Bevande

Vino invecchiato in mare: eleganza, salinità e sensazioni nuove

I vantaggi reali, i costi e le differenze sensoriali rispetto alla cantina

Affinare le bottiglie tra le onde non è solo suggestione. Da alcuni ritrovamenti effettuati nei fondali marini, nasce l’idea di affinare il vino nel profondo del mare anziché in cantina. Ecco una guida aggiornata con studi, esempi reali e costi

Vino invecchiato in mare: eleganza, salinità e sensazioni nuove

Cos’è l’affinamento in mare

L’affinamento del vino in mare, noto anche come underwater aging, è una pratica enologica affascinante in crescita. Immergere bottiglie nei fondali offre condizioni naturali uniche (temperatura stabile, oscurità, pressione) che possono trasformare il profilo organolettico del vino.

La storia dello champagne in fondo al mare

Da un ritrovamento nel Mar Ligure, in cui furono portate alla luce anfore di età greco-romana contenenti vino in discrete condizioni, data l’età dei relitti, e nel 2010, a fianco dei resti di una nave affondata nel Mar Baltico, in cui furono ritrovate un centinaio di bottiglie di champagne risalenti al 1780, parte di una partita che Luigi XVI stava mandando allo zar Pietro il Grande, nasce l’idea di conservare il vino nel profondo del mare.

Nel caso del secondo ritrovamento, in particolare, grazie al simbolo di una piccola àncora sul tappo, si risalì alla provenienza dell’azienda produttrice: Veuve Clicquot. La prima ad assaggiarne il contenuto, un’enologa finlandese, descrisse il vino come in ottime condizioni, dal colore oro scuro e dal sapore molto intenso e deciso. Una fortuna per l’azienda che mise all’asta le bottiglie per un valore di partenza di 53.000 euro l’una.

Ma come fece il vino a resistere tutti quegli anni?

In relazione alla vicenda ci furono alcuni sommelier italiani che espressero alcune perplessità sulla resistenza del tappo di sughero ma nonostante le critiche, il vino risultò più che bevibile. Questo perché le condizioni ambientali nei fondali marini sono molto simili a quelle di cantina, scarsa luce e temperature basse e costanti.

Questa scoperta com’era prevedibile fece scatenare le fantasie di enologi e viticoltori, che senza perder tempo hanno cominciato ad immergere in fondo al mare bottiglie e barrique di vino bianco e rosso.

Quali sono le caratteristiche di un invecchiamento in mare

Lo scambio tra ambiente e vino dà a quest’ultimo a livello organolettico particolari sfumature salmastre e sapidità. Il gusto è più complesso, è presente una certa mineralità e gli aromi sono più intensi.

Gli spumanti ‘metodo classico’ trovano nei fondali marini le condizioni ideali in quanto la pressione sottomarina e quella all’interno della bottiglia permettono un affinamento delle bollicine e, grazie all’effetto ‘culla’ dato dalle correnti, il vino si amalgama in continuazione con le ‘fecce nobili’ presenti anch’esse nella bottiglia, assumendo così maggiore complessità e struttura.

Le bollicine sono più fini nello Champagne, con un colore più vivo e setosità al palato sono caratteristiche riscontrate in progetti in Francia, Spagna e Croazia

In pratica, un affinamento omogeneo e raffinato, secondo gli esperti, è dovuto alle condizioni uniche del mare, a temperature costanti (~10°–15°), all’oscurità, alla pressione ed ai movimenti delicati delle onde

🍷 Benefici del vino affinato in mare

In breve questo vino degli abissi possiede:

  • Aromi più eleganti e fruttati
  • Freschezza e setosità in bocca
  • Bollicine più fini (Champagne)
  • Maggiore complessità sensoriale
  • Note saline e minerali uniche

Alcuni casi veri

Sembra che questi vini abbiano caratteristiche organolettiche specifiche, alcuni esperimenti hanno evidenziato mineralità e salinità accentuate. Queste caratteristiche emergono da alcuni casi veri.

  • Il primato è da attribuire ad un’azienda italiana – la Bissoni di Chiavari – che già nel maggio del 2009 immerse bottiglie di spumante ‘metodo classico’ a 60 m sotto il livello del mare, lo chiamò Abissi.
  • In seguito venne il Lagunare e poi, anche una delle più grandi firme di Bordeaux, lo Chateau Larrivet Haut-Brion.
  • In Spagna, hanno deciso di capire a fondo come funziona questo metodo. Infatti, lungo la costa dei Paesi Baschi è stato creato un laboratorio (Lseb) a 15 m di profondità. In assoluto rispetto dell’ambiente si studia il ruolo che l’ambiente sottomarino può avere per questo nuovo inusuale metodo d’invecchiamento del vino.
  • Una cantina argentina ha immerso 1.500 magnum di Malbec in Atlantico per 9 mesi: il vino submerged era “più rotondo, elegante e con frutti più freschi” rispetto alla versione tradizionale

Costi a confronto

I costi sono comparabili a quelli dell’affinamento tradizionale: circa 40–50 euro a bottiglia per etichette immerse nei fondali italiani (come l’Abissi a Portofino)

Ma stime più alte arrivano a 80–300 euro per bottiglia, comprese certificazioni e infrastrutture speciali.

Tabella riassuntiva

Una tabella riassume tutte le caratteristiche di questo vino affinato in mare, che offre un profilo elegante, complesso e carico di storia.

Aspetto Invecchiamento in mare In cantina tradizionale
Temperatura Costante, 10 °–15 ° Variabile, richiede controllo attivo
Luogo Oscurità totale, pressione costante Controllo artificiale di luce e clima
Moto Leggera oscillazione naturale Statico
Profilo sensoriale Elegante, minerale, complesso Dipende da cantina e tecniche
Costo medio 40–50 euro (standard) / 80–300 euro (premium) 50–100 euro secondo durata e strutture
Esperienza Unica, storytelling forte Tradizionale, ampiamente diffusa

Quando sceglierlo

Perfetto per regalare un’esperienza sensoriale unica, destagionalizzare menu marini o stupire nel degustare vini con carattere. Ideale per abbinamenti gourmet, soprattutto con piatti di pesce raffinati.

Per amanti del vino curioso e raffinato, vale la pena provarlo, almeno una volta.

Fonti

Per questo articolo ci siamo basati anche su questi articoli:

  • Food & Wine – confronto Wapisa tra vino marino e cantina
  • WineFolly – vantaggi ambientali e sensoriali dell’affinamento sottomarino
  • Vinoso.shop – qualità del processo sott’acqua, temperature e aromi
  • Wired.it – costi comparabili con invecchiamento classico
  • FancyMagazine – prezzi premium per bottiglie certificate underwater
  • Decanter – analisi e casi in Francia, Spagna, Croazia

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Ultimo aggiornamento il 5 Settembre 2025 da Rossella Vignoli

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