Sciare ad energia rinnovabile: una realtà sempre più diffusa
Molte stazioni sciistiche si impegnano a ridurre l'impatto ambientale e passare a soluzioni sostenibili
È piacevole constatare come nelle zone montane, d’Italia e d’Europa, si stia diffondendo la cultura del rispetto ecologico. Tutelare questo delicato eco-sistema, soprattutto nei mesi invernali, e creare un sistema virtuoso di buone pratiche, sta entrando nel vocabolario di alcune località sciistiche. Esistono così delle iniziative per sciare utilizzando impianti di risalita ad energia solari, e tappetini spinti da rinnovabili.

Sciare ad energia rinnovabile è sempre più diffuso. L’industria dello sci, tradizionalmente associata a un elevato consumo energetico per gli impianti di risalita, l’illuminazione delle piste e la produzione artificiale di neve, sta vivendo una vera e propria rivoluzione verde. Ecco come e dove è possibile sciare in modo più ecologico.
Sommario
Perché scegliere una stazione sciistica sostenibile?
Optare per località che utilizzano energia rinnovabile non è solo un modo per vivere un’esperienza in sintonia con la natura, ma anche per contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. Queste stazioni dimostrano che è possibile godersi uno sport invernale come lo sci senza compromettere l’ambiente, offrendo un futuro più verde per le generazioni a venire.
Come funziona lo sci a energia rinnovabile
Le stazioni sciistiche che utilizzano energia rinnovabile si basano su diverse tecnologie e strategie ecologiche per alimentare i loro impianti:
- Energia eolica: molte località sfruttano turbine eoliche per generare elettricità pulita, da usare per alimentare gli impianti di risalita e le strutture ricettive. Le aree montane ventose sono ideali per questo tipo di energia
- Energia solare: alcune stazioni sciistiche installano pannelli fotovoltaici su tetti di edifici, cabinovie e persino lungo le piste. Questi impianti possono coprire gran parte del fabbisogno energetico della stazione
- Energia idroelettrica: in alcune regioni montuose, l’energia idroelettrica è una risorsa chiave. Piccole centrali idroelettriche locali forniscono energia pulita direttamente agli impianti sciistici
- Neve artificiale sostenibile: la produzione di neve artificiale, spesso criticata per il suo impatto ambientale, viene resa più ecologica grazie all’uso di acqua proveniente da bacini alimentati da energie rinnovabili e sistemi avanzati per minimizzare i consumi
- Trasporto green: alcune stazioni incentivano l’uso di trasporti pubblici alimentati da energia pulita o organizzano navette elettriche per ridurre le emissioni legate ai viaggi degli sciatori
Dove si può sciare a energia rinnovabile nel mondo
Molte località sciistiche nel mondo stanno adottando queste soluzioni, dando vita a esperienze di sci sempre più sostenibili.
Stazioni sciistiche sostenibili in Italia
Per quanto riguarda allora idee pratiche ecco che in Val d’Ega (in provincia di Bolzano) e sulle cime di Arosa (Svizzera), i tappeti per aiutare a risalire i principianti trasformano i passi degli sciatori in energia pulita. Si tratta di un’iniziativa pilota per il risparmio energetico e per la produzione da fonti rinnovabili.
Sono installati presso la ski area di Carezza, area turistica che coinvolge 40 km di piste, 15 impianti di risalita, che fa parte delle Dolomiti, ed è già tutelata come patrimonio dell’umanità dall’ Unesco.
Qui gli sciatori possono calpestare tappeti speciali che producono energia che viene contabilizzata tramite uno speciale contatore per fare concorrenza alla produzione della località svizzera. I frequentatori dell’area hanno risposto con grande entusiasmo alla novità. Ora, a cascata, sono pronte a partire altre iniziative, come i dissuasori e i sensori per non far andare a vuoto le funivie.
Con una media di 8 ore di esposizione al giorno, queste risultano lea zona più soleggiate dell’Alto Adige. Un’opportunità da sfruttare, posizionando dei pannelli fotovoltaici che potrebbero alimentare una seggiovia solare e persino produrre la neve artificiale, spuntando dal budget delle stazioni sciistiche una voce di spesa che normalmente copre un terzo dei costi annuali. questo potrebbe essere l’esempio per altre stazioni sciistiche.
Non c’è solo questo, perché in Italia e in Europa sta comunque prendendo piede un’apprezzabile sensibilità per la tutela e la gestione sostenibile delle montagne.
Altre iniziative da citare sono l’eco-stazione sciistica di Subiaco sul monte Livata, dotata di nastri di trasporto amovibili che vengono rimossi a fine stagione.
Poi ci sono località che hanno puntato sul solare anche per i mezzi di risalita, come il solarskilift di Tenna, sulle Alpi svizzere, di cui abbiamo già parlato nell’articolo Il primo skilift solare.
Stazioni sostenibili in Europa
In Francia, invece, hanno trovato il modo per riciclare gli sci dismessi. L’azienda francese Tri-Valles fa la raccolta, separa le parti metalliche da quelle in plastica, e la rifusione oppure alla combustione per produrre calore.
Zermatt, è forse il posto che più ha puntato sulla sostenibilità da anni. Questa località è un esempio per molte altre grazie alla scelta di avere degli impianti di risalita alimentati da energia idroelettrica e solare, ed un villaggio interamente pedonale, raggiungibile solo il treno o con veicoli elettrici.
Ad Avoriaz, nel cuore delle Alpi francesi, l’aspetto eco-friendly è l’uso di energia idroelettrica, mentre le sue costruzioni sono progettate per integrarsi con l’ambiente, ed il villaggio è privo di auto.
Werfenweng è famosa una località austriaca per il suo impegno verso il turismo sostenibile. Gli impianti di risalita sono alimentati da energia verde, e i visitatori possono noleggiare mezzi elettrici per spostarsi senza inquinare.
Laax, è una stazione svizzera è alimentata al 100% da energia rinnovabile, principalmente solare e idroelettrica. Ha anche introdotto un piano per diventare a ‘impatto climatico zero’ entro il 2030.
Stazioni sostenibili nel mondo
A Thredbo, in Australia, una delle principali località sciistiche del continente, si stanno adottando misure di sostenibilità, tra cui l’uso di energia rinnovabile e programmi di riforestazione per compensare le emissioni.
In Asia, a Niseko, in Giappone, famosa per la sua neve di alta qualità, si sta investendo sempre più in energia rinnovabile, con particolare attenzione al solare e all’idroelettrico.
Mentre a Gulmarg, situata nelle affascinanti montagne del Kashmir, è stato avviato un progetto per alimentare gli impianti sciistici con energia pulita, preservando il delicato ecosistema della regione.
Se ci spostiamo negli USA, troviamo progetti interessanti ad Aspen Snowmass, famosissima stazione del Colorado, uno dei comprensori sciistici più rinomati al mondo. Qui si utilizza energia eolica per alimentare gli impianti di risalita. La stazione è anche coinvolta in progetti di compensazione delle emissioni di carbonio. Mentre Jackson Hole in Wyoming, ha sviluppato un piano di sostenibilità che include l’uso di energia rinnovabile e il supporto a progetti di conservazione ambientale nella regione.
Nella località canadese di Whistler Blackcomb è utilizzata energia idroelettrica proveniente dalle vicine centrali idroelettriche e ha implementato politiche per ridurre i rifiuti e promuovere il trasporto sostenibile.
Che anche lo sci stia diventando uno sport ecologico e le ‘perle’ delle nostre montagne capiscano che diventare più eco-sostenibili farà loro solo che bene?
Altro su sci e neve
Per vivere la montagna in maniera sostenibile:
- White Pod: eco-villaggio con pista da sci privata
- Tutto sulla neve artificiale
- Land art sulla neve
- Consigli per sciare all’insegna dell’eco turismo
Ultimo aggiornamento il 19 Maggio 2025 da Rossella Vignoli
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