Riciclo creativo

Le stoviglie che diventano concime

Pranzo al sacco o picnic domenicale? Spesso si trasformano in veri e propri disastri ambientali: ma non con queste stoviglie che diventano concime, altra idea green totalmente Made in Italy…

Le stoviglie che diventano concime

Col bel tempo che quest’anno sembra non mancare mai, le occasioni di passare del tempo fuori, con tanto di pranzo al sacco, si moltiplicano. E, purtroppo, si moltiplicano anche i rifiuti, dovuti alle tante stoviglie buttate talvolta anche sugli stessi prati dagli incivili.

Anche in barba al fatto che la delibera dell’ANCI CONAI abbia portato, dal 1° maggio 2012, all’estensione della raccolta differenziata a piatti e bicchieri di plastica purché siano puliti dal cibo o dai liquidi contenuti.

Come ovviare a questo fenomeno negativo? Un’alternativa sarebbe quella di portarsi da casa piatti, posate e bicchieri tradizionali. Ma ciò comporta scomodità nel trasporto ma anche il fatto di doverli lavare una volta tornati a casa. Un’altra alternativa la dà il sito di e-commerce Quibio, il primo in Italia a commercializzare prodotti usa e getta biodegradabili e compostabili.

stoviglie biodegradabili
Stoviglie biodegradabili: ormai facili da trovare ovunque

Ma di recente è stata lanciata un’altra alternativa, sempre italiana, del designer lecchese Michela Milani. La quale, da sempre interessata alla ricerca e alla sperimentazione, ha pensato a qualcosa in grado di unire l’utile al dilettevole: nasce così Foodscapes, una linea di stoviglie prodotte con avanzi di cibo di origine vegetale in grado di rivoluzionare il settore dell’usa e getta.

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Esse sono ottenute dall’ausilio di materie prime quali bucce di carote e gusci di arachidi pronti a dare nuova vita a quel cibo non consumato trasformandolo in un oggetto funzionale del tutto privo di additivi, conservanti, coloranti, addensanti, correttori e agenti artificiali. Una volta utilizzato, l’oggetto può essere sciolto in acqua e usato per concimare il terreno rispettando un preciso ciclo naturale: proprio così, queste stoviglie che diventano concime ci permettono di fare un passaggio dal seme al frutto, dal frutto al seme e dalla terra alla terra.

C’è poi chi va oltre e ha ideato perfino il piatto che si mangia. Già, avete capito bene. L’idea è dell’imprenditore trentino Tiziano Vicentini, col suo progetto Pappa-Mi, piatto commestibile e bio-degradabile al 100%. Si punta a portare questi piatti mangiabili anche nelle mense scolastiche milanesi, al fine di diffondere già in tenera età stili di vita sani e corretti. Il modo di dire: ‘ti sei mangiato anche il piatto’ non sarà dunque più solo tale.

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Luca Scialò

Nato a Napoli nel 1981 e laureato in Sociologia con indirizzo Mass Media e Comunicazione, scrive per TuttoGreen da maggio 2011. Collabora anche per altri portali, come articolista, ghost writer e come copywriter. Ha pubblicato alcuni libri per case editrici online e, per non farsi mancare niente, ha anche un suo blog: Le voci di dentro. Oltre alla scrittura e al cinema, altre sue grandi passioni sono viaggiare, il buon cibo e l’Inter. Quest’ultima, per la città in cui vive, gli ha comportato non pochi problemi. Ma è una "croce" che porta con orgoglio e piacere.

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