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Vela, tutto sul più nobile degli sport acquatici

Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta degli sport acquatici e andiamo a conoscere da vicino lo sport della vela. Disciplina completa e adatta a grandi e piccini, continua ad attirare numerosi appassionati. Andiamo a scoprire tutto su questo sport nobile, le sue caratteristiche, le regole ed i benefici.

Vela, tutto sul più nobile degli sport acquatici

Lo sport della vela

Tra gli sport d’acqua, oltre al kayak, il canottaggio e il rafting, troviamo appunto la vela, disciplina che si basa sulla navigazione a bordo di una imbarcazione.

L’elemento caratteristico di questo sport è dato dalla propulsione generata da una o più vele, guidate da un equipaggio in modo esclusivamente manuale.

Un po’ di storia

Anche in questo caso stiamo trattando uno sport che affonda le sue radici nel passato. Le prime testimonianze risalgono addirittura al II secolo d.C.

Se però dobbiamo considerare l’avvento della barca a vela come mezzo di spostamento, possiamo datare il periodo all’epoca egiziana. A seguire tutte le altre popolazioni del Mediterraneo se ne servirono a scopi commerciali.

Tornando al concetto di vela come sport moderno, dobbiamo rintracciare la nascita al periodo della pirateria. Furono gli olandesi che riuscirono a realizzare dei velieri particolarmente veloci sulle acque (gli jachtschip), con i quali andavano a caccia di pirati.

Essendo agili da guidare, si pensò bene di iniziare ad utilizzarli in ambito sportivo. Si deve però al Re Carlo la sua diffusione in Inghilterra che portò, di lì a poco, all’avvento della prima regata “informale”.

Solo nel 1715 venne organizzata la prima competizione moderna, la Cumberland Regatta, esistente ancora oggi. Dopo pochi anni nacque anche il primo club interamente dedicato alla vela, in Irlanda.

Nel secolo successivo, nel 1851, venne organizzata anche la prima Coppa America, la competizione internazionale chiamata all’epoca Coppa delle Cento Ghinee.

Come funziona la vela

La navigazione a vela si basa su determinati principi della fisica, utilizzando come unico mezzo di propulsione il vento.

Il rapporto tra direzione del vento e rotta da seguire è chiamato andatura. Quando queste due direzioni coincidono, si parla di andatura di poppa o a fil di ruota.

In queste circostanze le vele sono completamente spiegate a palloncino, di modo da sfruttare al massimo la forza del vento. Si procede dunque a velocità sostenuta, ma sempre inferiore a quella del vento.

Non è possibile muoversi controvento, in quanto la barca si fermerebbe. Ci sono poi altre andature dove cambia l’angolatura della vela rispetto al vento, ma di certo non è questa la sede adatta per approfondirle in maniera così dettagliata.

Esiste poi tutto un ‘gergo’ specifico per indicare attrezzature e caratteristiche esecutive di questo sport estremamente tecnico che non affronteremo qui. L’idea è di dare un panoramica generale.

Vela, tutto sul più nobile degli sport acquatici

Tipologie di barca a vela

Le barche a vela non sono tutte uguali. Esistono difatti diverse tipologie che possiamo racchiudere in due grandi gruppi: le derive e i cabinati.

Le derive sono barche piccole, del tipo monoposto o con due o tre posti. Non superano in genere i 6 metri di lunghezza e possono essere da regata o da diporto (passeggiata nautica).

Non possiedono una zona abitabile, al contrario invece dei cabinati in cui appunto vi sono le cabine, con tanto di bagno, zona cucina o salottino. Parliamo dunque di imbarcazioni più confortevoli.

Tipi di vele

Anche le vele sono differenti l’una dall’altra e si distinguono in base alle dimensioni e alle funzioni. Vediamole a grandi linee:

  • Randa: questa è la vela principale che si estende sull’albero maestro, quindi quello portante. Viene issata per navigare controvento insieme alle vele di prua.
  • Fiocco: è una tipologia di vele di prua. Generalmente è più piccola rispetto alla randa. Se invece assume dimensioni maggiori si chiamerà genoa.
  • Tormentina: ha una consistenza molto robusta che ne facilita l’uso in condizioni di burrasca. Va quindi a sostituire la vela di fiocco o di genoa in caso di maltempo, per stabilizzare la barca.
  • Spinnaker: di forma triangolare e simmetrica, aiuta durante l’andatura portante, andando a sostituire le vele di fiocco e di genoa. La sua particolarità è di essere realizzata con un tessuto molto leggero.
  • Gennaker: questo termine nasce dall’unione di genoa e spinnaker. Si usa sempre nelle andature portanti ma è molto più maneggevole.

Le regole della vela

Chi ama la vela sa bene che questo sport si basa sul senso della sana competizione che ha modo di venir fuori nell’ambito delle regate.

Le regate prevedono che il vincitore sia colui che riesce a completare l’intero percorso nel minor tempo possibile.

Vincere richiede una tattica adeguata: bisogna conoscere la forza del vento e il corretto utilizzo delle vele, di modo da poter sfruttare a pieno la forza propulsiva della natura. Ovviamente non meno trascurabili sono le caratteristiche tecniche del tipo di imbarcazione.

Sono vietate tutte le manovre o eventuali strumenti che potrebbero aumentare la velocità della barca.

Si parte quando si avverte il suono della sirena o quando vengono dati segnali di tipo visivo (ad esempio si sventola una bandierina).

A questo punto si taglia la linea di partenza e la competizione può prendere avvio. Il percorso da seguire viene generalmente definito da specifiche boe, oggetti galleggianti che servono proprio per delimitare le zone in mare.

Tipologie di regate

Un’altra distinzione importante nel mondo delle competizioni riguarda quella tra regate costiere e regate d’altura.

Le regate costiere prevedono la navigazione entro percorsi stabiliti in un campo di regata. Vengono svolte in mare, nei fiumi o nei laghi.

Un percorso noto è quello proposto durante le Olimpiadi, il quadrilatero olimpico. In realtà esistono molti percorsi differenti, come quello a S o quello a bastone.

Se la competizione avviene tra due sole barche la regata prende il nome di match race come nel caso della famosa Coppa America. Al contrario nelle regate a squadre la competizione viene giocata tra squadre formate ognuna da 3 barche.

Le regate d’altura prevedono invece un campo di regata moto vasto, definito in base alle caratteristiche della zona, ad esempio la presenza di scogli o isolotti.

Esistono regate che durano mesi, se non anni, perchè addirittura comportano la circumnavigazione dei continenti. In questi casi la regata può essere in solitaria, in coppia o in team, in base al numero di membri dell’equipaggio. Inoltre alcune prevedono anche degli scali.

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A chi è rivolta la vela?

Lo sport della vela può essere praticato da tutti, anche dai bambini già a partire dai 6/7 anni d’età. Inoltre negli ultimi anni sono sempre più i progetti di inclusione sociale che sfruttano i benefici di questa pratica sportiva a favore di disabili e soggetti svantaggiati.

L’importante è iscriversi presso una scuola di vela accreditata, di modo da prendere parte a uno dei tanti corsi estivi che forniscono un’adeguata formazione e conoscenza.

Quello che bisogna sapere è che non ci si può avventurare in acqua senza una preparazione adeguata. Esiste un codice del mare da rispettare e che garantisce la sicurezza di tutti.

Il responsabile a bordo è lo skipper, il quale impartisce gli ordini a tutto l’equipaggio. Conoscere dunque i comandi e sapere come muoversi è un punto essenziale di questa disciplina.

Cosa bisogna sapere prima d’iniziare

Il requisito principale per la vela è saper nuotare. Cadere dell’imbarcazione è all’ordine del giorno e il giubbotto di salvataggio potrebbe non bastare.

Per praticare questa disciplina a livello amatoriale non è necessario avere abilità particolari. Tuttavia, va sempre ricordato che si è immersi in un ambiente che non è naturale per l’uomo, soggetto a mutevoli condizioni atmosferiche, talvolta anche impegnative. Per questo è importante avere spirito di iniziativa e una rapida capacità di decidere, pur mantenendo la calma, meglio ancora se non si è facilmente influenzati dalla situazione di pericolo e dall’ansia degli altri.

Se invece si vuole affrontare questo sport anche a livello di competizione, bisogna essere in ottima condizione fisica, perché gli sforzi sono lunghi e intensi, le manovre multiple e devono essere effettuate rapidamente, con precisione e sicurezza.

In alto mare, durante le competizioni o anche per delle semplici traversate, sono richieste qualità come volontà, coraggio, autocontrollo, coordinamento e analisi (dei dati meteorologici, delle carte, del radar).

Vela, tutto sul più nobile degli sport acquatici

Consigli pratici per corsi, abbigliamento e attrezzature

Navigare a vela significa conoscere bene diversi argomenti, che si apprendono solo con corsi specifici e piuttosto lunghi e il livello effettivo è certificato da una serie di esami. Le competenze abbracciano vari campi tra cui è necessario destreggiarsi bene:

  • le caratteristiche tecniche dell’imbarcazione in cui si navigherà
  • la navigazione, per saper condurre la barca a vela
  • la meteorologia, per studiare e interpretare le condizioni prima della partenza
  • la cartografia nautica, per studiare percorsi ed itinerari
  • le norme di sicurezza che regolano la vita del mare
  • il codice di navigazione e le regole per entrare e uscire dai porti

Considerata l’estrema variabilità del tempo, che può portare una calda giornata estiva a diventare fredda, il mare calmo a ingrossarsi, la bonaccia a farsi tempesta, in estate bisogna sempre indossare una maglietta e scarpe chiuse antiscivolo. È bene prevedere anche una cerata. In inverno la cerata protettiva e un abbigliamento comodo ma leggero e a strati.

Bisogna pensare anche a proteggersi dal sole con occhiali con la fascetta per non essere persi e cappellino con visiera: il riverbero sull’acqua può portare a scottature ma anche a colpi di sole.

Se volete acquisire le tecniche necessarie e fare pratica sia da adulti che da bambini, rivolgetevi alla rete di scuole e centri nautici aderenti alla Federazione Italiana Vela. Nel suo statuto infatti c’è la promozione, l’insegnamento e la diffusione della cultura nautica e velica. Troverete istruttori e corsi per ogni livello e necessità.

Benefici della vela

Come in ogni sport, i benefici sono sia fisici che psicologici. A livello fisico gli sforzi ripetuti e rapidi e le manovre sviluppano la coordinazione e la resistenza.

A livello psicologico si esaltano lo spirito d’avventura, l’iniziativa e le decisioni veloci, il senso di responsabilità nei confronti della barca e dei possibili partner, il coraggio, l’apprendimento della vita in comunità, il senso di sfida ed il confronto con un ambiente a volte difficile e ostile.

Controindicazioni

A parte le consuete controindicazioni all’attività fisica e sportiva, non ne esistono di specifiche per la vela. Tuttavia, non è raccomandata per le persone che soffrono di mal di mare o di vertigini.

Altre informazioni

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Per la salute dello sportivo:

Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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