Tutti in sella: ecco 300 km di piste ciclabili tra Londra e il Tamigi
Negli ultimi anni, sono diventati sempre più frequenti gli appelli a una mobilità sostenibile. Se, da una parte, il richiamo a una maggior senso di responsabilità nella scelta dei mezzi di trasporto con cui spostarsi in città per studio o per lavoro rappresenta una risposta al problema del traffico e dello smog, dall’altra, la riscoperta del trasporto su due ruote e della bicicletta, in particolare, consente, di pari passo, di “valorizzare” percorsi cittadini lungo tracciati altrimenti inaccessibili.

Non solo, quindi, la mobilità “verde” è rispettosa dell’ambiente e migliora la nostra qualità di vita, ma può diventare anche, se promossa adeguatamente, un’intelligente leva alternativa per la promozione turistica delle più grandi capitali europee e mondiali.
Ancora una volta, la sensibilità dei paesi del Nord Europa, in generale, e, in questo caso particolare, in Inghilterra, è senz’altro esemplare. Lo dimostra, infatti, in modo emblematico il caso di Londra, dove ormai si contano 300 chilometri di piste ciclabili, percorribili lontani dal traffico, non solo in periferia, lungo i sobborghi che costituiscono la cintura verde della capitale londinese, ma anche in centro città.
SPECIALE: Parigi-Londra in bici con la superciclabile europea (e la Manica in battello)
Di particolare interesse sono i tracciati che si snodano lungo le rive del Tamigi, caratterizzati sia dalla relativa facilità delle piste, completamente pianeggianti, sia dalle attrattive che si possono incontrare percorrendo questi sentieri: tra le altre, le barriere del Tamigi, un sistema di idrovore create negli anni settanta per regolare il flusso delle acque del fiume, i monumenti neoclassici di Greenwich, e i grattacieli di Canary Wharf, l’agglomerato di palazzi e e di edifici sorti negli ultimi anni che hanno sostituito la City.
Lasciando il centro della città, ci si può inoltrare lungo percorsi più rurali, ma non meno affascinanti, nei pressi del palazzo reale di Hampton Court, Dorchster e Oxford.
La mappa completa dei percorsi è disponibile alla pagina thames-path.org.uk, dove, per ciascun percorso, è possibile visualizzare le principali informazioni relative alle caratteristiche del singolo tracciato, i monumenti e le bellezze naturali della zona.
Che ne dite, non sarebbe un modello da seguire con convinzione anche da noi?
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