Salute naturale

Lavarsi le mani prima e dopo la pipì: igiene corretta e consigli

Un gesto semplice che protegge la salute, riduce i germi e, se fatto in modo consapevole, aiuta anche l’ambiente.

Parliamo ora di Igiene in bagno: perché lavarsi le mani anche prima di fare pipì (e non solo dopo)?

Lavarsi le mani prima e dopo la pipì: igiene corretta e consigli

In breve: lavarsi le mani sia prima che dopo aver urinato riduce la trasmissione di germi su una zona sensibile e tutela anche chi condivide gli spazi. Farlo in modo “green” è semplice: tempi corretti, acqua non bollente, sapone delicato ed ecologico, rubinetto chiuso mentre insaponi.

Perché lavarsi le mani prima di fare pipì

  • Protezione personale: mani che hanno toccato telefono, soldi, maniglie o mezzi pubblici possono trasferire germi ai genitali.
  • Riduzione di irritazioni: su cute e mucose, sporco e microbi possono favorire arrossamenti o micro-infezioni, specie se ci sono piccole lesioni o rasature recenti.
  • Igiene sessuale: mantenere pulita la zona genitale è buona pratica anche in vista dei rapporti.

Perché lavarsi le mani dopo resta imprescindibile

  • Igiene pubblica: prevenzione della diffusione di batteri nelle superfici condivise (porte, sciacquone, dispenser).
  • Sicurezza domestica: eviti di portare eventuali tracce di urina o germi su viso, occhi, cibo e oggetti.

La routine ideale, in 4 mosse

  1. Prima di urinare: lavaggio rapido (15–20″) se hai toccato superfici potenzialmente sporche.
  2. Dopo aver urinato: lavaggio completo (almeno 20″) con sapone.
  3. Asciugatura: asciuga bene (aria o salviette). L’umidità favorisce i germi.
  4. Igiene smart: usa l’avambraccio o un fazzoletto per toccare maniglie in bagni affollati.

Lavaggio mani: guida “eco” e efficace

  • Tempo: 20 secondi di insaponamento (canta due volte “tanti auguri”).
  • Tecnica: palmo, dorso, tra le dita, pollici, unghie, polsi.
  • Acqua: tiepida o a temperatura ambiente va benissimo; chiudi il rubinetto mentre insaponi.
  • Sapone: qualunque sapone va bene; scegli formule biodegradabili e ricariche per ridurre plastica.
  • Gel idroalcolico: utile quando non c’è acqua; preferiscilo al “solo risciacquo”.

Tabella riassuntiva

Scopri come e perché, con consigli pratici ed eco-friendly.
Momento Cosa fare Perché Tip eco
Prima di fare pipì Lavaggio rapido (15–20″) con sapone Evitare di trasferire germi ai genitali Usa acqua non caldissima e chiudi il rubinetto mentre insaponi
Dopo aver fatto pipì Lavaggio completo (≥20″) + asciugatura Rimuovere batteri e tracce di urina, tutela collettiva Preferisci salviette di carta riciclata o aria; niente sprechi
Fuori casa / bagni pubblici Se non c’è acqua, gel idroalcolico 60–80% Barriera rapida contro i germi Flaconi ricaricabili, ricariche grandi per ridurre plastica
In famiglia Promemoria visivi per bambini e ospiti Consolidare abitudini corrette Cartelli riutilizzabili e saponi solidi plastic-free

Domande frequenti

Serve davvero anche “prima” se sono a casa?

Se le mani sono pulite no, ma se hai maneggiato telefono, pacchi o sei appena rientrato, il lavaggio prima protegge una zona delicata. In spazi pubblici, meglio sempre.

Acqua calda disinfetta?

No: è l’azione meccanica del sapone e il tempo di frizione a fare la differenza. L’acqua può essere tiepida o a temperatura ambiente.

Il gel sostituisce il lavaggio?

Solo quando non hai accesso a acqua e sapone. Con mani visibilmente sporche, il lavaggio resta la scelta migliore.

Messaggio chiave: la prassi più sicura e responsabile è lavarsi le mani sia prima che dopo aver urinato. Con piccoli accorgimenti “green” proteggi la salute e riduci sprechi d’acqua e plastica.

Ultimo aggiornamento il 10 Settembre 2025 da Rossella Vignoli

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Rossella Vignoli

Fondatrice e responsabile editoriale, è esperta di bioedilizia, design sostenibile e sistemi di efficienza energetica, essendo un architetto e da sempre interessata al tema della sostenibilità. Pratica con passione Hatha yoga, ed ha approfondito vari aspetti dello yoga. Inoltre, è appassionata di medicina dolce e terapie alternative. Dopo la nascita dei figli ha sentito l’esigenza di un sito come tuttogreen.it per dare delle risposte alla domanda “Che mondo stiamo lasciando ai nostri figli?”. Si occupa anche del sito in francese toutvert.fr, e di designandmore.it, un magazine di stile e design internazionale.

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