Piante e fiori

Tutto sulla bignonia, una rampicante dai bellissimi fiori

Attecchisce con facilità su muri, pergole e palizzate e resiste bene al freddo

La bignonia è una pianta rampicante originaria dell’America centro-meridionale che si presta bene ad essere coltivata contro un muro, su una pergola su pareti verticali, e anche su un albero. I suoi fiori sono colore arancio o rosso, molto vistosi e di forma tubolare. Scopriamola meglio.

Tutto sulla bignonia, una rampicante dai bellissimi fiori

Bignonia: caratteristiche generali 

Pianta rampicante che appartiene alla famiglia delle bignoniaceae, è vigorosa e rigogliosa, resistente al freddo. Ha foglie pennate, costituite da foglioline lanceolate, con margine dentellato, di colore verde chiaro e caduche.

Produce bei fiori riuniti in grandi mazzi che contengono dai 6 fino ai 10 grandi fiori a partire dall’inizio dell’estate fino all’autunno. Si tratta di una pianta di facile coltivazione.

Come è formata la Bignonia 

Questa pianta ha un apparato radicale robusto, che si espande velocemente e occupa molto spazio, quindi è bene prevedere un grosso vaso, o cambiarlo di frequente con uno di dimensioni più grandi via via che si sviluppa.

I rami o viticci sono dotati di ventose grazie a cui aderiscono su qualsiasi superficie. I rami sono ricoperti da foglie o palmate a margini dentellati disposte simmetricamente rispetto al ramo, e sono di colore verde scuro che in estate tende a divenire giallo e in autunno rossastro.

I fiori sono riuniti in grappoli pendenti, simili a grosse campanule di colore rosso, arancio o rosa. I frutti sono piccoli baccelli verdi simili ai fagioli contenenti dai 5 a 7 semi piatti a forma sferica.

Quante specie di Bignonia esisitono

Si tratta di una delle piante rampicanti più semplici da coltivare, di cui esistono circa 450 specie. La più diffusa è la Campis radicans, ma sono interessanti anche altre.

  • B. capreolata . Si arrampica con le sue ventose molto rapidamente e riesce a raggiungere anche i dieci metri di altezza. Fa dei bei fiori arancio-rossi e le foglie sono di un bel verde lucido. Diffusa in Italia, nelle regioni del centro e del sud del paese dove il clima caldo le permette di crescere anche all’aperto: in paesi freddi si consiglia di tenerla in serre.
  • B. radicans. La maggior parte delle varietà di questa pianta sono rampicanti, la più conosciuta è la campsis radicans, che si caratterizza per una alta capacità di attaccarsi a qualsiasi superficie Produce fiori arancioni, gialli e rossi.
  • B. bampsis grandiflora. Originaria del Giappone e dell’Asia. A differenza delle precedenti questa deve essere aiutata con supporti e tutori, molto spesso si preferisce quindi coltivarla in vaso o in forma di arbusto da giardino. Inoltre questa specie soffre molto il freddo e va tenuta in zone riparate dal vento e mai al temperature minori dei 10°.
  • B. vetusta. Rampicante e sempreverde, con viticci e fusti legnosi, che cresce molto rapidamente arrivando anche a 15 m di altezza: fiorisce alla fine dell’inverno. I fiori hanno un colore che tende al dorato.
  • B. capensis. Una pianta rampicante sempreverde con foglie verde scuro ha una fioritura particolarmente ricca e duratura. Non ama il freddo ed è consigliata come pianta da siepe in clima marino e mediterraneo.
  • B. jasminoides. Anche detta Pandorea jasminoides è una pianta rampicante sempreverde con foglie verde vivo ed una fioritura che dura dalla primavera all’estate di fiori tubulari bianchi-roseo molto decorativi. Necessita di una struttura dove venire fissata durante i primi anni di formazione della tua siepe. Si presta ad essere coltivata come siepe in una clima marino e mediterraneo.

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Come coltivare la Bignonia

Questo rampicante si coltiva all’aperto, in vaso o in piena terra. In inverno non muore, ma è in completo riposo vegetativo e perde il fogliame.

In genere sopporta bene il freddo ed il gelo anche senza protezione.

L’habitat della Bignonia

Preferisce delle collocazioni semi-ombreggiate così da stare a contatto con i raggi solari soltanto nei momenti freschi della giornata.

Può sopportare temperature rigide, comprese quelle inferiori allo zero, e riesce a sopravvivere facilmente durante il periodo invernale.

Di quale terreno ha bisogno la Bignonia

Si coltiva in piena terra, o in ampi vasi, in un buon terreno poroso e molto ben drenato, leggero, anche se sopporta qualsiasi substrato, anche nella comune terra da giardino.

Al momento dell’impianto, è bene arricchire il terreno con poco stallatico o con del concime a lenta cessione.

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Quando annaffiare della Bignonia

Bisogna annaffiarla a cadenza settimanale e solo quando il terreno è asciutto. Ricordarsi che teme i ristagni idrici. La pianta giovane necessita di acqua con regolarità, mentre l’adulta può vivere anche con la sola acqua piovana.

In estate avrà più bisogno di acqua soprattutto durante la fioritura o in periodi di siccità. Si annaffiano solo quando farà caldo o quando è strettamente necessario.

Concimazione e fioritura della Bignonia

Si consiglia di provvedere alla concimazione ogni 3-4 mesi. Somministrate alla base della pianta del concime granulare a lenta cessione. Quasi tutte le varietà fioriscono in estate, tranne la specie Vetusta che si schiude in inverno.

Potatura della Bignonia

Due sono i periodi di potatura di questa pianta rampicante.

  • A fine inverno. La potatura si pratica a fine inverno, asportando tutti i rami rovinati, o particolarmente sottili: a febbraio si consiglia di accorciare i rami dell’anno precedente fino a pochi centimetri per favorire l’emissione di quelli nuovi sui quali spunteranno i fiori. Le forti potature tendono a diminuire il numero di fiori prodotti, quindi si praticano solo quando la pianta risulta molto ampia, o particolarmente rovinata dal clima invernale.
  • A fine estate. Alla fine della fioritura risulta utile accorciare tutti i rami all’apice, per dare alla pianta un portamento più compatto e contenuto.
    Le piante giovani per poter ramificare ed allargarsi alla base vanno potate fino a 5 cm dal terreno

Come moltiplicare la pianta di Bignonia

Per la moltiplicazione occorre scegliere tra la talea o per seme.

  • Per seme. Si esegue la semina all’interno di un vaso durante i mesi della stagione primaverile, prestando molta attenzione a non spingerli troppo in profondità. Quando le giovani piantine raggiungono un’altezza di alcuni centimetri, vanno messe a dimora nella propria ubicazione finale, aspettando che crescano e comincino ad arrampicarsi. Può essere utile posizionare vicino un bastoncino a cui farla aggrappare i primi tempi. Eseguendo il metodo per seme, la nuova pianta potrebbe non mantenere le stesse caratteristiche della pianta madre.
  • Per talea . La moltiplicazione si effettua in primavera, posizionando le radici in un miscuglio di sabbia e torba. A radicazione avvenuta, le piante vanno tenute in vaso per almeno due anni.
  • Messa in dimora. La pianta va messa a dimora in primavera, in buche profonde e larghe circa il doppio del pane di terra che la circonda. Il terreno deve essere fertile e ricco di sostanza organica. In vaso necessita di contenitori sempre più grandi per ospitarne le radici che si espandono velocemente e bisogna posizionare i vasi in zone riparate dalle correnti e dal freddo.

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Malattie e parassiti che possono attaccare laBignonia

Teme le macchie fogliari, oidio, cocciniglie farinose, aleuroidi, il mal bianco e l’attacco degli afidi. Non sopporta il marciume radicale, tanto che è meglio lasciar seccare il terreno.

Curiosità sulla Bignonia

Ecco alcune curiosità su questa pianta rampicante originaria dell’America latina.

Ancora oggi presso le popolazioni del Messico, del Perù e dell’Argentina questo fiore è considerato un simbolo di ricchezza e prosperità. Viene utilizzato per addobbare le chiese durante le cerimonie. Poiché nella cultura latino-americana protegge e porta fortuna, viene quindi posizionato all’ingresso di casa, vicino alla porta.

Se regalato il fiore esprime buon auspicio e fortuna, e nel linguaggio dei fiori simboleggia la fama ed il successo..

Inoltre, è bene sapere che è una pianta tossica per i gatti.

Provate ad acquistare un sacchetto di semi o direttamente la piantina per dare colore al vostro balcone o al giardino:

Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

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