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Viaggiare eco: in Malesia alla scoperta dei giardini del té

Ci sono viaggi che lasciano dietro di sé il sapore e gli odori del luogo, ci sono viaggi che toccano mete incontaminate e portano alla scoperta degli aspetti più caratteristici del luogo ospitante. Partire per la Malesia e visitare i giardini del té è sicuramente un viaggio di questi, all’insegna dell’eco-sostenibilità per apprezzare un’attività che ha mantenuto nel tempo le sue tradizioni, senza lasciarsi condizionare dal progresso e dalla industrializzazione, garantendo la produzione di un bevanda unica e naturale.

Viaggiare eco: in Malesia alla scoperta dei giardini del té

Per tutti coloro che intendono apprezzare l’amore che gli abitanti del luogo hanno per la propria terra e la concezione di rispetto per la natura e per i suoi tempi, è quasi d’obbligo perdersi fra le coltivazioni di té e prendere parte ai tour appositamente organizzati dagli enti del turismo locale per poter seguire tutti i processi che portano al prodotto finale. In Malesia ci sono 5 importanti varietà di té, White Tea, Green Tea, Oolong, Black Tea, Pu-ehr e Yellow Tea, ottenute dai diversi gradi di essiccazione delle foglie di questa preziosa pianta.

Due sono i luoghi di culto che vi consigliamo assolutamente di esplorare: Sabah Tea Garden nell’isola del Borneo e Cameron Highlands nella parte peninsulare della Malesia. In entrambi troviamo distese di giardini del té (così si chiamano le coltivazioni di té) ma, mentre il Sabah è maggiormente indicato per coloro che vogliono lasciarsi coinvolgere dalle attività del luogo, Cameron offre la possibilità di trascorrere una vacanza in assoluto relax.

La regione del Sabah vanta 5.000 acri di foreste pluviali dalle quali si erge la vetta più alta del sud-est asiatico, il monte Kinabalu con i suoi 4.095 metri. Oltre 1.500 acri sono invece destinati alla piantagione del té, dove è vietato l’uso dei pesticidi grazie alla politica governativa che ha preferito lasciare intatte le foreste di modo che gli insetti possano trovare in esse riparo e cibo.

Nel tea garden i turisti hanno la possibilità di imparare a cucinare la tapioca, avventurarsi a piedi o in bicicletta nella piantagione e le foreste, per fare delle escursioni, e imparare ad accendere il fuoco in modo naturale. In ogni momento ci si può ristorare presso la Sabah Tea Longhouse, dove sono disponibili numerose essenze di té. Cameron Highlands è invece la zona collinare più importante della Malesia dove la coltivazione di fiori e di té è una delle attività principali.

Una fase della raccolta delle foglie del té

I turisti potranno visitare le tre piantagioni più importanti: Boh Tea Plantation, Sungai Palas Tea Plantation e Cameron Valley Tea Plantation. Qui si potranno osservare le procedure di lavorazione e sorseggiare delle calde tazze di tè di fronte allo spettacolo della natura incontaminata. Inoltre è possibile acquistare direttamente il prodotto nei tea shop, altrimenti è venduto on line.

La Malesia, con i suoi giardini del té, è un luogo meraviglioso ma ci sono tantissime altre mete esotiche e non dove praticare un turismo eco-consapevole e rispettoso della popolazione locale e della loro storia.

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Alessia

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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