Oli essenziali e vegetali

Aromatogramma: gli olii essenziali contro infezioni di batteri e funghi

E cosa dice la scienza sul potere battericida di 175 essenze aromatiche

Scopri come l’aromatogramma aiuta a identificare i migliori oli essenziali antimicrobici, supportato da studi scientifici aggiornati.

Aromatogramma: gli olii essenziali contro infezioni di batteri e funghi

Cos’è l’aromatogramma (o test di sensibilità agli oli essenziali)

Verso la metà degli anni ’50, alcuni ricercatori (Valnet, Lapraiz, Belaiche i più celebri) studiarono il potere battericida di 175 essenze aromatiche e approntarono un nuovo e originale metodo di laboratorio, l’aromatogramma.

Questo test di laboratorio simula l’antibiogramma: si posizionano dischetti imbevuti di oli essenziali su una piastra con batteri o funghi. Dopo 24–72 ore si misura l’alone di inibizione della crescita microbica per valutare l’efficacia dell’olio. Un indice aromatico (rapporto rispetto a un olio ideale) permette di confrontare poteri antibatterici tra diverse essenze.

Il metodo misura in vitro il potere antibatterico degli olii essenziali verso un ceppo batterico specifico, isolato da un soggetto malato.

Gli olii essenziali sono, infatti, dei veri e propri killer nei confronti dei germi, poiché possono bloccare alcune funzioni metaboliche fondamentali, quali la crescita e la riproduzione, fino a giungere alla lisi di questi agenti nocivi, che provocano le nostre malattie.

Per capire meglio, ecco le proprietà degli oli essenziali

Se avete ancora le idee confuse in merito a queste tecniche scientifiche, occorre prima di tutto capire cosa sono gli olii essenziali. Si tratta di estratti di parti specifiche di piante officinali, ottenuti mediante distillazione per corrente di vapore o pressature a freddo, che possono essere utilizzati a scopo terapeutico.

In questo caso, prenderemo in esame il  loro potere battericida. In base a tale capacità, gli olii essenziali sono classificati in:

  • maggiori, azione antibatterica notevole, costante e indipendente dal terreno
  • medi, dal potere antisettico imprevedibile e improvviso
  • di terreno, con effetti incostanti, saltuari e soprattutto variabili a seconda dell’individuo

Gli olii essenziali più efficaci in chiave battericida, utilizzati per la tecnica dell’aromatogramma, sono l’anice, il basilico, geranio, lavanda, rosmarino, salvia, cannella, eucalipto, zenzero, maggiorana, garofano e molti altri ancora.

Quali oli essenziali mostrano efficacia scientificamente provata

Studi recenti confermano che certi oli essenziali, grazie a composti fenolici come timolo, carvacrolo e eugenolo, esibiscono forte attività antibatterica e antifungina anche contro strain resistenti (MRSA, Staphylococcus aureus).

Diverse ricerche mostrano come il MIC (in concentrazioni minime efficaci) tra 1,25% e 5% v/v riesca ad eliminare i ceppi clinici.

Come funziona l’aromatogramma

Come funziona questa tecnica? In maniera simile all’antibiogramma, si utilizzano dischetti sterili di carta da filtro, impregnati delle essenze da testare e posti poi sopra un gel di agar agar, già inseminato con le colture da esaminare (feci, urine, tampone vaginale, sperma).

Quest’ultime devono essere omogenee, nel senso che dovrebbero partire possibilmente da un solo tipo di batterio.

Le piastre vengono poi incubate per 24-26 ore a 37° e la lettura dei risultati, tramite la misura dell’alone di inibizione che si è formato intorno al dischetto, darà tre differenti tipi di sensibilità: forte, media e debole.

Alla luce di tutto questo processo, il medico sarà in grado di poter prescrivere sia gli olii essenziali di attacco per la malattia in questione, che quelli capaci di modificare il ‘terreno’ del malato.

Come fare un aromatogramma

Alcuni accorgimenti da seguire:

  • le essenze utilizzate per gli aromatogrammi devono far parte di una partita debitamente schedata
  • gli olii essenziali da somministrare al paziente devono provenire dalla stessa partita di quelli impiegati per l’aromatogramma

Medico, biologo e farmacista od erborista sono chiamati quindi a svolgere un proficuo lavoro di squadra, dove il primo richiede l’aromatogramma e prescrive la terapia, il secondo esegue l’analisi, mentre i terzi forniscono i prodotti al soggetto malato.

A cosa serve l’aromatogramma

Questa utile tecnica in vitro, impiegata per le più comuni e frequenti infezioni di batteri e funghi quali cistiti, infezioni vaginali recidivanti, faringiti, sinusiti e prostatiti, presenta notevoli vantaggi.

Prima di tutto è una terapia atossica, perché non prevede il ricorso agli antibiotici e impiega solo sostanze naturali, che fanno particolarmente al caso di quei soggetti sensibili e/o allergici agli antibiotici stessi.

In seconda battuta, è particolarmente utile per le malattie batteriche e fungine recidivanti, poiché spesso, in seguito alla cura antibiotica, il batterio cambia il proprio patrimonio genetico e crea colonie sempre più forti e organizzate.

Le straordinarie qualità di queste preziose essenze naturali corrono in aiuto alla nostra salute. Cosa aspettate a provarle?

Metodi e significato dei risultati

Accanto agli aromatogrammi (qualitativi), si utilizzano test quantitativi come MIC e MBC tramite micro-diluizione in brodo, standardizzate a livello internazionale (EUCAST) per comparabilità

Gli oli sono complessi fitoestratti e la loro composizione varia per specie, zona e metodo di estrazione e ciò rende i dati meno generalizzabili rispetto agli antibiotici classici.

Oli con proprietà antimicrobiche documentate

Ecco i migliori oli essenziali da usare come anti-microbici:

  • Timo & Origano: elevato indice aromatico, efficaci contro batteri Gram-positivi e MRSA
  • Manuka, tea tree, citronella: ampie zone di inibizione in aromatogrammi
  • Miscela di oli essenziali: sinergia potenziata su otiti canine, con MIC fino a <0,02% v/v su gram-positivi

Efficacia in uso pratico e limiti

Applicazioni topiche (cute, mucose, vapori) mostrano risultati promettenti, anche contro funghi come Candida albicans e dermatofiti.

Tuttavia, evidenze cliniche sull’uomo sono ancora limitate e metodologicamente carenti: servono standard nella concentrazione, durata, formulazione e studi controllati

Sicurezza e tossicità: un aspetto critico

Anche oli naturali possono causare irritazioni, allergie o tossicità, soprattutto se ossidati o usati ad alte dosi (LD₅₀ orale: 1,4-5 gr/kg). Applicati sulla pelle possono essere irritanti o sensibilizzanti

Serve prudenza e preferire prodotti certificati, con etichette chiare e dosaggi guidati da esperti

Riepilogo in tabella

Elemento Valore Note
Aromatogramma Qualitativo Misura aloni d’inibizione sugli agar
Test quantitativi MIC / MBC Microdiluizione in brodo, comparabile fra test
Oli efficaci Timo, origano, manuka, tea tree Attivi anche su MRSA e funghi
Uso pratico Topico / vapori Buoni risultati preclinici; studi clinici scarsi
Sicurezza Variabile Potenziale irritazione; serve prudenza

Fonti scientifiche

Per scrivere questo articolo abbiamo usato alcuni studi scientifici:

Antibacterial activity and minimum inhibitory concentration of Cedar atlantica and Pistacia atlantica essential oils against both gram negative and gram positive bacterial strains, Studies in engineering and exact sciences, 2024

Chemical Composition and Antibacterial Activity of the Essential Oil of Citrus aurantium L. Growing in Eastern Algeria, International Journal of Innovative Approaches in Agricultural Research, 2019

Essential oils in infectious gynaecological disease: a statistical study of 658 cases, International Journal of Aromatherapy, 2004

Antimicrobial Activity of Essential Oils Against Staphylococcus aureus in Fresh Sheep Cheese, Italian Journal of Food Safety, 2014

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Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2025 da Rossella Vignoli

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Un commento

  1. Molto interessante,ma..dove si puo’fare l’aromatogramma? In particolare ,io soffro di recidive di cistite da Proteus Mirabilis,ed elicobacter.Avete qualche consiglio per me?

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