Bioedilizia

L’abitazione sostenibile: dal bagno alla zona giorno, nuovi processi per l’edilizia del futuro

Quando i principi dell’economia circolare guidano ogni scelta costruttiva e compositiva

La sostenibilità nell’edilizia non riguarda più solo i cantieri, ma entra direttamente nelle nostre case, dal bagno alla zona giorno. Materiali riciclati, modularità, Design for Disassembly e domotica trasformano l’abitare in un ecosistema circolare, capace di coniugare comfort, estetica ed efficienza. L’abitazione sostenibile diventa così il modello concreto dell’edilizia del futuro. Vediamo come questo si coniuga con la scelta del mobile bagno più giusto ed i sanitari più green.

L’abitazione sostenibile: dal bagno alla zona giorno, nuovi processi per l’edilizia del futuro

Sostenibilità: dal bagno alla zona giorno, nuovi processi per l’edilizia del futuro

La sostenibilità ambientale non è più un’opzione: è diventata una necessità inderogabile che sta trasformando in profondità non solo i cantieri ma anche il design d’interni.

I cambiamenti climatici non sono più qualcosa di “astratto” ma producono effetti che sono sotto gli occhi di tutti. La necessità di ridurre l’impatto ambientale, di conseguenza, diventa un fattore determinante anche quando si parla di dare vita ad un ambiente domestico.

Dalla progettazione iniziale fino ai dettagli più minuti, l’abitazione sostenibile si configura ormai come un organismo integrato, in cui i principi dell’economia circolare guidano ogni scelta costruttiva e compositiva.

Dal cantiere al design: il Design for Disassembly (DfD)

Uno dei concetti più definitivi di questa rivoluzione è il Design for Disassembly (DfD), ovvero la progettazione che consente lo smontaggio, il riuso o il riciclo totale dei componenti edilizi. Basato su elementi modulari, connessioni asciutte e pannelli prefabbricati, il DfD facilita la rigenerabilità delle strutture e si inserisce appieno nel paradigma della circular economy.

Pur essendoci ancora una carenza di studi empirici sugli impatti ambientali ed economici di questa metodologia, la ricerca indica che il DfD contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra legate ai materiali, ripensando l’intero ciclo di vita dell’edificio.

In un ambito più pratico, l’EPA ha sostenuto progetti-pilota per dimostrare la fattibilità del DfD in edilizia residenziale, anche evidenziando risparmi economici: in un esempio, la de-costruzione di una casa storica risultò il 5% più economica rispetto alla demolizione convenzionale.

Bagno sostenibile: efficienza e materiali responsabili

Il bagno è uno degli ambienti più critici per l’impatto ambientale domestico, soprattutto per i consumi d’acqua. Secondo l’EPA (WaterSense), sostituire rubinetti e aeratori vecchi con dispositivi efficienti può ridurre il flusso del 30% o più, mantenendo performance ottimali.

Il risparmio per la famiglia media si aggira su circa 1000 litri d’acqua all’anno, ovvero l’equivalente di 45 docce, con un conseguente risparmio energetico sufficiente a far funzionare un phon per 10 minuti al giorno per un anno.

Secondo dei recenti studi si stima, l’installazione diffusa di prodotti WaterSense potrebbe portare a un risparmio di circa 240 miliardi di litri d’acqua e 1,2 miliardi di dollari in costi energetici e idrici ogni anno solo negli Stati Uniti.

I mobili da bagno rappresentano un tassello fondamentale nella progettazione sostenibile. Oltre alla funzionalità, oggi si richiede che siano realizzati con materiali certificati, durevoli e riciclabili. Sempre più aziende adottano pannelli in MDF o truciolare provenienti da legno riciclato, vernici a base d’acqua prive di formaldeide e colle a basso contenuto di VOC (composti organici volatili).

Le superfici, un tempo quasi esclusivamente in laminato, oggi si aprono a soluzioni innovative: vetro riciclato, plastica rigenerata e compositi ecologici resistenti all’umidità, che coniugano sostenibilità ed estetica.

Inoltre, il design dei mobili punta alla modularità e alla disassemblabilità, permettendo di sostituire solo i componenti usurati o di riutilizzare i moduli in altri contesti. Questo approccio riduce gli scarti e prolunga il ciclo di vita del prodotto.

Un esempio concreto è offerto da questa selezione di prodotti disponibili sull’e-commerce Deghi, che propone mobili da bagno realizzati con attenzione ai materiali e con soluzioni coordinate. L’acquisto di arredi studiati per durare, oltre a ridurre l’impatto ambientale, consente di ottimizzare gli spazi e valorizzare l’ambiente bagno con soluzioni esteticamente curate.

Living: comfort efficiente ed ecologico

Nel soggiorno e nella zona giorno, si diffondono mobili modulari e smontabili, in materiali riciclabili come metallo e legno certificato, abbinati a tessuti naturali o rigenerati. Gli elettrodomestici, dotati di etichette energetiche elevate ed emissioni ridotte, contribuiscono a contenere i consumi.

L’isolamento termico, grazie a controsoffitti performanti, vetri doppi o tripli e tapparelle coibentate, riduce sensibilmente la dipendenza da impianti di climatizzazione.

A livello di progetto integrato, un intervento di retrofit profondo in edifici residenziali nel Regno Unito ha consentito di ottenere una riduzione del 59% nei consumi termici durante la stagione invernale: +25% derivante da isolamento di pareti e pavimenti, +10% da finestre isolate, +6% da minore ventilazione involontaria, +18% da sistemi di controllo degli impianti.

Ripensare materiali e cicli di vita: bio-based e riuso edilizio

L’uso di bio-materiali (legno, fibre vegetali, paglia…) ha dimostrato di ridurre l’energia incorporata (embodied energy) degli edifici fino al 20%.

Inoltre, il riuso edilizio o adaptive reuse prolunga la vita degli immobili, minimizza la produzione di rifiuti e conserva l’energia già investita nella costruzione: fino al 40% dei flussi globali di materiali deriva da edilizia, manutenzione o ristrutturazioni.

In un caso emblematico presso l’Università di Cornell (Il progetto Catherine Commons Deconstruction), si è raggiunto il 90% di riuso del materiale da costruzione, dimostrando l’impatto ambientale positivo di un approccio circolare concreto.

Visione integrata: la casa come ecosistema circolare

Più che un insieme di singole tecnologie e materiali, la sostenibilità richiede una visione d’insieme: domotica, automazione, pannelli solari, pompe di calore e sistemi di raccolta delle acque piovane interagiscono per rendere l’abitazione un organismo intelligente e a basso impatto ambientale.

In questo contesto, l’abitare sostenibile si riconfigura come un lusso contemporaneo, capace di combinare estetica, comfort, efficienza e responsabilità sociale. Tutto questo dimostra, ancora una volta, come sia possibile integrare al meglio le esigenze di spazio, abitabilità e design con la necessità di ridurre in maniera significativa il nostro impatto sull’ambiente.

 

Ultimo aggiornamento il 22 Agosto 2025 da Rossella Vignoli

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Rossella Vignoli

Fondatrice e responsabile editoriale, è esperta di bioedilizia, design sostenibile e sistemi di efficienza energetica, essendo un architetto e da sempre interessata al tema della sostenibilità. Pratica con passione Hatha yoga, ed ha approfondito vari aspetti dello yoga. Inoltre, è appassionata di medicina dolce e terapie alternative. Dopo la nascita dei figli ha sentito l’esigenza di un sito come tuttogreen.it per dare delle risposte alla domanda “Che mondo stiamo lasciando ai nostri figli?”. Si occupa anche del sito in francese toutvert.fr, e di designandmore.it, un magazine di stile e design internazionale.

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