Testimonianze di questa disciplina venivano tramandate oralmente e raffigurate su monetine, tavolette e sigilli risalenti al 5.000 a.C. La Bibbia dello yoga viene infatti scritta da Pantanjali solo nel 500 a.C., ed è da qui che la pratica attuale ha preso le rime.
Il libro descrive infatti tutti gli elementi che compongono il percorso yogico. La combinazione di questi consente di raggiungere una superiore consapevolezza di sé, quella che porta ad essere presenti nel qui e nell’ora.
Ci sono diversi stili. Ad ognuno di essi sono associate caratteristiche ed indicazioni distinte e precise.
Tutto quello che c’è da sapere sullo yoga:
L’Ashtanga yoga è una delle pratiche più conosciute e diffuse al mondo. È determinato da una sequenza di specifiche asana (posizioni) che s’intervallano ad una sequenza più fluida, detta Vinyasa. Le posizioni devono sempre essere eseguite nello stesso ordine, la cui difficoltà aumenta con il tempo.
È forse la pratica meno spirituale tra tutte, ma lo sforzo fisico è modesto. Tra un asana e l’altro si continua ad utilizzare la tecnica di rilassamento, che toglie rigidità alla colonna vertebrale e mantiene le articolazioni elastiche.
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Una pratica molto spirituale che comprende sequenze di asana (chiamate kria), combinate a tecniche di respirazione dinamica, canti e meditazione. Obiettivo di questo stile è risvegliare l’energia che si trova alla base della spina dorsale (muladhara chakra), chiamata appunto kundalini.
Ecco 4 posizioni per chi non ha mai provato questa disciplina.
Ovvero l’inizio di ogni sequenza. Poniti in piedi sul tappetino con torace aperto, addome contratto e palmi delle mani rivolte verso ciò che si ha di fronte. Le braccia e le piante dei piedi spingono verso il basso.
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Ci si pone a gambe divaricate sul tappetino, portando il piede sinistro verso l’esterno e aprendo le braccia. Espirando, si porta lentamente il palmo della mano sinistra verso la caviglia sinistra. Solleva l’altro braccio verso l’alto, formando un triangolo. Spalla in asse col bacino. Ripeti la postura dal lato opposto.
Si parte sul matwork dalla posizione precedente. Piega il ginocchio sinistro, la gamba destra rimane distesa con il piede aderente al tappetino. Le braccia si aprono. Contrai l’addome per assumere una posizione fiera ed eretta. Ripeti l’asana dal lato opposto.
Sedersi sul tappetino portando i glutei sui talloni. Stendere le braccia in avanti. Quando si è comodi, portare le braccia lungo i fianchi e il palmo delle mani verso l’alto.
Dove praticare le posizioni? Ecco un comodo tappetino….
Per iniziare la giornata al meglio, si possono effettuare alcuni esercizi, chiamati yoga del mattino o saluto al sole.
Per un rilassamento profondo, puoi darti allo yoga Nidra. Più che uno stile è una pratica adatta a chi ha cominciato da poco e vuole farlo a casa.
Attraverso l’uso delle tecniche, si arriva al compimento dell’unione tra corpo e mente. Esso agisce infatti sul fisico, migliorando respirazione e postura. Facilitando inoltre allungamento e flessibilità muscolare, comporta una miglior ossigenazione del corpo, e dunque l’eliminazione delle tossine.
A livello psicologico, rafforza coordinazione ed agilità, ma anche equilibrio, lucidità e concentrazione, elementi che aiutano a ridurre lo stress, ad eliminare la confusione emotiva, e a potenziare la sicurezza in se stessi.
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