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Val di Vara, dove la filosofia bio è di casa

Val di Vara: il secondo appuntamento dedicato all’Alta via dei Monti Liguri ci porta a fissare la lente di ingrandimento sulla porzione di territorio che si estende a nord della Spezia e della Riviera dei Poeti.

Val di Vara, dove la filosofia bio è di casa

Stiamo parlando della Val di Vara, definita il polmone verde della Liguria, in virtù dell’ampia superficie boschiva, frutto di un lavoro di conservazione che si protrae da decenni.

Attività produttive biologiche,  insediamenti abitativi ad elevata  qualità di vita: questi sono i tre cardini che orientano l’opera delle autorità sul territorio.

La fonte ispiratrice è  il fiume Vara,  60 chilometri di acque cristalline che dall’Appennino si riversano sul Magra. Grazie alla paziente opera di protezione ambientale, è diventato nel tempo uno dei fiumi più apprezzati dagli amanti degli sport fluviali di tutt’Europa.

Da ottobre sino a giugno si possono praticare canoa, kayak e rafting, con l’ausilio di diverse scuole e guide fluviali. Per favorire le discese dei canoisti, sono previste delle aperture programmate della diga Enel di Ponte Santa Margherita, iniziativa che per la gioia dei praticanti aumenta notevolmente il flusso delle acque.

Per curiosi e appassionati c’è poi la possibilità di divertirsi nel Parco Avventura realizzato sulle colline di Sestri Levante.

I territori che si affacciano sul corso del Vara fanno parte del Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra. Questo ne consente una efficace protezione per quanto riguarda la qualità delle acque, la flora e la fauna che sono presenti nel suo bacino.

La valle è  la più estesa di tutta la Liguria ed ha ricevuto il soprannome di  “valle dei borghi rotondi” perché la maggior parte dei suoi paesi si presenta con una pianta circolare, di origine medievale, con strade ed edifici raccolti in circolo attorno alla piazza principale.

La Val di Vara è però anche e soprattutto la  Valle del Biologico, appellativo attribuito in virtù dei suoi prodotti naturali, dagli ortaggi alla carne, dalla frutta ai formaggi, tutti ottenuti con metodi di lavorazione tradizionale senza l’ausilio di alcuna sostanza inquinante.

Il merito va ascritto a un nutrito  comprensorio agricolo e zootecnico, oltre 50 aziende su 900 ettari di prati e pascoli che hanno scelto di lavorare assecondando i ritmi ed i cicli della natura.

Le regole basilari di questa agricoltura consistono nel rinunciare a diserbanti e ad altre sostanze nocive e nell’utilizzare componenti con tossicità zero, come carbonato di calcio, propoli ed altri.
In questo modo si è difeso un patrimonio genetico locale molto resistente che ha consentito lo sviluppo di una frutticoltura a basso impatto ambientale e ad alto valore nutrizionale.

Molte aziende biologiche sono diventate attivi agriturismo, ristrutturando rustici casolari di pietra o antichi mulini dove i palati si possono deliziare con i piatti tipici del territorio della Val di Vara:  ravioli, conditi con ragù o funghi,  carni, di manzo, agnello e coniglio, torte di verdura e di riso, salumi e formaggi ma anche pesto alla genovese

E, per concludere, non mancano i tradizionali dolci, come il buccellato, il pandolce, e il castagnaccio, preparato con la farina di castagne, i pinoli e l’uvetta.

Per maggiori informazioni: www.valledelbiologico.it

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Published by
Claudio Riccardi