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In Italia il 2014 ha avuto un’estate piovosa e fredda, ma c’è chi ha patito il caldo

In contro tendenza con l’estate fredda e piovosa a cui abbiamo da poco assistito, l’agenzia americana specializzata nel clima ha diffuso la notizia che quello appena passato è stato l’agosto più caldo dal 1880 a livello globale.

In Italia il 2014 ha avuto un’estate piovosa e fredda, ma c’è chi ha patito il caldo

Difficile da credere, vero? Eppure i dati provengono dal report mensile State of the Climate: Global Analysis for August 2014 elaborato dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (Nooa): l’estate 2014 ha fatto registrare, durante il mese di agosto, una temperatura media di 16,35° mentre quella media del ventesimo secolo era di 15,6°.

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Nel giro di un solo anno, quindi, c’è stato un aumento di 0,75° nell’entroterra e negli oceani: se il clima continuerà in questa direzione, assicurano gli scienziati, il 2014 potrebbe raggiungere il record di anno più caldo in assoluto, creando un nuovo allarme sulla velocità del riscaldamento globale.

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Il problema più grosso è stato rilevato negli oceani: la temperatura della superficie delle acque è stata la più alta mai registrata per un periodo consecutivo di tre mesi. Ma i cambiamenti climatici, in questa strana estate 2014, hanno coinvolto l’intero pianeta: mentre gli emisferi nord e sud hanno sofferto un caldo anomalo, con temperature più alte della media, mentre alcune zone del mondo, come gli Stati Uniti o diverse regioni del nord della Siberia, hanno registrato il record opposto, ovvero le temperature più basse mai rilevate.

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Per quanto riguarda il nostro Continente, i paesi che hanno goduto di un caldo eccezionale sono stati Scandinavia e Russia, mentre a non vedere quasi per nulla la tanto agognata estate 2014 è stata l’area Centro Meridionale.

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Se i mesi finali del 2014 non torneranno alle normali medie stagionali, ma continueranno ad essere fin troppo miti e piovosi, si assisterà ad un rapido aggravarsi di situazioni ambientali già molto critiche, come la situazione dei ghiacciai: il veloce surriscaldamento globale che ne comporterà un’ulteriore erosione, con conseguenti ripercussioni sia sull’ecosistema marino, sia su quello terrestre.

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