati. Spegnete e lasciate in infusione per circa 15 minuti.
Successivamente, filtrate bene l’infuso e aggiungete un cucchiaio di miele. Per il trattamento di affezioni come tosse o bronchiti, potete consumarne 2 o 3 tazze al giorno.
Se si soffre di insufficienza epatica, l’utilizzo della tossilaggine va vietato. Gli alcaloidi pirrolizidici presenti nella pianta possono causare cirrosi epatica ed epatocarcinoma.
La tossilaggine, inoltre, contiene lattoni sesquiterpenici che, in alcuni soggetti, possono causare reazioni allergiche.
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