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Asfalto da pneumatici riciclati contro l’inquinamento acustico

L’asfalto da pneumatici riciclati è un valido esempio di come uno scarto, opportunamente trattato, possa diventare una risorsa: non solo aumenta la durata della pavimentazione e migliora il drenaggio, ma è anche efficace contro l’inquinamento acustico, rappresentando una alternativa alle barriere fonoassorbenti.

L’inquinamento acustico è uno dei più gravi problemi ambientali, con pesanti ripercussioni sulla salute e la qualità di vita della popolazione. Quasi il 20% della popolazione europea è sottoposta a livelli di rumore inaccettabili, che ogni anno provocano indirettamente almeno 10mila vittime in tutto il Vecchio Continente. Inoltre, le più recenti ricerche scientifiche non lasciano adito a dubbi: chi vive in città particolarmente rumorose ha una maggiore probabilità di incorrere in disturbi del sonno, ictus, ipertensione, infarti e malattie cardiovascolari.

Asfalto da pneumatici riciclati contro l’inquinamento acustico

Non ci crederete ma una delle soluzioni a questo problema può arrivare dai vecchi pneumatici riciclati delle nostre automobili. Unendole al comune bitume per asfalti possono dare origine infatti a una pavimentazione fonoassorbente, capace di ridurre il rumore da traffico fino a sette dB (A).

Questa tecnologia è stata sviluppata negli Stati Uniti a partire dagli anni ’60 ed è oggi diffusa in tutto il mondo. Efficace ed economicamente conveniente, rappresenta una valida alternativa alle barriere acustiche, che non sempre possono essere utilizzate per motivi logistici, ad esempio all’interno dei centri urbani, in particolari contesti paesaggistici o laddove le arterie stradali lambiscono le case. La loro installazione, inoltre, richiede un esborso di 1.000-1.500 euro/metro: cifra nettamente superiore a quella legata a un intervento con gli asfalti fonoassorbenti, pari a circa 10 euro/m2.

Chi crede fortemente nelle potenzialità di questi ritrovati tecnologici è Ecopneus, la società senza scopo di lucro principale responsabile in Italia per quanto riguarda il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale degli pneumatici fuori uso (Pfu). Stando ai suoi dati, ad oggi esistono in Italia oltre 235 Km di strade realizzate con asfalti modificati con polverino di gomma, che si sono fatti apprezzare per i loro notevoli vantaggi.

Asfalto da pneumatici riciclati: quali i vantaggi?

Quest’ultimi si traducono non solo nella riduzione della rumorosità, ma anche nella maggiore durata della pavimentazione (di ben tre volte superiore rispetto a quella di un asfalto tradizionale), nonché nell’ottima risposta in caso di frenata improvvisa e nell’eccellente drenaggio in caso di pioggia (con conseguente miglioramento della visibilità), senza dimenticare l’alto valore ambientale dell’impiego di una risorsa derivata dal riciclaggio di pneumatici dismessi.

La presenza della gomma dona maggiore elasticità a questi asfalti anti-rumore, diminuendo i rischi di crepe e fessurazioni e quindi garantendo la massima sicurezza, senza dover ricorrere a continui interventi di manutenzione.

asfalto da pnaumatici riciclati
Asfalto da pnaumatici riciclati: una soluzione che presenta diversi pregi

La  sostenibilità di questa soluzione è stata confermata dai risultati di un recente studio di Enea, che dal confronto delle analisi sul ciclo di vita delle pavimentazioni tradizionali e di quelle in polverino di gomma, ha chiaramente rilevato il minore impatto ambientale di quest’ultime.

Secondo Ecopneus, che ha partecipato a diverse sperimentazioni di asfalto da pneumatici riciclati su tutto il territorio nazionale, nel nostro Paese ogni anno arrivano a fine vita oltre 300mila tonnellate di pneumatici, ossia una quantità di materiale che unita al bitume potrebbe essere utilizzata per asfaltare oltre 6.300 Km di strade, pari a quattro volte la distanza tra Roma e Copenaghen.

Tra i numerosi progetti avviati con gli pneumatici fuori uso ricordiamo quello nella Provincia autonoma di Bolzano, partito nel 2011, dove per le particolari caratteristiche geomorfologiche del territorio non era possibile intervenire in funzione antirumore, né con le barriere acustiche né con gli interventi di insonorizzazione sugli abitati. In un tratto stradale tra i comuni di Coldrano e Vezzano in Val Venosta sono state dunque testate le capacità fonoassorbenti delle pavimentazioni in Asphalt Rubber, realizzate con la gomma ricavata dagli pneumatici fuori uso.

Ebbene, l’asfalto da pneumatici riciclati ha consentito la riduzione del rumore da transito nell’ordine dei due-cinque dB (A): un risultato importante, se pensiamo che un abbassamento di tre dB (A) del livello sonoro corrisponde al dimezzamento del rumore percepito. Un anno dopo l’intervento, le misurazioni condotte sul nuovo tratto asfaltato hanno confermato l’effettiva riduzione del rumore da transito, mentre l’analisi dei costi effettuata dal Dipartimento strade della Provincia autonoma di Bolzano ha rilevato la convenienza economica di tale soluzione.

Le prospettive non mancano: l’utile operazione di riciclaggio di un materiale ormai fuori uso può contribuire a risolvere uno dei più gravi problemi ambientali.

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Ultimo aggiornamento il 21 Ottobre 2017 da Rossella Vignoli

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