Piante e fiori

Vino e riscaldamento globale: quando la geografia dei vitigni cambia per sopravvivere

Il riscaldamento climatico sta ridefinendo le mappe della viticoltura: dove si produrranno i grandi vini domani, come cambiano le regioni storiche e quali strategie servono per restare competitivi.

La viticoltura, da sempre legata al clima, al suolo e alla latitudine, sta vivendo un cambiamento epocale. Secondo diversi studi, buona parte delle aree storiche di produzione rischiano di non essere più adatte entro pochi decenni. Parallelamente, nuove regioni, più a nord o a quote più elevate, stanno emergendo come protagoniste della viticoltura. In questo articolo analizziamo i motivi di questa trasformazione, lo stato attuale, le tendenze per il futuro e cosa significa per i consumatori e i produttori.

Vino e riscaldamento globale: quando la geografia dei vitigni cambia per sopravvivere

Perché la geografia dei vitigni si sta ridisegnando

Ci sono diversi cambi di scenario dei vitigni e della loro distribuzione:

  • Aumento delle temperature: in molte regioni vinicole si registrano incrementi anche di 2 °C o più rispetto agli anni ’80. Questo accelera la maturazione dell’uva, modifica il rapporto zuccheri-acidità e altera il gusto finale
  • Siccità, ondate di calore, eventi estremi: le regioni mediterranee costiere e pianeggianti sono particolarmente vulnerabili. In Italia, fino al 90 % delle zone tradizionali potrebbe diventare inadatta se il riscaldamento supera 2°
  • Progressiva idoneità di nuove regioni: aree fino a poco tempo fa marginali stanno diventando favorevoli alla viticoltura di qualità – ad esempio latitudini più settentrionali o altitudini maggiori
  • Pressione sulla qualità e sui disciplinari: l’alterazione climatica non riguarda solo la quantità, ma anche la tipicità, il disciplinare e le caratteristiche sensoriali del vino

Lo scenario attuale

Oggi le regioni vinicole consolidate (Francia meridionale, Italia, Spagna settentrionale, California) stanno subendo i primi effetti: vendemmie anticipate, aumento degli zuccheri, diminuzione dell’acidità, rischi per la qualità.

Al tempo stesso, regioni tradizionalmente fredde stanno espandendo la viticoltura, come il Regno Unito meridionale.

Tendenze e futuro della viticoltura (tra 20-30 anni)

Nei prossimi decenni assisteremo a:

  • spostamento verso latitudini e altitudini più elevate
  • utilizzo di varietà più tardive o resistenti al caldo
  • revisione dei disciplinari DOC e DOCG
  • possibili nuovi grandi terroir in Scandinavia, Canada, Russia europea

Tabella sui 10 vini più conosciuti

Dove sono oggi coltivati i 10 vini e dove potrebbero esserlo tra 50 anni?

Vino Regione oggi Latitudine/Altitudine attuale Dove potrebbe essere tra 50 anni Motivo dello spostamento
Barolo (Nebbiolo) Piemonte, Italia 44°N e 200–600 m di altitudine Alpi occidentali oltre 900–1200 m (Val d’Aosta, Savoia) Temperature troppo elevate e stress idrico in collina
Bordeaux (rosso) Sud-Ovest Francia 45°N in pianura Normandia, Bretagna o sud Inghilterra Siccità ricorrente e maturazione eccessiva
Champagne Champagne, Francia 49°N e 90–300 m di altitudine Scozia centrale o sud Scandinavia (Danimarca–Svezia) Isoterme spostate verso nord, altitudine insufficiente
Chianti (Sangiovese) Toscana, Italia 43.5°N e 200–500 m di altitudine Appennino oltre 900–1200 m o regioni più settentrionali (Trentino) Superamento soglie termiche ottimali del Sangiovese
Rioja (Tempranillo) Nord Spagna 42,5°N e 300–600 m di altitudine Altiplano spagnolo >1000 m o sud Francia Ondate di calore estremo e scarsa disponibilità idrica
Napa Valley Cabernet California, USA 38°N in pianura Oregon, Columbia Valley o latitudini più fresche Incendi, caldo estremo e crisi idrica
Mendoza Malbec Ande, Argentina 32°S e 600–1000 m di altitudine Ande >1400–1800 m o regioni patagoniche più fresche Desertificazione e stress idrico crescente
Shiraz (Barossa) Australia Meridionale 34°S e pianura di altitudine Tasmania, Victoria o alture alpine australiane Temperature insostenibili, incendi, perdita di acidità
Prosecco (Glera) Veneto–Friuli, Italia 45,8°N e 50–200 m di altitudine Germania meridionale, Austria o regioni alpine interne Aumento costante delle medie termiche estive
Porto (Douro) Douro Valley, Portogallo 41°N in colline ripide Zone più alte >1000 m o Galizia settentrionale Maturazione eccessiva e perdita di tipicità aromatica

 Cosa significa per i consumatori… e per i produttori

I consumatori potrebbero trovarsi di fronte a vini di zone storiche con caratteristiche sensoriali diverse da quelle tipiche.

I produttori devono adottare varietà resistenti, nuove altitudini, tecnologie e strategie climatiche.

Il marchio di un vino potrebbe spostarsi geograficamente o richiedere un adeguamento del disciplinare per mantenere la denominazione.

Inoltre, la sostenibilità sarà una leva competitiva: dalla gestione dell’acqua alle pratiche di viticoltura rigenerativa.

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Ultimo aggiornamento il 16 Novembre 2025 da Rossella Vignoli

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Rossella Vignoli

Fondatrice e responsabile editoriale, è esperta di bioedilizia, design sostenibile e sistemi di efficienza energetica, essendo un architetto e da sempre interessata al tema della sostenibilità. Pratica con passione Hatha yoga, ed ha approfondito vari aspetti dello yoga. Inoltre, è appassionata di medicina dolce e terapie alternative. Dopo la nascita dei figli ha sentito l’esigenza di un sito come tuttogreen.it per dare delle risposte alla domanda “Che mondo stiamo lasciando ai nostri figli?”. Si occupa anche del sito in francese toutvert.fr, e di designandmore.it, un magazine di stile e design internazionale.

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