Può risultare più complesso identificare il corretto canale di riciclo per via dei materiali compositi, tuttavia è ben più semplice di quanto si possa pensare: basta togliere le parti in plastica (tappo e cappuccio per la nebulizzazione), che potranno essere riciclate con il comune materiale plastico, per ottenere un contenitore fatto al 100% da alluminio.
L’alluminio è un metallo dalle molteplici proprietà:
Se vuoi saperne di più, leggi la nostra guida sulla raccolta differenziata
Inoltre, è riciclabile al 100%, il che dovrebbe renderci maggiormente attenti a differenziarlo in modo corretto, affinché non vada disperso nell’ambiente, perdendo la possibilità di ridargli una nuova vita.
Un’importante accortezza che occorre avere quando ci si accinge a gettare delle bombolette spray, è quella di assicurarsi che queste siano completamente vuote. Qualora così non fosse, se possibile, è opportuno svuotare il contenitore prima di gettarlo e controllare che non sia invece bloccato l’ugello.
I gas contenuti all’interno, infatti, sono sotto pressione e spesso sono instabili o infiammabili, se messi a contatto con fonti di calore e agenti atmosferici. Ma il rischio peggiore è quello che i contenitori possano esplodere se sottoposti a sbalzi termici, o durante il processo di compattazione nella macchina trita-rifiuti. Inoltre, soprattutto i prodotti a base di petrolio, possono infiltrarsi nelle falde acquifere e inquinarle.
Inoltre, è bene verificare la natura del prodotto contenuto negli spray: esistono infatti dei materiali tossici (es. vernici), che non possono essere dispersi nell’ambiente. Solitamente questi prodotti vengono segnalati sulla confezione tramite la sigla RUP (Rifiuto Urbano Pericoloso) e viene richiesta una attenzione nella pratica di smaltimento; solitamente vanno raccolti in appositi contenitori o presso le Isole Ecologiche di raccolta rifiuti urbani. Ricordate di chiedere, perché esistono centri per il riciclo o punti di raccolta privati che vi potrebbero riconoscere un piccolo rimborso per l’alluminio della bomboletta.
Poiché le prassi di raccolta differenziata e smaltimento rifiuti possono variare in maniera molto significativa tra le regioni d’Italia, ma anche tra un Comune e l’altro, può essere utile contattare l’azienda di smaltimento rifiuti del proprio comune di residenza, per dissipare eventuali dubbi circa il corretto smaltimento della propria spazzatura domestica.
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Inoltre, specie se ancora piene, le bombolette possono avere una seconda vita se donate a qualcuno che ne può ancora fare uso. Ad esempio, le bombolette di vernice ad artisti e studenti della vostra zona, le lacche e altri prodotti di bellezza ad una scuola di estetica, mentre un negozio di riparazioni può prendere le lattine di olio spray.
Immagini via Shutterstock
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