La vigogna è una lana preziosa e rara che si ottiene da un piccolo camelide protetto che vive allo stato selvatico sulle Ande.
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La lana di vigogna era già conosciuta al tempo degli Inca che la utilizzavano per creare capi di abbigliamento per i sovrani e ancora oggi è considerato il filato più pregiato e costoso del mondo.
Scoprite, allora, tutto sulla vigogna e sull’animale dal muso dolce da cui la si ottiene.
La vigogna conosciuta anche come Vicuña è una preziosa tipologia di lana che si ottiene lavorando il vello del mammifero sudamericano da cui prende il nome.
Le fibre di questo tessuto sono finissime e allo stesso tempo estremamente setose, morbide, resistenti e calde.
Il manto della vigogna è costituito da due strati di pelo:
Il pregio di questo pelo oltre che dalla sua piacevolezza al tatto dipende principalmente da due fattori:
La lana di vigogna è estremamente fine, morbida e calda e per via della sua sensibilità ai trattamenti chimici viene, in genere, lasciata del suo colore naturale che varia dal bianco al marrone dorato.
La tosatura e la lavorazione di questa lana avvengono ancora seguendo metodi tradizionali antichissimi in quanto questi animali vivono allo stato selvatico.
La vigogna per la sue caratteristiche e per la sua produzione estremamente limitata può raggiungere un prezzo decisamente elevato. Questo tipo di lana è, addirittura, più caro del rinomato ma maggiormente diffuso cachemire.
La quotazione di 1 kg di lana grezza di vigogna può raggiungere i 400 dollari americani.
La vigogna (Vicugna vicugna) è un mammifero appartenente alla famiglia dei camelidi come il cammello, il lama, l’alpaca e il dromedario.
Questo animale ha un muso docile e un corpo muscoloso e snello ricoperto da due strati di pelo di colore rossiccio lungo il dorso, la testa e la coda e di colore bianco lungo il petto e le zampe posteriori.
La vigogna può raggiungere un’altezza al garrese di circa un metro e un peso medio di 40-60 kg ed è considerata una specia protetta.
Questo mammifero vive in piccoli di gruppi costituiti da un maschio adulto, femmine adulte e giovani a un’altitudine di 4.000 metri ma, nonostante l’aria rarefatta, riesce a correre a una velocità di quasi 50 km orari.
La maggior parte delle vigogne si concentra in Perù, Argentina, Bolivia, Cile ed Ecuador.
Le vigogne non vivono in allevamenti ma libere all’interno di vaste aree protette dove vengono allevate in modo tradizionale da piccole comunità locali.
Un compito importante di queste comunità è tosare regolarmente gli animali affinché non cadano nella mani di bracconieri dediti al commercio illegale della loro lana.
Da sempre la vigogna è un animale venerato dagli Inca per la sua preziosa e morbida lana che veniva esclusivamente utilizzata per la creazione degli abiti dei sovrani. Per tale motivo il filato di vigogna è anche conosciuto come il “tessuto degli dei”.
All’arrivo degli spagnoli nel sedicesimo secolo, si contava qualche milione di capi di vigogne ma purtroppo la caccia selvaggia e noncurante di vari editti reali mise questa specie in serio pericolo d’estinzione.
Negli anni Sessanta, infatti, il numero delle vigogne si attestava a poche migliaia e furono intraprese una serie di azioni internazionali per preservare questa specie.
Già nei primi anni Novanta, iniziarono a vedersi i primi risultati del ripopolamento delle vigogne ma ancora oggi questa razza è, comunque, considerata a rischio e vi sono leggi che la tutelano.
Le vigogne, quindi, vivono in vaste aree protette conferite in usufrutto a comunità locali andine che si occupano della loro protezione.
Secondo la mitologia Inca, c’è stato un tempo in cui gli esseri umani vivevano dedicandosi a comportamenti immorali senza impegnarsi per costruire una civiltà.
La divinità creatrice dell’universo, Viracocha, irritata da questo comportamento decise di agire. Mandò sulla terra un giovane immortale per insegnare agli uomini a coltivare i terreni, a filare la lana e a usare le meraviglie della terra
Questo giovane immortale svolse il suo compito con dedizione e durante un’ultima ispezione prima di tornare nei cieli si innamorò di una bellissima ragazza. Incurante della possibile punizione, l’immortale, decise di fermarsi sulla terra e con la sua amata ebbe due splendidi figli.
Viracocha accecato dall’ira ma anche intenerito dalla bellezza dei bambini decise di trasformali in Vicuñas. L’aspetto di questi animali avrebbe ricordato la grazia della madre e lo splendore delle origini immortali del padre.
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