Pulizia della casa

Come vivere con un accumulatore compulsivo: guida pratica, strategie e consigli

Guida pratica per convivere con la tendenza all’accumulo, sia nostra, che del partner o di un familiare, evitando tensioni e migliorando la qualità di vita

L’accumulo compulsivo non è semplicemente quando una persona vuole tenere troppe cose, ma un comportamento radicato che genera disordine, stress e conflitti familiari. Che riguardi noi, il partner o un familiare, è possibile intervenire senza traumi con un approccio graduale, rispettoso e strategico. In questo articolo trovate strategie concrete, gli svantaggi dell’accumulo, i benefici del decluttering, e una tabella che vi guida nelle varie situazioni.

Come vivere con un accumulatore compulsivo: guida pratica, strategie e consigli

Cos’è davvero l’accumulo compulsivo?

Si tratta di una difficoltà nel separarsi dagli oggetti, anche quando non servono più, oppure sono rotti o scaduti, non hanno un valore reale, e comunque occupano spazio vitale.

Spesso l’accumulo risponde a bisogni emotivi: sicurezza, ricordi, paura di buttare, ansia.

Svantaggi dell’accumulo

L’accumulo NON è innocuo. Ecco perché è importante intervenire:

  • Problemi pratici
  • Spazi abitativi invivibili o ridotti al minimo
  • Difficoltà a pulire con il rischio di muffe, insetti, cattivi odori
  • Perdita di oggetti importanti nel caos
  • Spreco di soldi (acquisti doppi, compulsivi)
  • Problemi emotivi
  • Stress continuo
  • Vergogna nel ricevere ospitiù
  • Litigi familiari
  • Sensazione di non avere controllo sulla propria vita

Perché vale la pena disfarsi dell’eccesso

Il decluttering, se fatto con rispetto e senza pressioni, porta benefici immediati. I vantaggi concreti di una casa ordinata con una quantità equilibrata di oggetti:

  • Più spazio libero e funzionale
  • Casa più pulita, sicura e accogliente
  • Meno stress visivo e mentale
  • Risparmio economico
  • Più chiarezza mentale e decisionale
  • Maggiore autostima (si impara a scegliere, non accumulare)

Strategie pratiche per vivere con un accumulatore compulsivo

Quando è un figlio, la situazione potrebbe essere gestita con la vostra autorevolezza genitoriale, ma ricordate che anche per i bambini liberarsi degli oggetti a cui sono legati può essere traumatico, quindi sarà più importante spiegare loro l’utilità dell’ordine, dandogli suggerimenti e consigli.

Quando l’accumulatore è un coniuge? Difficile decidere di cambiarlo, ma la situazione è delicata, e occorre sempre agire basandosi sul compromesso, cercando l’aiuto di un terapista, laddove il problema sia fuori controllo fino a diventare patologia.

In ogni caso, vige una regola: mai liberarsi in maniera coatta degli oggetti altrui, ma instaurare sempre una collaborazione volontaria. Presentare la riorganizzazione degli oggetti come un lavoro di gruppo svolto per un obiettivo comune, non come una costrizione, incoraggiando la persona a vedere la positività di ogni piccolo risultato.

Armatevi di tanta pazienza e gentilezza, prendete per mano il vostro accumulatore e iniziate a fare ordine, un oggetto alla volta.

Qui di seguito alcune efficaci metodi per aiutare l’accumulatore seriale.

⭐ 1. Mai attaccare la persona, ma il problema

Evitate frasi come:

❌ Sei disordinato/a
❌ La tua casa fa schifo

Usate invece espressioni di questo tipo: ‘Come possiamo fare per rendere più vivibile questa stanza?’

⭐ 2. Procedere per micro-zone

Partire da una singola scatola, oppure un cassetto, o anche solo un ripiano. Questo determina piccole vittorie che però daranno all’accumulatore una grande motivazione a continuare a riordinare e buttare.

⭐ 3. Non buttare nulla di nascosto

È il modo più rapido per perdere fiducia e generare rancore.

⭐ 4. Proporre alternative all’accumulo

Ad esempio, offrire di donare a chi ne ha bisogno, alle reti della Caritas, ai cassonetti di Humana, alla parrocchia, ai centri di organizazioni umanitarie.

Anche vendere online su siti come Vinted, eBay, Wallapop, Subito, è una buona strategia. Così come il Riciclo creativo di diversi oggetti.

Anche la soluzione di mettere in scatole ‘di prova’ da verificare dopo 30 giorni, è un trucco efficace.

⭐ 5. Sostieni, non comandare

Accompagnate la persona nelle sue decisioni, non decidete voi al posto suo.

⭐ 6. Stabilisci “zone neutre” della casa

Ricordategli sempre che ci sono degli spazi che insidacabilmente, per una vita quotidiana gestibile, devono restare sempre liberi:

  • tavolo
  • ingresso
  • bagno
  • cucina

Questo paletto aiuta anche a contenere il disordine.

⭐ 7. Introduci nuove abitudini

Definire delle regole:

  • 1 cosa che entra = 1 cosa che esce
  • Ogni giorno almeno 10 minuti di riordino ‘leggero’.
  • Non fare scorte eccessive

⭐ 8. Se l’accumulatore siamo noi

Se invece siete voi l’hoarder, chiedete supporto a un familiare o amico, per farvi aiutare con questo disturbo della sfera ossesivo-compulsiva, e se possibile, fatevi seguire da uno psicologo, per impostare una terapia.

Il consiglio, è d iniziare a far pulizia partendo da oggetti poco emotivi (cibo scaduto, borse e scarpe rotte, doppioni).

Importante anche darvi dei tempi brevi (5–10 min) per evitare di andare in ansia

Fotografate gli oggetti prima di buttarli, soprattutto se hanno valore affettivo.

vestiti
Come vivere con un accumulatore compulsivo

 Tabella riassuntiva

In sintesi, una tabella che indica cosa fare nelle varie situazioni.

Situazione Cosa Fare Cosa Evitare
Se l’accumulatore siamo NOI
  • Iniziare da micro-zone
  • Buttar via rotti/scaduti/doppi
  • Creare routine di 10 min al giorno
  • Usare scatole “di prova” (rilascio dopo 30 giorni)
  • Buttare oggetti affettivi subito
  • Affrontare tutto in 1 volta
  • Sentirsi in colpa
Se l’accumulatore è il PARTNER
  • Parlare con empatia, non con giudizio
  • Proporre aiuto pratico, non imporlo
  • Decidere insieme zone neutre della casa
  • Offrire alternative: donazioni, mercatini, riciclo creativo
  • Buttare oggetti di nascosto
  • Critiche personali
  • Ultimatum e minacce
Se l’accumulatore è un FAMILIARE (genitore o figlio)
  • Lavorare per step
  • Rendere il decluttering un momento positivo
  • Aiutare a fare ordine in sicurezza
  • Consigli professionali se l’accumulo compromette la salubrità
  • Svalutare i suoi oggetti
  • Sostituirsi alle sue decisioni
  • Insistere troppo velocemente

Come convincere la persona a sbarazzarsi del superfluo

Ecco alcune frasi efficaci:

✔️ ‘Cosa ti dà questo oggetto oggi?’ Aiuta a ridurre l’attaccamento.

✔️ ‘Preferisci spazio libero o un mucchio di oggetti?’ Facilita la visualizzazione del beneficio.

✔️’ Proviamo a fare una scatola di cose in dubbio e la ricontrolliamo insieme tra 30 giorni?’ Rassicura.

✔️ ‘Donandolo, potresti aiutare qualcun altro’. Motivazione altruistica e molto potente.

Altri consigli pratici

Se parte o quasi tutto quello che abbiamo in casa è di proprietà di chi non vive più con noi (ad esempio un figlio), ma continua a restare, potete spiegargli al telefono cosa ne sarà della sua roba se non verrà rimossa entro una data stabilita: in genere viene buttata!

Date il buon esempio tenendo sempre in ordine la casa e le vostre cose, questo rende più evidente il caos della zona rossa: forse servirà a rendere più ragionevole l’accumulatore compulsivo!

Altro sull’accumulo di oggetti e il riordino

Leggi anche:

Ultimo aggiornamento il 26 Novembre 2025 da Rossella Vignoli

Iscrivetevi alla newsletter di Tuttogreen.it per rimanere aggiornati sulle ultime novità.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
×