Il design italiano si fa ecologico, nella forma e nella sostanza. Stiamo parlando di Ulivia, un mobile molto speciale, esposto la scorsa primavera all’Ara Pacis di Roma e poi inserito nella mostra permanente della Collezione Farnesina Design, una selezione di progetti rappresentativi del design Made in Italy.
Nato dalla collaborazione tra una giovane designer, Roberta Giannì, e una grande azienda italiana specializzata nella fornitura di arredi eco-compatibili, la Revolution – Retail Evolution Company, Ulivia è un mobile particolare sotto molti punti di vista.
Prima di tutto nella funzione: è stato infatti ideato come mobile per la desgustazione dell’olio d’oliva, dunque è destinato a fungere da espositore per bottiglie e contenitori d’olio di diverse qualità. In secondo luogo per la sua forma, una struttura ondulante e concava che richiama il cavo dei vecchi tronchi d’ulivo, oltre che i soffitti a volta e le pareti curve dei luoghi dove l’olio viene tradizionalmente prodotto e conservato, i frantoi e le cantine.
Ma ciò che rende Ulivia davvero speciale è il materiale di cui è fatto, l’Ecomat, una sostanza ricavata dalla sansa esausta, cioè dagli scarti che i frantoi producono a seguito della lavorazione dell’olio.
L’idea di riciclare gli scarti di frantoio è stata di un imprenditore calabrese, Domenico Cristofaro, il quale ha pensato di mescolare la sansa con plastica riciclata, in modo da ottenere un materiale solido, resistente e a sua volta totalmente riciclabile.
Il risultato finale è un prodotto molto simile ai pannelli di legno, ma più resistente e con una vita media tre volte più lunga.
L’Ecomat è già stato utilizzato per realizzare pavimentazioni di interni e di esterni, ma si tratta di un materiale versatile e dalle ampie potenzialità, che in un futuro non lontano potremmo sperimentare anche nell’arredamento domestico.
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