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Verde urbano: dopo 50 anni finalmente Mosca progetta un nuovo parco

La città di Mosca ha indetto recentemente un concorso internazionale per affidare la realizzazione di un imponente parco vicino alla famosa Piazza Rossa. Si è trattato di un evento di grande risonanza nel mondo dell’architettura volto a rinnovare l’immagine di Mosca e della Russia nel mondo.

Verde urbano: dopo 50 anni finalmente Mosca progetta un nuovo parco

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Pensate che l’ultimo parco urbano era stato progettato nel lontano 1957, in occasione del Festival della Gioventù e degli Studenti.

Uno studio di architetti newyorkesi, Diller Scofidio + Renfro, è riuscito ad aggiudicarsi il primo posto del concorso, catturando l’attenzione della giuria con il concept dell’urbanistica selvaggia: uomini e natura che condividono gli stessi spazi.

L’idea non è di certo nuova, ma sembra essere quasi un’utopia nelle odierne città dove il verde è confinato sempre ai margini, in spazi ben delimitati e circoscritti. Non è quanto accadrà nel parco moscovita, dove le piante verranno lasciate libere di crescere su uno spazio di 13 ettari.

Il parco Zaryadye verrà suddiviso in terrazze dove ritroveremo i quattro paesaggi tipici della Russia: la tundra, la steppa, la foresta e la palude. Attraverso un sistema innovativo, basato su regolazione della temperatura e del vento e illuminazione artificiale, verranno ricreati i diversi microclimi.

Il parco Zaryadye prende il nome dal quartiere raso a suolo sotto il regime di Stalin, un modo per rendere omaggio alla sofferta storia di questo popolo. La zona è un crocevia di luoghi diversi, da un lato la burocrazia e il turismo del Cremlino, dall’altro la zona commerciale e d’affari di Kitay-Gorod.

I lavori dovrebbero iniziare entro la fine del 2014. Il parco è stato pensato come una sorta di museo a cielo aperto, un luogo accogliente in cui ammirare le magnificenze dell’architettura russa passeggiando immersi nel verde.

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Finalmente i cittadini moscoviti potranno riappropriarsi di un pezzo della loro storia riscoprendo anche un contatto primitivo con la natura.

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Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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