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In Svezia un mega centro di recupero e riciclo di oggetti e materiali usati

Dalla Svezia ci arriva una nuova ed ennesima idea innovativa in ambito green. Nella fattispecie, utile per il riciclo di oggetti e materiali usati. Città protagonista di questa iniziativa originale è Göteborg, 540mila abitanti, dove è sorto il Kretsloppsparken Alelyckan, l’isola ecologica più grande d’Europa. Ben trentamila ettari.

In Svezia un mega centro di recupero e riciclo di oggetti e materiali usati

Qui è possibile trovare ogni tipo di merce, destinata allo smaltimento, che invece qui può essere riacquistata a prezzi favorevoli. Una sorta di comunissimo mercatino dell’usato insomma.

Come funziona? La persona che deve disfarsi di qualche oggetto che non usa più viene indirizzato all’ingresso in una delle diciotto postazioni di raccolta esterna a seconda della sua tipologia. Se il materiale è particolarmente voluminoso, un impiegato comunale accompagna il visitatore fino al luogo della consegna.

Una volta liberatosi della sua merce, il cittadino può passare alla fase degli acquisti. E può fare ottimi affari: un tosaerba lo puoi pagare 40 euro, un motore da barca 30 euro, un frigorifero, che ha bisogno solo della sostituzione di un pezzo, 100 euro.

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Non solo compravendita però. In questa immensa isola ecologica ci sono anche laboratori, dove il materiale viene riutilizzato. E così bancali diventano tavoli, cassette per la frutta pezzi di librerie, i vecchi vinili lampade di moderno design. Questi laboratori – in svedese Returhuset – oltre che avere un’importanza ecologista, offrono anche lavoro a una quarantina di persone. Ovvero dieci impiegati comunali e trenta soggetti tra persone con problemi fisici o psichici e giovani disoccupati. Viene richiesta loro soprattutto creatività, per dare nuova vita ad oggetti destinati altrimenti a una discarica.

 Kretsloppsparken Alelyckan
Si trova un po’ di tutto a Kretsloppsparken Alelyckan

E dal punto di vista economico? Partiamo dai ricavi. Lo scorso anno la parte dei laboratori ha fruttato alle casse comunali oltre 450mila euro, che contribuiscono al mantenimento delle 5-6 persone che lavorano tra negozio e piazzale insieme ai 2 impiegati che si occupano del coordinamento generale. Del resto i prezzi degli oggetti che escono da queste fucine sono comunque alti. Il bar-ristorante invece frutta 108mila euro. Cinquantamila euro è invece il ricavo dalla vendita di biciclette, delle quali sono vendute mille ogni anno.

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Veniamo invece ai costi. Il Kretsloppsparken Alelyckan è costato in tutto 4,5 milioni di euro. Ma i suoi guadagni già si aggirano attorno a un milione di euro l’anno. Ciò significa che  in quattro anni l’investimento pubblico è stato ripagato dai ricavi del mercato. A questo poi bisogna aggiungere i risparmi per la consegna dei rifiuti direttamente da parte dei cittadini, senza impegnare la rete di raccolta urbana.

Insomma, un altro esempio proveniente dalle terre scandinave su come si possa generare profitti e posti di lavoro dalla semplice spazzatura. Quando lo impareremo in Italia?

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Luca Scialò

Nato a Napoli nel 1981 e laureato in Sociologia con indirizzo Mass Media e Comunicazione, scrive per TuttoGreen da maggio 2011. Collabora anche per altri portali, come articolista, ghost writer e come copywriter. Ha pubblicato alcuni libri per case editrici online e, per non farsi mancare niente, ha anche un suo blog: Le voci di dentro. Oltre alla scrittura e al cinema, altre sue grandi passioni sono viaggiare, il buon cibo e l’Inter. Quest’ultima, per la città in cui vive, gli ha comportato non pochi problemi. Ma è una "croce" che porta con orgoglio e piacere.

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