Forma fisica

🏃‍♂️Fare esercizio al freddo: cosa succede al corpo e come allenarsi in sicurezza

Tutto quello che devi sapere per allenarti all’aperto anche in inverno, senza rischi e con le giuste precauzioni.

Il freddo non ferma gli sportivi, anzi, per molti è il momento dell’anno più stimolante per correre, camminare, pedalare o fare trekking. Ma allenarsi all’aperto in inverno non è come farlo a 20°. Il corpo reagisce diversamente, i muscoli diventano più rigidi, il cuore lavora più duro e il rischio di infortuni aumenta se non si adottano alcune precauzioni fondamentali. Abbiamo raccolto i consigli di fisiologi, medici sportivi e ricerche internazionali per spiegarti cosa succede davvero al tuo corpo quando si fa sport al freddo e come prepararsi prima, durante e dopo l’attività, senza rinunciare ai benefici dell’allenamento outdoor.

🏃‍♂️Fare esercizio al freddo: cosa succede al corpo e come allenarsi in sicurezza

Perché il freddo cambia il tuo allenamento

1. Muscoli e articolazioni diventano più rigidi

Quando le temperature scendono, il corpo restringe i vasi sanguigni delle estremità per preservare calore nel core. Così nel nostro organismo avvengono dei cambiamenti:

  • i muscoli sono meno elastici
  • i tempi di reazione sono più lenti
  • aumenta il rischio di stiramenti e strappi
  • la mobilità è ridotta (tendini dell’anca che tirano saltando una pozzanghera)

Secondo diversi studi (Università di Harvard, Hospital for Special Surgery di New York), i tessuti freddi producono meno forza e rispondono più lentamente agli stimoli.

2. Peggiora l’equilibrio

Muscoli rigidi significano caviglie e ginocchia meno reattive e questo significa che è più facile scivolare, soprattutto su ghiaccio o terreno irregolare.

3. Il cuore lavora di più

Il freddo causa vasocostrizione, che aumenta la pressione sanguigna, costringe il cuore a pompare più forte, e riduce la resistenza.

Se avete patologie cardiovascolari, è essenziale consultare un medico prima di iniziare un programma di attività sportiva all’aperto.

4. Disidratazione senza accorgersene

Nel freddo sentite meno sete, ma continuate a sudare, per cui si urina di più (diuresi da freddo), e ci sono rischi di disidratazione, che peggiora la prestazione e stressa il cuore.

Come allenarsi al freddo in sicurezza

1. Prima dell’allenamento

È importante vestirsi a strati (ma nel modo giusto), segui questi consigli:

  • Base-layer in tessuto tecnico non in cotone perchè questo tessuto naturale trattiene l’umidità e poi raffredda
  • Strato intermedio isolante in pile leggero, oppure lana merino
  • Guscio esterno (Shell) antivento e impermeabile
  • Cappello, guanti e calze termiche: mani, testa e piedi disperdono rapidamente calore e vanno protetti adeguatamente

Altrettanto importante è riscaldarsi seriamente prima dell’attività. Un warm-up invernale deve essere più lungo rispetto a quello estivo. Possono essere necessari almeno 3–5 minuti di movimento leggero indoor, delle circonduzioni di braccia, skip, affondi dinamici, jumping jack. Il consiglio che vale sempre è quindi di andare all’aperto già caldi.

Conoscere il percorso aiuta a non cadere. Se si sa in anticipo quali sono i tratti con ghiaccio, radici, buche, i marciapiedi sconnessi, è meno facile essere colti di sorpresa. Il consiglio, quindi, è scegliere percorsi conosciuti, soprattutto se c’è poca luce.

2. Durante l’allenamento

  • Partite piano e aumentate gradualmente. Il corpo ha bisogno di qualche minuto perché il sangue torni a braccia e gambe.
  • Idratatevi anche se non sentite sete. Bevete prima, durante, dopo. L’acqua va bevuta a piccoli sorsi, meglio se non gelata. Portate un thermos con tè caldo, ma senza zuccheri aggiunti
  • Attenzione al vento. La sensazione di freddo aumenta con il wind chill. la regola d’oro è di partire controvento, e tornare col vento in coda, così non si rischia l’ipotermia tornando sudati.

3. Dopo l’allenamento

Seguite queste semplici regole post-allenamento:

  • Cambiate subito i vestiti. Il sudore freddo abbassa rapidamente la temperatura corporea
  • Fate uno stretching leggero al chiuso. I muscoli sono più ricettivi quando il corpo è caldo e al riparo
  • Reintegrate liquidi e sali. Anche in inverno si pososno perdere molti liquidi: bevete dell’acqua o una tisana tiepida

Cosa NON fare mai

Evitate sempre di:

🚫 Allenarvi senza fare prima riscaldamento
🚫 Fermarvi a lungo all’aperto se siete sudati
🚫 Usare abbigliamento in cotone
🚫 Affrontare neve o ghiaccio senza scarpe con grip
🚫 Ignorare segnali del corpo come vertigini, dolore toracico, intorpidimento eccessivo
🚫 Spingere l’intensità oltre il tuo livello di tolleranza
🚫 Uscire con vento forte o temperature estreme senza protezioni adeguate

Consigli pratici per tipo di attività

Ecco la nostra tabella che riassume i consigli piratici per l’attività outdoor quando il clima è rigido.

Attività outdoor Rischi principali al freddo Consigli pratici Cosa evitare
Corsa Rigidità muscolare, scivolate, affaticamento cardiaco Riscaldamento lungo, scarpe con grip, partire piano Partire veloce, correre su ghiaccio
Trekking / Hiking Perdita di calore, equilibrio ridotto Strati tecnici, bastoncini, percorsi conosciuti Indossare cotone, uscire senza guanti/cappello
Ciclismo Mani e piedi molto freddi, scarsa reattività Guanti termici, copriscarpe, partenze progressive Discese lunghe quando si è sudati
Workout funzionale outdoor Rigidità muscolare, scarsa mobilità Warm-up in interno, esercizi progressivi Salti esplosivi a freddo
Camminata veloce Freddo alle estremità, scivolate Scarpe con trazione, abbigliamento a strati Calzature lisce o suole consumate

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Ultimo aggiornamento il 19 Dicembre 2025 da Rossella Vignoli

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Rossella Vignoli

Fondatrice e responsabile editoriale, è esperta di bioedilizia, design sostenibile e sistemi di efficienza energetica, essendo un architetto e da sempre interessata al tema della sostenibilità. Pratica con passione Hatha yoga, ed ha approfondito vari aspetti dello yoga. Inoltre, è appassionata di medicina dolce e terapie alternative. Dopo la nascita dei figli ha sentito l’esigenza di un sito come tuttogreen.it per dare delle risposte alla domanda “Che mondo stiamo lasciando ai nostri figli?”. Si occupa anche del sito in francese toutvert.fr, e di designandmore.it, un magazine di stile e design internazionale.

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