Auto

Ecopatente: la guida ecosostenibile entra nell’esame della patente

Educare i futuri automobilisti ad attuare una serie di piccoli accorgimenti per limitare il più possibile l’inquinamento e le emissioni di CO2 nell’ambiente: ecco l’obiettivo del progetto Ecopatente 2010, l’iniziativa partita lo scorso anno su iniziativa di Legambiente, in collaborazione con CONFARCA (Confederazione Autoscuole Riunite e Consulenti Automobilistici) e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Gioventù, allo scopo di sensibilizzare gli automobilisti di domani ad uno stile di guida ecosostenibile.

Ecopatente: la guida ecosostenibile entra nell’esame della patente

Chi si è iscritto presso un’autoscuola italiana aderente all’iniziativa e ha conseguito la patente tra l’ottobre del 2009 e il febbraio del 2010, infatti, ha potuto già scegliere tra la classica patente e quella eco: scegliendo questo nuovo modulo, del tutto gratuito e integrato nelle ore di teoria, i più sensibili alle tematiche ambientali hanno semplicemente dovuto seguire qualche lezione in più, dedicata ai temi del rispetto ambientale e del risparmio energetico, e, dopo il tradizionale esame scritto, hanno avuto la possibilità di compilare un questionario per partecipare all’estrazione di una Fiat 500 Pure 02. Chi ha optato, al contrario, per la patente tradizionale, ha ricevuto ugualmente un opuscolo con i consigli per una guida ecosostenibile.

Dopo il soddisfacente lancio promozionale dell’iniziativa, il progetto è proseguito con successo per tutto lo scorso anno, per un totale di ben 11.000 ecopatenti rilasciate alla fine del 2010 (per ulteriori approfondimenti, consultare il sito: ecopatente.it).

Ma le novità non sono ancora finite: dal primo gennaio del 2011, infatti, le domande sui temi della guida ecosostenibile e del rispetto dell’ambiente entreranno definitivamente a far parte dell’esame di teoria per la patente.

L’iniziativa è stata ampiamente appoggiata dalla Motorizzazione di Stato, nella persona del direttore generale, Maurizio Vitelli, che ha annunciato, inoltre, che a breve ‘sarà firmata una convenzione con tutte le Associazioni di categoria per fornire le autovetture adibite all’insegnamento della guida di 500 scatole nere volte a individuare regimi di guida ecosostenibili”.

C’è attesa, quindi, per la ratifica di questa convenzione per la fornitura delle scatole nere, che, una volta montate sui veicoli delle autoscuole e collegate con le centraline dei motori, avranno il compito di monitorare le modalità di guida di ciascun allievo e fornire dei report dettagliati sull’impatto ambientale.

In generale, è bene ricordare che esistono degli accorgimenti validi per tutti, neo-patentati e non!  che permettono di risparmiare percentuali più o meno rilevanti di carburante, riducendo quindi le emissioni

Ne abbiamo già parlato molte volte ma repetita iuvant come dicevano i latini: evitare di superare i 3000-3500 giri in accelerazione; ridurre la velocità in autostrada a 110 km/h; controllare la pressione dei pneumatici, preferendo quelli un po’ più stretti; frenare usando il freno motore; moderare l’uso di aria condizionata; cercare di non surriscaldare il motore e spegnerlo per ogni sosta più lunga di un paio di minuti.

Il programma istituzionale per i neo-patentati, insomma, è ai blocchi di partenza: certo, ci sarà già chi storce il naso per i concetti in più da assimilare, sentendosi perfino penalizzato rispetto a chi ha già conseguito la patente.

Piuttosto, invece, è bene comprendere quanto sia fondamentale sapere che uno stile di guida intelligente può evitare di recare danni all’ambiente: sicuramente, è richiesto ai giovani un piccolo sforzo ulteriore, ma solo per dare loro un’importante opportunità di crescita personale, educandoli alla responsabilità e alla civiltà.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Pulsante per tornare all'inizio