Perché nel Regno Unito stanno comparendo i cartelli stradali verdi – e cosa possono insegnare all’Italia

I “green signs” britannici: cosa sono e perché parlano anche di ambiente

Perché nel Regno Unito stanno comparendo i cartelli stradali verdi – e cosa possono insegnare all’Italia

Nel panorama della mobilità sostenibile, ogni piccolo cambiamento può moltiplicare gli effetti positivi sul traffico e sull’ambiente. È il caso dei nuovi segnali stradali con bordo verde, comparsi nel Regno Unito: i cosiddetti green signs. Non sono obbligatori, non prevedono multe specifiche, ma svolgono una funzione importante: invitano i conducenti a moderare la velocità in aree sensibili come scuole, ospedali e zone residenziali.

Secondo Adnkronos, questi cartelli mostrano la stessa forma circolare dei segnali tradizionali, ma un bordo verde e una velocità consigliata al centro, per esempio “20 mph”. Diversamente dai normali limiti, non hanno valore vincolante nel codice stradale britannico: se un automobilista supera la velocità indicata ma resta entro il limite ufficiale, non può essere sanzionato. Sono installati soprattutto da autorità locali, cantieri o enti privati, nelle zone dove si desidera richiamare maggiore prudenza.

Il colore verde non è casuale: richiama un messaggio di collaborazione e attenzione, più che di divieto. Un approccio che si integra con le politiche moderne di mobilità sostenibile, dove la sicurezza dei pedoni, l’abbattimento del rumore, la riduzione delle emissioni e la vivibilità urbana stanno diventando priorità crescenti.

Cosa sono i “green signs”

Ecco le loro caratteristiche principali:

  • Bordo verde al posto di quello rosso: la forma resta quella del segnale circolare, ma il significato cambia da obbligo a suggerimento.
  • Velocità consigliata: di solito 20 mph, soprattutto in aree sensibili.
  • Nessuna sanzione: non sono previsti dal codice, quindi non generano multe se ignorati entro i limiti legali.
  • Installati localmente: scuole, ospedali, quartieri residenziali, cantieri o aree private.

Perché sono importanti per ambiente e sostenibilità

Anche se all’apparenza si tratta solo di un segnale colorato, l’iniziativa affonda le radici in obiettivi ambientali e sociali chiari:

  • Riduzione delle emissioni: velocità più basse significano consumi minori e meno inquinamento urbano.
  • Minore rumore stradale: un beneficio ambientale spesso sottovalutato.
  • Città più vivibili: favoriscono mobilità dolce e micro-spostamenti.
  • Maggiore sicurezza: impatto diretto su pedoni e ciclisti.

Tabella riassuntiva

Elemento Descrizione Funzione ambientale / mobilità
Colore verde del bordo Segnale circolare con bordo verde anziché rosso Invito alla moderazione, approccio collaborativo
Velocità indicata Di solito 20 mph Meno incidenti, meno rumore, meno emissioni
Carattere non vincolante Non applicano sanzioni Aumentano la consapevolezza dei conducenti
Aree di utilizzo Scuole, ospedali, quartieri residenziali Proteggono pedoni e residenti

Potrebbero arrivare anche in Italia?

L’idea è perfettamente in linea con le sempre più diffuse “zone 30” e politiche urbane che stimolano una guida più prudente. La loro introduzione, tuttavia, richiederebbe chiarezza normativa per evitare confusione con la segnaletica ufficiale. Potrebbero essere efficaci come strumenti educativi e di sensibilizzazione nelle aree più trafficate o a rischio.

FAQ – Domande frequenti

I segnali verdi sono obbligatori?

No, nel Regno Unito non hanno valore legale nel codice stradale. Sono solo suggerimenti visuali.

Si può essere multati se si supera la velocità indicata?

No, a meno che non si superi il limite ufficiale della zona. Il valore sul segnale verde non è sanzionabile.

Perché sono considerati “green” anche per l’ambiente?

Favoriscono la moderazione dei consumi, la riduzione delle emissioni e rendono più sicure e vivibili le zone urbane.

Verranno introdotti anche in Italia?

Non esistono piani ufficiali, ma l’idea è compatibile con le politiche di mobilità sostenibile. Potrebbero essere sperimentati nelle aree scolastiche o nei quartieri residenziali.

Possono essere confusi con i segnali ufficiali?

Sì, ed è uno dei limiti principali. Serve una buona comunicazione pubblica per evitare fraintendimenti tra segnaletica obbligatoria e consigliata.

Conclusione

I “green signs” rappresentano una nuova forma di comunicazione visiva che unisce sicurezza stradale e sensibilità ambientale. Un piccolo cambiamento che può stimolare comportamenti più attenti, contribuire a città più sicure e ridurre l’impatto del traffico in aree sensibili. Un modello da seguire o almeno osservare con attenzione anche nel nostro Paese.

Ultimo aggiornamento il 25 Novembre 2025 da Rossella Vignoli

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