Ciclamino e acqua: come irrigarlo in inverno
Quanta acqua dare, quando bagnare e come evitare i marciumi
Irrigare il Ciclamino, una pianta che fiorisce d’inverno, è un passo fondamentale della sua cura. I nostri consigli sull’annaffiatura, le tecniche e la quantità d’acqua, per averla sempre rigogliosa.
Sommario
Perché l’acqua è decisiva
Il Ciclamino è una pianta perenne apprezzata per la fioritura invernale e per la capacità di portare colore nei mesi freddi.
Originario delle zone montane del Mediterraneo, il ciclamino vive in condizioni di umidità naturale e preferisce un substrato ben drenato: la quantità e la modalità di somministrazione dell’acqua sono quindi determinanti per la sua salute e longevità.
Un ciclo di innaffiatura scorretto può portare a problemi evidenti come il marciume radicale o le foglie gialle, entrambi segnali di uno squilibrio idrico.
Collegando questo quadro alle pratiche quotidiane, l’articolo affronta come annaffiare correttamente il ciclamino, quando bagnarlo e quali errori evitare, offrendo anche strategie per recuperare una pianta stressata dall’eccesso o dalla carenza d’acqua.
La spiegazione risiede nei meccanismi di assorbimento del substrato e nelle esigenze fisiologiche della pianta durante il riposo vegetativo: in quei periodi è necessario ridurre le bagnature.
Tecnica consigliata: innaffiare dal basso
La tecnica più efficace segnalata per il ciclamino è l’innaffiatura dal basso, che sfrutta l’assorbimento capillare del substrato per portare umidità alle radici senza bagnare il fogliame.
Questo metodo riduce il rischio di malattie fungine perché mantiene le foglie asciutte e limita il contatto prolungato dell’acqua con il colletto della pianta.
Come procedere:
- assicuratevi che il vaso abbia fori di drenaggio per evitare accumuli
- riempite un sottovaso con circa 2-3 cm d’acqua
- inserite il vaso nel sottovaso
- lasciate assorbire per 15-30 minuti.
- svuotate sempre l’acqua in eccesso dal sottovaso per impedire il ristagno d’acqua che può portare a problemi radicali.
Questi passaggi sono indicati perché l’acqua risale nel terriccio e raggiunge la zona dei rizomi, o rizosfera, permettendo una distribuzione uniforme dell’umidità.
Questa tecnica funziona perché il substrato umido attorno alle radici favorisce l’assorbimento di acqua e nutrienti senza sommergere la parte aerea. Il motivo è anche a livello fisiologico: un apporto lento e controllato consente alla pianta di utilizzare l’acqua senza creare condizioni anaerobiche nel terreno che favorirebbero il marciume.
Questo approccio è particolarmente utile in inverno, quando il metabolismo del ciclamino rallenta e la pianta non necessita di apporti frequenti e abbondanti.
Consigli pratici
- Scegliete un terriccio ben drenante
- Evitate riempimenti eccessivi del sottovaso
- Controllate sempre il livello di umidità del primo strato di terreno prima di ripetere l’operazione
Quando bagnare: frequenza e segnali da osservare
La frequenza di innaffiatura del Ciclamino non è fissa ma dipende da temperatura, umidità ambientale e fase vegetativa della pianta. In molte situazioni invernali si tende verso un ritmo di circa 1 volta alla settimana, ma questo valore va adattato alle condizioni specifiche.
In generale, ci sono alcuni riferimenti utili per controllare il terreno e un‘osservazione regolare consente di calibrare la quantità e la frequenza, rispettando il periodo di riposo vegetativo del ciclamino, quando la pianta recupera energia e richiede meno acqua.
- Controllare con un dito: se il primo centimetro di terreno è asciutto è il momento di bagnare
- Segnali visivi e tattili: le foglie che si richiudono o appassiscono indicano una scarsa idratazione e la necessità di un apporto d’acqua Foglie che ingialliscono e fiori che appassiscono possono indicare un eccesso di acqua.
Come interpretare i segnali
- Se il terreno è fradicio o emana odore di marcio, riducete le annaffiature e valutate un rinvaso
- Se il terreno è polveroso e le foglie sono molli, mettete il vaso in un sottovaso con acqua per permettere un assorbimento graduale.
La spiegazione risiede nei meccanismi di equilibrio idrico della pianta: troppa acqua provoca stress diverso dalla siccità e richiede interventi contrari (asciugare il substrato vs reidratare lentamente).
Tenere un semplice ritmo basato sull’osservazione (controllo del primo centimetro di terreno e valutazione delle foglie) è più efficace di schemi rigidi: il ciclamino risponde rapidamente a correzioni ben mirate.
Errori da evitare, scelta dell’acqua e come recuperare la pianta
Ci sono alcuni errori ricorrenti che compromettono la salute del ciclamino e che vanno evitati con attenzione.
- Ristagno d’acqua: lasciare l’acqua nel sottovaso favorisce il marciume radicale e va sempre evitato.
- Innaffiatura eccessiva: un substrato costantemente bagnato danneggia le radici, la pianta preferisce poter asciugarsi tra un apporto e l’altro.
- Usare acqua fredda direttamente dal rubinetto: può stressare la pianta, ed è consigliabile impiegare acqua a temperatura ambiente.
Quale acqua usare
Scegliere tra acqua del rubinetto e acqua piovana è fondamentale.
L’acqua del rubinetto è trattata ma può contenere cloro o fluoruri in quantità variabili.
L’acqua piovana è più neutra chimicamente. Tuttavia la piovana raccolta in contenitori sporchi può contaminarsi, quindi se optite per l’acqua piovana assicuratevi che i recipienti siano puliti.
Una strategia praticabile è alternare le due fonti e osservare la reazione della pianta.
Come recuperare un ciclamino stressato
Se il problema è l’eccesso d’acqua, spostate la pianta in un luogo più asciutto, riducete le bagnature e, se il terreno è fradicio, considerate la soluzione del rinvaso con terriccio fresco e ben drenante.
Se la carenza d’acqua ha causato avvizzimento, immergete il vaso in un sottovaso pieno d’acqua per consentire un assorbimento graduale, verificate dopo qualche ora e poi riprendete con delle innaffiature moderate.
In entrambi i casi la pazienza è importante: il ciclamino può recuperare con le giuste correzioni.
Non dimenticate gli altri fattori che influenzano l’irrigazione, come il posizionamento in una zona ben illuminata ma senza sole diretto, il mantenimento di temperature fresche ed un livello di umidità ambientale adeguato contribuiscono a ridurre lo stress idrico e a sostenere la fioritura invernale.
Con attenzione e piccoli aggiustamenti quotidiani, è possibile far durare il ciclamino tutto l’inverno e godere della sua fioritura.
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Ultimo aggiornamento il 18 Novembre 2025 da Rossella Vignoli
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