La vitamina K2 è considerata la migliore alleata della bellezza femminile, perché aiuta a contrastare l’invecchiamento e a mantenere la pelle luminosa e sana. Ma quali sono gli altri benefici e in quali alimenti si trova? Scopriamo tutto quel che c’è da sapere in questa guida pratica.
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Fa parte del gruppo della vitamina K, ma il nome scientifico è menachinone. Nel suo complicato, quanto indispensabile lavoro, ha bisogno di interagire con altre vitamine, come la vitamina A e la vitamina D, che devono essere quindi assunte con la stessa regolarità.
È un vero elisir di bellezza, alleata naturale del benessere di ossa, denti e vasi sanguigni. I benefici connessi all’assunzione regolare di questa sostanza, in effetti, sono svariati.
Serve a indirizzare il calcio nei tessuti in cui è necessario e lo elimina dalle pareti arteriose, prevenendo l’insorgenza di malattie cardiovascolari, demenza e ictus.
Entra in azione in un singolare fenomeno che gli esperti chiamano paradosso del calcio. Il corpo umano reagisce negativamente sia agli eccessi di calcio che possono calcificare le pareti arteriose, sia agli stati di carenza che riducono la funzionalità delle ossa.
Sono molte le proprietà benefiche associate a questa vitamina. In particolare, a livello cardiovascolare e osseo:
Questa vitamina è prodotta principalmente dai batteri presenti nell’intestino. Nella sua forma meno attiva a livello biologico (MK-4) si concentra soprattutto nella carne e nei derivati animali, come i latticini, quali latte vaccino, yogurt, formaggi, uova biologiche ed in particolare è presente in alta concentrazione nel tuorlo.
Sono sempre i batteri intestinali quelli deputati alla sua trasformazione nella forma MK-7. A sua volta, la MK-7 si trova già trasformata nel cibo fermentato, come i formaggi fermentati, e nel natto, che è soia fermentata. Si tratta di un alimento molto diffuso in Giappone, ma non così facile da reperire nei negozi occidentali.
La quantità minima consigliata è pari a 25-50 mcg al giorno. Il solo apporto alimentare, però, difficilmente riesce a sopperire a questo fabbisogno. Basti pensare che per assumerla occorrerebbe consumare l’equivalente di 4 kg di carne o 5 l di latte. Può essere dunque assunta anche attraverso integratori reperibili in farmacia e nei negozi specializzati, ma sempre insieme ad una dieta equilibrata.
Abbiamo già sottolineato l’importanza di integrare nell’alimentazione la vitamina K2 e la vitamina D poichè agiscono sinergicamente nel processo di calcificazione ossea.
Dal momento che la dieta spesso non è sufficiente a mantenere i gusti livelli di queste vitamine, in alcuni casi può essere indispensabile ricorrere ad integratori alimentari.
In commercio se ne trovano tanti, ma solo il vostro medico saprà indirizzarvi verso quello più adatto, per concentrazione e tipologia, al vostro caso.
Nella maggior parte dei casi, gli integratori contengono una forma rapidamente biodisponibile di vitamina K2 e D3 (colecalciferolo), utile per mantenere il normale stato di salute delle ossa. Solitamente, infine, l’assunzione è limitata ad una capsula da deglutire in qualunque momento della giornata.
Questo nutriente essenziale fa parte del gruppo K. La sua principale funzione consiste nel riequilibrare i livelli di calcio assunti attraverso l’alimentazione, evitando che si concentrino nel sangue e nelle arterie e indirizzandoli verso i tessuti ossei.
La conseguenza è una riduzione del rischio di formazione delle placche calcifiche nelle arterie e un miglioramento della calcificazione ossea.
In questo modo, contrasta l’azione degli osteoclasti (le cellule che si occupano del riassorbimento osseo) mentre attiva la l’osteocalcina, una proteina prodotta dagli osteoblasti in sinergia con la vitamina D.
Il risultato è la creazione di una vera e propria retina calcificata che si fissa sulle ossa aumentandone la flessibilità e la resistenza. Per questo motivo è efficace nella riduzione del rischio di osteoporosi e di lesioni artrosiche.
Una doppia protezione, dunque, che agisce a livello cardiovascolare e osteoporotica.
Dopo i 50 anni, in particolare nelle donne, si verifica una significativa carenza di questa vitamina. Per questo motivo è necessario introdurre nella dieta una quantità adeguata di questa vitamina sotto controllo medico.
Non sono note, ad oggi, particolari tossicità o controindicazioni legate all’assunzione anche in alte dosi di vitamina K2.
È consigliabile, comunque, evitare di assumerla se si seguono terapie a base di farmaci anticoagulanti. In tutti i casi è sempre necessario il consulto medico prima di ogni integrazione evitando cure fai-da-te.
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