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Come far maturare la frutta in modo preciso? Con i batteri!

Quasi il 50% della frutta viene buttata, direttamente dai produttori, perché troppo brutta per il mercato, e spesso dai consumatori perchè troppo matura per essere mangiata. Con i ritmi frenetici del lavoro e i sempre più frequenti pasti consumati fuori casa, capita di dimenticare la frutta nel cestino e ritrovarla dopo pochi giorni ammaccata o ammuffita.

Come far maturare la frutta in modo preciso? Con i batteri!

Ma ecco che arrivano in nostro soccorso gli studenti del Centro per la Biologia Integrata dell’Università di Trento, che hanno trovato una soluzione intelligente ed ecocompatibile: B.fruity!

I produttori usano da sempre l’etilene per accelerare la maturazione della frutta in modo da averla pronta per la vendita (i più avveduti l’aria calda). Ma a livello industriale questo gas viene ottenuto da fonti fossili, dannose per l’ambiente. I ricercatori hanno trovato in alcuni batteri, innocui per l’uomo, degli ottimi sostituti per la produzione del gas.

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Grazie ad alcune modifiche genetiche, oltre all’etilene, attraverso i batteri si riesce a ottenere anche il metil-salicilato, un altro gas che invece rallenta la maturazione ed evita che la frutta vada a male troppo presto.

È stato inoltre realizzato un prototipo della macchina in cui inserire la frutta da sottoporre al processo, e la speranza è di riuscire a dotarne presto tutti i negozi. Si è pensato anche alla versione domestica del progetto, che prevede l’utilizzo di sacchetti di carta sigillati in cui inserire la frutta e il pacchettino coi batteri.

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B.fruity è un’idea brillante: permette allo stesso tempo di ridurre tantissimo spreco e di rendere sostenibile un processo industriale che ancora non lo è. Gli americani del MIT non sono rimasti indifferenti, e il progetto trentino si è conquistato un posto nella finale della competizione internazionale di biologia sintetica iGEM.

Ma, nell’attesa di avere a casa il sacchettino coi batteri sul nostro tavolo dic ucina, ricordate che la frutta troppo matura è ottima per preparare torte e marmellate squisite!

Simona Treré

Classe 1984, si è laureata a Bologna in Scienze della Comunicazione (con una tesi su Green Marketing e Green Communication) e ha conseguito il master in Comunicazione Ambientale a Roma. Dal 2009 lavora nel settore della sostenibilità ambientale seguendo la comunicazione e la progettazione ambientale per aziende del territorio. Grazie ai suoi studi e al suo lavoro si è potuta dedicare a una delle passioni: l’ecologia e il rispetto per la natura (nei suoi vari, complicati e meravigliosi aspetti). Per divertimento ha sfilato come modella di abiti green e per hobby si è avvicinata all’affascinante mondo dei “rifiuti-non rifiuti” attraverso il riciclo creativo, creando e vendendo oggetti realizzati con materiale di recupero.

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