When Nature Calls: come fertilizzare le piante con la vostra pipì
Che il letame, composto da escrementi animali, sia un ottimo fertilizzante oramai è dato per assodato, ma che anche l’urina potesse essere usata per concimare i propri fiori forse non è così scontato.

Secondo uno studio del dr. Pradhan e colleghi della California State University – Hayward, l’urina da sola o mescolata alla cenere di legno aumenta la produzione degli ortaggi. L’urina è una buona fonte di azoto e quando è combinata con il legno (il migliore è il frassino) rende il terreno meno acido. Alcuni scienziati finlandesi hanno inoltre comparato la crescita di cavoli coltivati con urina, con quella di cavoli coltivati naturalmente e altri con additivi chimici. I risultati sono stati sorprendenti, perchè i cavoli ottenuti mediante l’utilizzo di pipì non solo erano fino a 4 volte superiori in quantità, ma si sono rivelati anche resistenti ai parassiti.
Anche se l’idea di mangiare prodotti cresciuti grazie alla pipì di qualcun altro potrebbe recare non poco fastidio, considerate la quantità di acqua che verrebbe risparmiata e la purezza biologica dell’ortaggio.
Sulla base di tutti questi esperimenti nel frattempo il designer Eddie Gandelman ha messo a punto un simpatico progetto dal suggestivo nome ” When Nature Calls“. Si tratta di un orinatoio pubblico suddiviso in quattro scompartimenti separati fra loro per garantire la privacy.
La pipì degli ospiti viene raccolta e filtrata per annaffiare le piante poste su una base superiore. Lo scopo principale sarebbe quello di rendere più piacevole un luogo che per antonomasia è sempre stato piuttosto degradato, consentendo inoltre il riutilizzo della pipì come fertilizzante completamente naturale.
Quando la natura chiama…la creatività risponde!
Assurdo e non vero….dimostrato che non funziona