Un enorme fattoria verticale apre a Singapore
Si produce verdura per soddisfare il 10% del fabbisogno nazionale
Si dice che se non si può cambiare la situazione in cui si è, bisogna sfruttare al meglio quello che si ha! Una delle città più moderne dell’Asia e una delle più innovative che è anche molto affollata, dato il territorio ridotto su cui si estende. Per questo è stato creato un enorme orto verticale a Singapore, per soddisfare il fabbisogno della città di verdura fresca.

Cos’è una fattoria verticale
Si tratta di un sistema di coltivazione che utilizza strutture verticali, come edifici o torri, per coltivare piante al chiuso in ambienti controllati. Invece di utilizzare grandi superfici di terreno orizzontale, le piante vengono coltivate su più livelli sovrapposti, spesso in edifici urbani, serre verticali o container.
Questa innovativa tecnica di agricoltura urbana punta a ottimizzare l’uso dello spazio e delle risorse, utilizzando tecnologie moderne come l’idroponica, l’aeroponica o la coltivazione in substrati artificiali, spesso integrate con illuminazione artificiale a LED e sistemi di automazione.
Caratteristiche principali di una fattoria verticale
La vertical farm segue alcuni principi-base per poter funzionare:
- Coltivazione su più livelli: le piante crescono su piani sovrapposti, in scaffalature o moduli verticali
- Ambiente controllato: la temperatura, l’umidità, la luce e i nutrienti sono regolati per ottimizzare la crescita
- Tecnologie avanzate: si coltiva con sistemi di agricoltura senza suolo (idroponic o aeroponica), illuminazione a LED e sensori per monitorare le condizioni di crescita
- Produzione urbana: spesso è in città, riducendo i costi e l’impatto ambientale del trasporto degli alimenti
- Efficienza idrica ed energetica: consumano meno acqua rispetto all’agricoltura tradizionale grazie a sistemi di ricircolo idrico
Un enorme fattoria verticale a Singapore
Per questo la Sky Greens ha pensato di lanciare un orto ‘verticale’ a Singapore. Ovvero la prima serra per vegetali, sviluppata in altezza, coltivati in idroponia.
La Repubblica di Singapore copre soltanto il 7% del suo fabbisogno annuale di verdure lasciando il resto alle importazioni; un costo esorbitante, specie per un piccolo Stato.
Con queste 120 torri in alluminio distribuite su 3,65 ettari, Sky Greens arriva a produrre una tonnellata di verdura fresca al giorno!
La serra è altamente tecnologica e del tutto ecologica. Si tratta del primo sistema al mondo di coltivazione idroponica in zona tropicale, con bassa produzione di anidride carbonica. Il che significa: meno acqua (che viene riciclata e riutilizzata) ed energia impiegate, e quindi meno denaro speso.
Ma non è finita qui. I moduli, alti 9 m, sono leggeri, facili da installare e customizzare, consentono la coltivazione delle piante su più livelli e si trovano all’esterno, quindi sfruttano la luce solare, che ai tropici è presente per buona parte dell’anno.
Inoltre, godono di un sistema per la somministrazione intelligente delle sostanze nutrizionali, volta a minimizzare gli sprechi e a massimizzare l’efficacia del raccolto. Infine, tutti gli scarti subiscono il processo di compostaggio all’interno della fattoria stessa, diventando così concime organico e sicuro.
Al momento, produce solo tre tipi di vegetali che costano dai 10 ai 20 centesimi in più rispetto alle verdure fino ad ora presenti nei supermercati, ma nonostante questo piccolo inconveniente, i prodotti Sky Green vanno letteralmente a ruba.
Le loro verdure crescono in un ambiente sano, al riparo dai parassiti, il che ne garantisce l’alta qualità, e vengono raccolte e distribuite praticamente ogni giorno, il che ne garantisce l’assoluta freschezza.
L’impresa sta già considerando di espandersi e di raddoppiare la produzione entro il 2013 per arrivare, in futuro, a soddisfare il 10% del fabbisogno nazionale.
A cosa serve una fattoria verticale
Questo tipo di coltivazione è progettata per produrre cibo direttamente in un’area urbana o comunque densamente popolata, riducendo la dipendenza dall’agricoltura tradizionale.
Una delle sue caratteristiche più evidenti è l’ottimizzazione delle risorse naturali come acqua e suolo, grazie all’uso di sistemi di coltivazione sostenibili.
Questo sistema è controllato da una piattaforma tecnologica che garantisce una produzione costante, perché non diepnde dalle variazioni del clima, e rende così possibile coltivare frutta, verdura ed erbe aromatiche tutto l’anno, come se non ci fossero stagioni e avversità delle condizioni meteo.
Questo è anche un modo per l’impatto ambientale dell’agricoltura intensiva, che ha bisogno di poco spazio e quindi non deve ricorrere a sistemi come la deforestazione, che riduce l’uso del suolo e anche l’uso di pesticidi.
In un contesto urbano o in una zona in cui c’è scarsità di terreni agricoli, rappresenta, infine, una notevole sicurezza per la produzione di alimenti.
Quali sono gli aspetti positivi delle fattorie verticali
Questo sistema offre diversi elementi positivi rispetto all’agricoltura tradizionale.
- Sostenibilità ambientale: utilizza fino al 95% in meno di acqua rispetto all’agricoltura tradizionale
- Non richiede pesticidi o fertilizzanti chimici: riduce l’inquinamento
- Riduce le emissioni di CO2: perché diminuisce il trasporto di prodotti agricoli
- Ottimizza lo spazio: coltivando in verticale, sfruttano al massimo spazi limitati, ideali per ambienti urbani
- La produzione è continua e prevedibile: le colture non sono influenzate dalle stagioni o dai cambiamenti climatici, garantendo raccolti costanti tutto l’anno
- Buona qualità dei prodotti: gli alimenti sono freschi, privi di pesticidi e spesso più nutrienti
- Riduzione dello spreco idrico: l’acqua utilizzata per le piante viene riciclata nei sistemi chiusi
- Buon impatto sociale: stimola l’economia locale, creando posti di lavoro e fornendo cibo fresco alle comunità urbane
Aspetti negativi delle fattorie verticali
Ci sono anche molti aspetti decisamente negativi di questo modo di fare agricoltura urbana.
- Alti costi di avvio: la costruzione e la gestione di una Vertical Farm richiedono investimenti significativi in infrastrutture, tecnologia e energia
- Consumo energetico: la necessità di illuminazione artificiale a LED, climatizzazione e automazione può comportare un elevato consumo di energia, soprattutto in assenza di fonti rinnovabili
- Limitazione delle colture: adatta a colture leggere e veloci, come lattuga, erbe aromatiche, spinaci e alcune fragole, ma meno efficaci per colture di grandi dimensioni come cereali o alberi da frutto.
- Manutenzione complessa: per gestire i suoi sistemi avanzati di irrigazione, illuminazione e monitoraggio richiede delle competenze tecniche specifiche
- Accessibilità economica: i prodotti coltivati possono avere prezzi più alti rispetto a quelli dell’agricoltura tradizionale, rendendoli meno accessibili a tutte le fasce della popolazione.
Dove si utilizza e diffusione nel mondo
Le vertical farm trovano il loro impiego ideale soprattutto nelle aree urbane e nelle regioni dove il terreno agricolo è scarso o il clima rende difficile la coltivazione tradizionale. Tra i paesi che le utilizzano di più, il Giappone si distingue come pioniere, con un gran numero di strutture dedicate alla coltivazione di verdure destinate al mercato locale.
Negli Stati Uniti, invece, grandi aziende come AeroFarms e Plenty hanno realizzato fattorie verticali su larga scala, concentrandosi soprattutto in città come New York e San Francisco, dove la domanda di cibo fresco e sostenibile è in costante crescita.
Anche in Europa, paesi come l’Olanda, la Svezia e il Regno Unito stanno investendo in questo tipo di agricoltura verticale per promuovere l’agricoltura urbana e ridurre la dipendenza dalle importazioni alimentari, puntando su innovazione e sostenibilità.
Negli Emirati Arabi Uniti, dove il terreno fertile è quasi inesistente, rappresentano una soluzione indispensabile per garantire la sicurezza alimentare e produrre cibo localmente, nonostante le condizioni climatiche estreme.
A livello globale, la diffusione è in costante crescita, anche se rimane ancora limitata rispetto all’agricoltura tradizionale.
Tuttavia, con l’aumento della popolazione mondiale e la crescente necessità di trovare soluzioni sostenibili per la produzione alimentare, questa tecnologia sembra destinata a giocare un ruolo sempre più importante nel futuro dell’agricoltura.
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Ultimo aggiornamento il 5 Marzo 2025 da Rossella Vignoli
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